"Obiettivo Onsernone 2020"

È passato poco più di un mese dalle elezioni comunali ticinesi. Cristiano Terribilini, sindaco eletto del neonato comune di Onsernone, è già al lavoro per riorganizzare la nuova entità, nata dalla fusione di Isorno, Mosogno, Onsernone, Gresso e Vergeletto.

"Alle urne gli onsernonesi hanno deciso di scegliere una squadra di giovani. Con loro, da diverse settimane, sto lavorando per riorganizzare l'amministrazione e rilanciare questa regione di periferia, confrontata negli anni con un lento spopolamento", racconta ai nostri microfoni, aggiungendo: "Il nostro compito non sarà facile. Tra i principali obiettivi che ci siamo prefissati figura quello di rendere la valle più attrattiva, soprattutto per le famiglie. Turisticamente parlando le risorse non mancano, e cercheremo di sfruttare e promuovere al meglio la nostra riserva forestale e lavorare affinché il Parco nazionale del Locarnese diventi una realtà". (Guarda la videointervista in cima all'articolo).

"L'Onsernone ha importanti risorse, con un enorme potenziale, che deve riuscire a sfruttare. Il nostro impegno sarà quello di valorizzare al massimo le bellezze del territorio e concretizzare le raccomandazioni contenute nello studio commissionato all'Istituto ricerche economiche (IRE): Onsernone 2020", aggiunge. Si tratta di uno studio nel quale vengono tracciate le sfide che la valle dovrà affrontare per portare a buon fine il suo rilancio socio-economico, anche attraverso l'appoggio e l'accompagnamento del manager regionale Nicola Pini.

"La recente decisione di Bellinzona di chiudere la sezione mista della scuola media di Russo, per la carenza di allievi, non ci ha lascito indifferenti. Il nostro impegno sarà anche quello di creare le premesse affinché non svaniscano in futuro anche la scuola elementare e l'asilo", aggiunge Terribilini, che in merito si dice ottimista: "Abbiamo ricevuto rassicurazioni in tal senso dalle autorità cantonali". Tante idee, tanti progetti che i neoeletti amministratori comunali dovranno realizzare durante il loro mandato di quattro anni. Quattro anni per riorganizzare l'amministrazione comunale e rilanciare una realtà sonnecchiante, che con il passare degli anni sembra aver perso grinta e lungimiranza. Un compito tutt'altro che semplice, considerata la precaria situazione finanziaria delle casse pubbliche.

Lino Bini