Conti approvati, ma futuro incerto. Il Gran Consiglio ticinese - con 54 voti favorevoli (Lega, PLR, PPD e PS), 9 contrari (Verdi) e 10 astenuti - ha approvato mercoledì i conti del 2014 di AET. Conti che, nonostante un utile di 13 milioni di franchi, lasciano intravvedere un orizzonte di difficoltà culminato nel bilancio 2015, chiuso nelle cifre rosse per 46 milioni.
“Si prevede che nei prossimi anni AET continuerà a generare perdite. Sarà pertanto importante per il consiglio di amministrazione fare le dovute riflessioni e un’analisi approfondita sulle uscite”, ha reso attenti in aula Omar Terraneo (PLR), leggendo il rapporto di maggioranza.
“Nel rapporto di maggioranza vediamo poche idee e pure confuse”, ha replicato Francesco Maggi (Verdi), relatore di quello di minoranza. “Sta arrivando un uragano, per le energie non rinnovabili, per il carbone e per le multinazionali del petrolio”, ha aggiunto, chiedendo ad AET di modificare le sue strategie.
"AET nei prossimi anni non verserà dividendi al Cantone. Le preoccupazioni sono forti", ha ribadito infine il direttore del DFE Christian Vitta. E sulla strategia ha dichiarato: "Il mercato delle rinnovabili è in crescita, ma è essenziale che queste energie vengano sostenute in un quadro che tenga conto del ruolo importante che l'idroelettrico gioca e giocherà sul mercato energetico".
joe.p.