I sindacati OCST e UNIA hanno presentato oggi, venerdì, il piano per la manifestazione del 9 novembre. La giornata di rivendicazione (dal punto di vista legale non si può chiamare "sciopero") del settore edile si terrà a Bellinzona.
A sinistra Dario Cadenazzi (UNIA) e, a destra, Paolo Locatelli (OCST)
Il mattino ci sarà mobilitazione sui cantieri, mentre nel primo pomeriggio un corteo partirà dal Palabasket della capitale per poi passare da Viale stazione (salendo dal Governo) e Viale Portone, fino a fermarsi sotto la sede della Società degli impresari costruttori (SSIC).
"Ci aspettiamo una partecipazione di almeno 2'000 persone, sui 7'500 operai che lavorano in Ticino", ha detto Dario Cadenazzi (UNIA) alla RSI. L'onda della lotta parte da qui, mentre il giorno successivo si sposterà a Zurigo e, quello dopo, a Ginevra.
Il volantino con le rivendicazioni
Le rivendicazioni delle organizzazioni vertono sul
rinnovo del contratto collettivo (il 1° gennaio scade) e gli
aumenti salariali, come pure la questione di chi si accollerà le spese derivate dai
pensionamenti anticipati del settore, "Il padronato si è sempre rifiutato di scendere al tavolo delle trattative".
CSI/px