Ultima giornata di incontri per la delegazione ticinese, arrivata a Roma martedì per portare sul tavolo dei colloqui con esponenti delle istituzioni italiane il rapporto tra il Ticino e l’Italia, all’insegna di convergenze e confronti sui temi dell’immigrazione, della sicurezza e del sistema fiscale.
Mentre il titolare del Dipartimento delle istituzioni, Norman Gobbi, ha concluso già ieri (mercoledì) il suo giro di appuntamenti istituzionali e oggi si trova a Berna per disutere e decidere su asilo e migrazione. Proseguono invece, per il titolare del Dipartimento delle finanze e dell'economia Christian Vitta, gli incontri nella capitale italiana.
Il consigliere Christian Vitta di fronte alla Farnesina, sede del ministero degli Esteri italiano
In una giornata, quella di oggi (giovedì), caratterizzata soprattutto dalla
visita in Vaticano e alla Farnesina, sede del Ministero degli affari esteri, abbiamo incontrato il consigliere di Stato Christian Vitta proprio alla Farnesina. “Oggi abbiamo avuto la possibilità di incontrare il direttore generale del Ministero degli affari esteri – ci ha detto – ed è stata un’opportunità per presentare il modello ticinese di applicazione del
voto del 9 febbraio, quindi
la clausola di salvaguardia, e questa è per noi un’opportunità in quanto la Svizzera si troverà a negoziare una soluzione con l’Unione Europea, e quindi aver potuto presentare il nostro modello all’Italia è qualcosa che permette di far parlare del modello ticinese anche fuori dai confini nazionali".
"Da parte italiana c’è stato interesse ad approfondire il modello ticinese e soprattutto è stato salutato positivamente l’approccio costruttivo che su questo tema il Ticino ha portato avanti. E’ stata una trasferta positiva – ha concluso – perché ha permesso di incontrare degli interlocutori con cui anche in futuro sarà possibile mantenere contatti”.
alaNEWS/Noemi La Barbera