Pelli ce la fa per 58 schede. Clamoroso sorteggio in casa PPD

Il PLR perde uno dei suoi tre seggi. Meno uno anche per il PS. Agli Stati sarà ballottaggio: Lombardi e Abate in testa

Cassis, Pelli, Regazzi, Carobbio, Quadri, Pantani, Rusconi, e uno fra Duca-Widmer e Romano, questi i nomi di chi andrà a Berna a rappresentare il Ticino per i prossimi 4 anni.

Il PLR e il PS hanno perso un seggio ciascuno al Nazionale in favore di Lega e UDC, che sono le vincitrici di questa tornata elettorale che sostanzialmente, in base ai dati definitivi, conferma le linee di tendenza manifestatesi già alle cantonali di aprile ( le reazioni dei protagonisti ).

L'alleanza di destra guadagna complessivamente due mandati e il grande sconfitto, insieme al PS, è il PLR che ha rischiato seriamente di perdere a Berna il suo presidente nazionale Fulvio Pelli, che dopo una lotta serratissima con Giovanni Merlini per la seconda poltrona del suo partito, ce l'ha fatta per soli 58 voti. Ignazio Cassis confermato senza patemi.

Nel commentare la sua elezione a Berna, Fulvio Pelli non ha nascosto il peso di una campagna elettorale che ha definito difficile. "Ero consapevole che l'appuntamento non sarebbe stato una passeggiata; sono stato vittima di una campagna violenta a Sud delle Alpi e nonostante ciò sono riuscito nel mio intento", ha dichiarato il presidente del PLR.

Un traguardo raggiunto non senza poche difficoltà, ha sottolineato Pelli che ha ammesso di aver preso in considerazione anche un'eventuale sconfitta. "Una sconfitta che avrei preso con filosofia porgendo gli auguri al mio successore", ha dichiarato confermando la decisione di lasciare la presidenza a fine mandato, in aprile.

Se in casa PPD Fabio Regazzi è stato eletto in modo molto chiaro. Resterà ancora senza nome il futuro proprietario della seconda poltrona. Monica Duca-Widmer e Marco Romano hanno infatti totalizzato esattamente lo stesso numero di voti: 23'979. Per decidere chi andrà a Berna sarà necessario un sorteggio che avverrà prossimamente.
Sostanzialmente stabile il PPD che, nonostante il calo al 19,96% (-3,5%), conserva i suoi due seggi.

Il movimento di Bignasca sale e l’UDC, che per la prima volta avrà un rappresentante ticinese a Berna con il presidente Pierre Rusconi, oltre il 9,7%. Insieme all’uscente leghista Lorenzo Quadri al Nazionale andrà Roberta Pantani. Il PS cala invece al 16,6% (-1,6%), mantenendo solo il mandato di Marina Carobbio.

I Verdi salgono al 6,74% (+2,2%) ma non sfondano. Nel complesso l'area progressista, che non è riuscita a ribadire la congiunzione PS-Verdi di quattro anni fa, si lascia sfuggire un rappresentante ticinese. Il PC, congiunto con i socialisti, incassa l'1,2%. Montagna Viva di Germano Mattei si situa al 1,79%.

In Ticino la partecipazione alle urne per queste elezioni federali è stata del 53,89%, in crescita di quasi 7 punti rispetto alla consultazione di quattro anni fa.

Alta anche la partecipazione all’elezione del Consiglio degli Stati, che ha raggiunto il 53,33%. Il politico più gradito dagli elettori è Filippo Lombardi (PPD) con il 40,53% dei consensi seguito da Fabio Abate (PLR) 34,43%, Franco Cavalli (PS) 32%, Sergio Morisoli (UDC-Lega) 30,66%, Germano Mattei (Montagna Viva) 8.10% e Domenico Zucchetti (Vicinanza) 2,24%.