Il nuovo edificio dell’Istituto oncologico di ricerca è un po’ più vicino. È stato infatti scelto il progetto vincitore del concorso: avrà un volume simile a quello dell’IRB - lì accanto - e ospiterà 12 nuovi laboratori, una quindicina di aule per gli studenti universitari, una mensa e un auditorium da 250 posti a disposizione anche della Città di Bellinzona.
“Ne abbiamo bisogno urgentemente perché non ci stiamo... quando è stato progettato l’attuale edificio ci sono voluti dieci anni per costruirlo e nel frattempo siamo cresciuti. Io spero che al massimo al massimo ci vogliano quattro anni: due per le pratiche burocratiche, due per la costruzione. Spero se possibile anche meno”, dice Franco Cavalli, presidente della Fondazione per l’Istituto Oncologico di Ricerca, intervistato dal Quotidiano.
E le tempistiche del progetto da oltre 50 milioni di franchi potrebbero avere un impatto sui contributi pubblici, senza contare i piani di risparmio. “Berna ci ha già dato una luce verde provvisoria, quindi non ho paura per Berna, se arriviamo a tempo, anche perché c’è in discussione a Berna 2028-2029 un taglio di questi investimenti, però dovremmo arrivare a tempo. Un poco maggiore la preoccupazione per quanto riguarda la situazione del Cantone, che però d’altra parte sarà quasi obbligato a investire. Anche perché questo in fondo, è uno dei pochi veri progetti in Ticino di sviluppo che ci siano attualmente. Siamo abbastanza fiduciosi che tra Confederazione, Cantone e città arriveranno a coprire perlomeno il 55% dei costi”, sottolinea Cavalli.
La città di Bellinzona ribadisce per parte sua di voler fare la sua parte. “La città metterà a disposizione gratuitamente il terreno, in diritto di superficie di lungo termine in primo luogo. In secondo luogo valuteremo anche un contributo finanziario per il quale peraltro il Municipio ha già manifestato la sua disponibilità. Devo anche ricordare che contestualmente, con la realizzazione della nuova sede, sarà prevista anche una sala convegni, che noi attendiamo da parecchio tempo e che sicuramente contribuirà ad arricchire anche le possibilità di iniziative di eventi qui in città”, spiega ai microfoni della RSI Mario Branda, sindaco di Bellinzona.
Vincitore del concorso è stato - in collaborazione con l’architetto ticinese Francesco Buzzi - lo studio zurighese Santer Architekten. Quest’ultimo già realizzatore del Biozentrum di Basilea.