La recente sequela di infortuni mortali in montagna ha indotto un aumento degli interventi del Care Team Ticino (CTTi). Il servizio di supporto psicologico d'urgenza, che ha il compito di assistere coloro che finiscono esposti a eventi traumatici, ha registrato finora otto chiamate per altrettanti decessi in montagna. Lo scorso anno erano cinque.
Il servizio, attivo da un triennio, ha già effettuato per quest'anno 43 interventi. La maggior parte di essi ha fatto però seguito a eventi come suicidi, decessi in casa, incidenti stradali e annegamenti. Si constata tuttavia un aumento degli interventi per gli incidenti in montagna, conferma il coordinatore del CTTi Massimo Binsacca.
"Con l'evoluzione di questa estate rischiamo di arrivare ad una quantità di interventi mai avuta", sottolinea Binsacca. Le proiezioni indicano in prospettiva fra i 50 e i 55 interventi: come a dire, quasi uno a settimana.
L'équipe d'intervento, che si adopera in funzione della rielaborazione dei traumi subiti dalle persone, è costituita da 52 operatori formati che garantisco a turno un picchetto di 2 persone, 24 ore su 24, per un'intera settimana. Il CTTi, in caso d'emergenza, viene fatto entrare in azione direttamente dalla polizia o dai servizi di ambulanza.
Quot/ARi