Ticino e Grigioni

Ticino, verso una maxi manovra finanziaria

Confederazione e Cantoni non riceveranno neanche un franco dalla BNS - Le considerazioni di Christian Vitta, direttore del Dipartimento delle finanze e dell'economia

  • 17 dicembre 2022, 18:58
  • 20 novembre, 14:12
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SEIDISERA del 17.12.2022: Le considerazioni di Christian Vitta

RSI Info 17.12.2022, 19:09

  • Tipress
Di: SEIDISERA/Broggini/Red.MM 

Con perdite attorno ai 140 miliardi di franchi, quest'anno la Banca nazionale svizzera (BNS) non distribuirà denaro a Confederazione e Cantoni. Un duro per colpo per il Ticino, nelle cui casse vengono così a mancare 137 milioni di franchi già messi nei conti preventivi per l'anno che sta per iniziare. Si fa dunque più difficile la strada verso il pareggio dei conti che, come votato dai ticinesi lo scorso 15 maggio, dovrà essere raggiunta entro il 2025.

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SEIDISERA del 17.12.2022: La BNS non distribuirà soldi a Confederazione e Cantoni

RSI Info 17.12.2022, 19:08

  • Keystone

"Sono cifre importanti che, venendo a mancare, porteranno sicuramente a un peggioramento delle entrate per lo Stato" commenta ai microfoni della RSI il consigliere di Stato ticinese Christian Vitta, direttore del Dipartimento delle finanze e dell'economia. "Per avere una visione complessiva delle finanze del Cantone - aggiunge - dovremo attendere la fine del primo trimestre, quando come ogni anno si farà un primo preconsuntivo, in cui dovremmo vedere come si evolvono le altre fonti di entrata e i costi".

Un pareggio finanziario "ambizioso"

Fatto sta che i cittadini ticinesi hanno detto in votazione che entro il 2025 i conti del Cantone dovranno essere in pari. "Come governo ci impegneremo a contenere il più possibile il disavanzo - assicura ancora Vitta - è però irrealistico pensare che si possa in pochi mesi compensare un importo di 137 milioni di franchi". Nel corso del 2023, spiega, il governo elaborerà una manovra di rientro finanziaria "Orizzonte 2024-2025". "Chiaramente, se nel 2023 mancheranno delle risorse, queste andranno a rendere ancora più impegnativa la manovra sul 2024 e il 2025. È certamente un percorso impegnativo e l'obiettivo è ambizioso, lo abbiamo sempre detto".

"Ci vuole una maggiore stabilità"

Si passa da un 2021 in cui la BNS ha distribuito il massimo, ossia 6 miliardi di franchi, a un 2022 in cui Confederazione e Cantoni non ricevono nulla. "Queste forti oscillazioni non vanno bene: si dovrà sicuramente ragionare su come dare maggiore stabilità a questo introito che è importante per gli enti pubblici" conclude Vitta.

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Niente utili dalla BNS, è profondo rosso

Il Quotidiano 17.12.2022, 19:00

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