Le celebrazioni per la festa nazionale svizzera si avvicinano. Ma le città svizzere e ticinesi da tempo hanno annunciato che quest'anno rinunceranno ai fuochi d'artificio a causa del coronavirus. Si vuole evitare gli assembramenti e rispettare il social distancing: sarà dunque un natale della patria ridimensionato.
In diversi centri della Svizzera italiana vengono comunque mantenuti i discorsi ufficiali di ospiti o autorià: avremo i consiglieri federali Alain Berset a Monte Carasso Berset e Guy Parmelin a Brusio, la "senatrice" Marina Carobbio Guscetti a Chiasso, il sindaco Marco Borradori a Lugano, il direttore dell'Agenzia Turistica Ticinese Angelo Trotta a Locarno ed il granconsigliere Maurizio Agustoni a Mendrisio.
CSI 18.00 del 18.07.2020 Un primo agosto in tono minore
RSI Info 23.07.2020, 18:04
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E se i fuochi sono da dimenticare in pubblico, si potrà comunque spararli in privato. "Al momento non vige il divieto assoluto di accendere fuochi all’aperto. Di conseguenza, in ossequio alle leggi vigenti sono consentiti i falò a scopo commemorativo ed i fuochi d’artificio", conferma Cristian Gobbin del Territorio. Ma "nel caso in cui dovesse entrare in vigore il divieto assoluto di accendere fuochi all’aperto, anche queste attività sarebbero vietate", conclude.