Ticino e Grigioni

Presentata la nuova flotta delle FART

I treni sulle linee Locarno-Intragna-Camedo e Locarno-Domodossola si ammodernano e si fanno più inclusivi

  • 10 ottobre, 21:20
02:34

Ecco i nuovi treni della centovallina

Il Quotidiano 10.10.2024, 19:00

Di: QUOT/RSI Info 

È stato presentato giovedì a Ponte Brolla il primo treno della nuova flotta delle Ferrovie autolinee regionali ticinesi (FART). L’entrata in servizio è prevista in marzo nel trasporto regionale ed entro la prossima estate in quello internazionale. Tra le molte migliorie: l’adeguamento per i passeggeri con mobilità ridotta.

Il taglio del nastro, che ufficializza la consegna del primo degli otto treni che costituiranno la nuova flotta per le linee Locarno-Intragna-Camedo e Locarno-Domodossola, segna l’inizio di un nuovo corso e costituisce una pietra miliare per il trasporto della regione. L’esigenza di sostituire l’attuale flotta dopo 30 anni di onorato servizio è dipesa da molti fattori, soprattutto legati all’accessibilità.

“Uno dei principali criteri è stato l’adattamento del materiali rotabile alla legge dei disabili”, ha spiegato Paolo Caroni, presidente delle FART ai microfoni RSI. “Ci sono poi anche tutti i criteri di comfort, come la possibilità per le famiglie o chi ha biciclette di utilizzare i treni al meglio”.

Un’utenza sfaccettata e con esigenze diverse. Dai pendolari ai turisti, passando per gli amanti dello sport. Un servizio che fa da ponte tra mondi, paesi e persone, e che punta, guardando al futuro, ad aumentare il suo bacino d’utenza anche grazie alla volontà di raggiungere la frequenza semi-oraria entro il 2027.

“Il materiale rotabile moderno concorre sempre al successo di una tratta ferroviaria”, ha detto il direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali. “Lo abbiamo visto. Anche in assenza di altri potenziamenti, il solo fatto di mettere a disposizione materiale bello, moderno e climatizzato, attira pubblico e passeggeri. Sono convinto che sarà così anche qui, su questa tratta tra l’altro pittoresca, per i turisti ma anche per il traffico transfrontaliero”.

L’ammodernamento ha richiesto un investimento di circa 95 milioni di franchi, largamente coperto da Confederazione e Cantone per una flotta disegnata appositamente per meglio adattarsi alla complessa morfologia della regione e alle esigenze dei viaggiatori. Ma oltre alle sfide di carattere tecnico subentrano anche quelle di carattere legale essendo che 4 degli 8 treni saranno destinati al traffico transfrontaliero.

“Per costruire il treno dobbiamo rispettare due leggi: quella svizzera e quella italiana, ed è molto difficile perché sono molto diverse”, ha evidenziato Florian Weiss, responsabile dei progetti commerciali Stadler Bussnag AG.

Per poter viaggiare su quello che viene definito il fiore all’occhiello delle Centovalli, bisognerà aspettare ancora qualche mese.

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