Il 2015 è stato un anno movimentato per il turismo ticinese: oltre all'introduzione di una nuova legge che ha fatto molto discutere (vedi correlati), l’abbandono del cambio fisso tra franco e euro ha avuto l’effetto di deprimere la domanda dall’estero, dall'Europa in particolare.
Il 2015, l'anno peggiore
Lo scrive oggi, venerdì, l’Osservatorio del turismo dell’Università della Svizzera italiana (O-Tur) in un rapporto che presenta le cifre del 2015. Gli
svizzeri (
62,4%) sono in testa nella quota di presenze, ma la domanda interna si è ridotta e non è riuscita a compensare le forti riduzioni dai paesi europei.
I visitatori asiatici (cinesi e arabi) con quelli americani (statunitensi) sono aumentati, consolidando un andamento positivo che ha caratterizzato il medio periodo. La regione che ha sofferto maggiormente la contrazione della domanda, invece, è stata quella del Lago Maggiore e Valli (76'000 presenze in meno).
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