Nuovi guai per Kola Aluko, il magnate nigeriano del petrolio che, tra il 2012 e giugno 2016, ha risieduto a Porza, presso una villa presa in affitto.
Il 14 luglio, il Dipartimento di giustizia americano ha sequestrato gli averi del petroliere e di un altro uomo d'affari nigeriano per un valore totale di 144 milioni di dollari. Entrambi sono sospettati di corruzione, nell'ambito di concessioni petrolifere ottenute in Nigeria tra il 2011 e il 2015.
Nel documento giudiziario americano (di cui disponiamo una copia) si fa riferimento al fatto che l'ultimo indirizzo dell'uomo è a Porza. Vengono poi elencati nel dettaglio i sequestri ordinati dalla giustizia statunitense tra cui immobili a Manhattan e in California e il famoso yacht Galactica.
Gli inquirenti americani mettono in luce anche alcune transazioni finanziarie sospette, diverse delle quali effettuate dalla Svizzera.
Nel 2016, in seguito ad una rogatoria inglese, la procura cantonale di Ginevra aveva già bloccato diversi conti svizzeri, appartenenti a società offshore di cui Aluko era beneficiario economico.
Tramite una società di Paradiso, il magnate finito in disgrazia detiene ancora tre fondi immobiliari a Montagnola.
Federico Franchini