Da un giorno all’altro ci ritroveremo a dormire un’ora in più dovendo vivere però, con un’ora in meno di sole. Nella notte tra sabato 26 ottobre e domenica 27 ottobre cambia infatti l’ora. Per molti è considerata una pratica fastidiosa che scombussola ritmi e sonno. Fu messa in pratica dopo la prima guerra mondiale, quando l’inglese William Willet convinse il governo che avrebbe aiutato il paese a consumare meno carbone, ance se l’idea fu ideata da Benjamin Franklin nel 1784.
In Svizzera l’ora invernale legale fu introdotta solo nel 1981 nonostante la protesta di alcuni come Cesare Cima di Ponto Valentino (noto anche per la sua lotta per il riconoscimento della Cima di Aquila come vetta più alta in Ticino), che sabato sera non farà la fatica di cambiare le lancette di casa sul nuovo orario.
“L’ora è data dal sole non dall’uomo. Io non voglio andare contro la natura”. “Tanto è vero che nel 1981 quando fu introdotto il cambiamento d’ora, i contadini dell’Altopiano non volevano alzarsi un’ora prima scombussolando le mucche per consegnare il latte”. Il pensionato è quasi irritato quando parla della messa in atto del British Summer Time in Inghilterra nel 1916, dicendo: “Io sono stato ovunque, Russia, Inghilterra e tutti devono adeguarsi mentre viaggiano ma noi non facciamo parte dell'Europa quindi che bisogno c’è di cambiare l’ora a casa nostra?”
Il cambiamento aiuta però a risparmiare elettricità, non crede? "No, anzi", risponde Cima. "È un’invenzione dei politici che, come si diceva, tagliano via una parte di stoffa da una coperta per aggiungerla dall’altra parte e dire di averla allungata”.
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Red.MM/SC
Gallery audio - "L'ora è data dal sole, non dall'uomo"
Cesare Cima
RSI Info 24.10.2013, 19:18