Le immagini della videosorveglianza del deposito di gomme di Mendrisio nel quale è scoppiato un incendio ad inizio mese non hanno permesso di individuare gli autori del gesto.
Stando a quanto riportato dal CdT nella sua edizione di venerdì, i filmati sono inutilizzabili in quanto vi si vedono, sì, dei movimenti di vetture nella zona prima e dopo il rogo, ma non il loro numero di targa. Non è nemmeno possibile vedere qualcuno che maneggia la tanica di benzina poi trovata sul luogo. Il fuoco è quindi probabilmente stato appiccato in una zona non coperta dalla videosorveglianza.
Gli inquirenti dovranno ora basarsi unicamente sugli elementi raccolti sul posto, dove sono andati in fumo 4'000 dei 30'000 pneumatici depositati. Una probabile pista è quella di concorrenti più o meno leciti che tentano di minare l’attività di chi è autorizzato allo smaltimento di questo materiale.
mrj