Sul passo del Lucomagno sono ancora visibili le tracce di una valanga che, negli scorsi mesi, ha raggiunto la strada, bloccando il transito tra Ticino e Grigioni. Durante l’inverno eventi come questo sono stati meno frequenti, grazie alla gestione attiva della zona di pericolo. Ora il sistema di distacco artificiale delle valanghe va in vacanza. E i contenitori delle cariche esplosive hanno lasciato i piloni sul fianco della montagna per essere immagazzinati a Olivone.
Chi si occupa della sicurezza lungo la strada del passo del Lucomagno, per la prima volta durante l’inverno ha potuto contare su uno strumento in più, per intervenire al momento giusto. “Prima dovevamo dipendere dall’elicottero, e quindi dalla meteo, dal fatto di poter volare o meno. Adesso il momento giusto lo possiamo sfruttare appieno”, afferma Filippo Genucchi, responsabile della sicurezza per il passo.
Lucomagno, ecco il nuovo sistema anti valanghe
Il Quotidiano 08.11.2023, 19:37
E le occasioni di utilizzo non sono mancate. L’inverno è stato tutto sommato mite, ma vi sono state pure abbondanti nevicate, come nell’ultimo mese. “La nostra idea è quella di tenere il manto nevoso il più basso possibile”, spiega Genucchi, in modo che non si abbiano “valanghe grandi che raggiungano la strada in modo atteso e repentino”. Cercando quindi di “anticipare quello che la natura farebbe già di suo”.
Le esplosioni comandate a distanza hanno quindi contribuito, in più occasioni, a togliere un potenziale ostacolo al transito tra Ticino e Grigioni. Ma il Lucomagno resta una zona problematica: temperature sottozero e possibili nevicate ci dicono che sul passo l’inverno non è ancora terminato. E quest’inverno la strada è rimasta chiusa completamente per 12 giorni e mezzo. Ecco perché una gestione attiva e un monitoraggio costante del territorio da parte dei responsabili alla sicurezza non potrà mai venire meno. Intanto la percorribilità del Passo resta una sfida, un inverno dopo l’altro.