Ticino e Grigioni

"Rapinatore poco lucido"

Le analisi confermano la tesi sostenuta dal malvivente di Novazzano: "Sotto l'effetto di alcol e droga"

  • 22 marzo 2016, 16:13
  • 7 giugno 2023, 18:37
Il luogo della rapina

Il luogo della rapina

  • ©Ti-Press

Ci sono importanti novità nell’inchiesta sulla tentata rapina avvenuta a Novazzano il 6 febbraio scorso, quando un 28enne (armato di pistola) prese in ostaggio la commessa del distributore di Via Marcetto, e venne arrestato dopo essere stato raggiunto alla gamba da un colpo di proiettile sparato dalla polizia.

L’uomo agì sotto l’effetto di alcol, farmaci e stupefacenti. La notizia (già anticipata dalla RSI nei giorni successivi ai fatti) è stata confermata ora dalle analisi di laboratorio. Gli esami hanno evidenziato tracce di cocaina, metadone, alcol (anche se in quantità minima) e medicamenti. Farmaci che in una certa misura furono comunque assunti dopo il colpo, quando i sanitari ricoverarono il giovane.

L’imputato – ricordiamo – deve rispondere pure di numerose altre rapine, che in parte avrebbe compiuto con un complice (arrestato oltre confine). Il 28enne italosvizzero ammette però solo l’episodio di Novazzano.

Francesco Lepori

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