Ticino e Grigioni

Pala d'altare ritrovata

Cantone, Diocesi e Città di Lugano hanno acquistato all'asta l'opera che originariamente ornava la chiesa di Santa Maria degli Angeli

  • 14 dicembre 2020, 17:03
  • 4 settembre 2023, 22:25

Notiziario 17.00 del 14.12.20 - Il commento di Simonetta Biaggio-Simona

RSI Info 14.12.2020, 17:52

  • Dipartimento del territorio
Di: eb

Il Dipartimento del territorio, la Diocesi di Lugano e la Città di Lugano, in un’azione congiunta diretta e cofinanziata dall’Ufficio dei beni culturali del Dipartimento del territorio, hanno acquistato presso la casa d’asta Sotheby’s di Londra l’opera del pittore rinascimentale Callisto Piazza da Lodi raffigurante l’Assunzione e incoronazione della Vergine, che originariamente ornava l’altare maggiore della chiesa di Santa Maria degli Angeli a Lugano.

Il dipinto, un olio su tavola, è datato fra il 1548 e il 1551, è stato acquistato per 100'800 sterline (circa 120'000 franchi). "Considerata l’importanza che esso riveste per il patrimonio culturale e religioso cantonale e la volontà di far ritornare l’opera nella chiesa degli Angeli, per la quale esso fu commissionato e dove restò fino al 1768, è stato creato un gruppo di acquirenti, comprendente il Cantone, la Diocesi e la Città di Lugano (queste ultime sostenute a loro volta anche da privati) che è riuscito ad aggiudicarsi l’opera", si legge in una nota diffusa lunedì.

L'opera fu commissionata nel 1548 al pittore Callisto Piazza da Lodi da Battista Rusca di Lugano per la chiesa francescana di S. Maria degli Angeli. Recenti studi legati hanno permesso di confermare che faceva parte di un trittico collocato sull’altare maggiore, che comprendeva pure le due tavole laterali raffiguranti i Santi Paolo e Francesco e i Santi Bernardino da Siena e Pietro martire da Verona oggi conservate al Museo d’Arte Sorlini di Cavalgese della Riviera (Brescia). Il trittico fu venduto dai frati nel 1768 e da allora finì sul mercato antiquario.

"L'artista è uno dei maggiori rinascimentali lombardi e quest'opera è di grande accuratezza e bellezza, che se riportata nel suo contesto assume ancora maggior valore", sottolinea Simonetta Biaggio Simona, responsabile dell'ufficio dei beni culturali del cantone.

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