“Non è un gruppo sovranista”: il presidente del PLR Alessandro Speziali spazza subito via ogni dubbio riguardo al nuovo intergruppo nato martedì in Gran Consiglio in Ticino, con il nome di “Sovranità e indipendenza” e con “l’obiettivo di riportare al centro del dibattito politico cantonale i temi della sovranità e dell’autodeterminazione sia a livello ticinese che svizzero”, come si legge nel comunicato inviato ai media.
“Nulla di più sbagliato” in questo accostamento anche per Gianluca Padlina del Centro, che del nuovo intergruppo è uno dei quattro copresidenti insieme ad Alain Bühler dell’UDC, Alessandro Mazzoleni della Lega e Patrick Rusconi del PLR. “Si vuole parlare di mantenere due capisaldi dell’assetto istituzionale svizzero”, precisa Padlina.
Fra gli obiettivi c’è quello di “dare autonomia ai Comuni, evitando di centralizzare sempre più competenze perché vuol dire allontanarsi dal territorio e gestire magari anche un po’ peggio le spese”, spiega Speziali, secondo il quale si discuterà fra i membri anche di mercato del lavoro. Si vuole dunque sottolineare l’importanza della sussidiarietà insomma, dell’indipendenza “sia del Cantone rispetto alla Confederazione che del Comune rispetto al Cantone”, afferma ancora Padlina.
Il fatto che fra i membri - una ventina - si annoverino rappresentanti dell’UDC come dei comunisti, per non citare che i due estremi, non viene visto come un problema. “Ci si vuole ritrovare per confrontarsi, nessuno perderà la sua natura, modificherà le sue idee o confluirà verso quelle di qualcun altro. Semplicemente ci si confronta e si capisce se si può arrivare a proposte comuni e condivise”, conclude l’esponente del Centro.