E’ stato presentato oggi, mercoledì, a Bellinzona il rapporto di attività 2015 della Federazione cantonale ticinese dei corpi di pompieri. Il presidente uscente Alain Zamboni ha evidenziato come si siano registrati nel 2015 un maggior numero di incendi dovuti alla siccità, e una diminuzione di interventi per incidenti stradali.
Ma l’elemento che desta particolare preoccupazione è il calo del numero di militi a titolo volontario (negli ultimi cinque anni gli effettivi sono calati di 50 unità), considerando che per il 99% i pompieri, in Ticino, sono appunto volontari e si tratta di circa 1'800 persone a disposizione della popolazione.
E’ basilare, ovviamente, la formazione, soprattutto per chi si schiera per propria scelta volontaria. Del resto, se questi ultimi dovessero essere sostituiti da professionisti costerebbero 250 milioni contro i 16 milioni spesi oggi. E malgrado si tema il sempre minor numero di volontari (negli ultimi cinque anni gli effettivi sono calati di 50 unità), l'appello non è rivolto a tutti.
Quot/CSI/EnCa
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