Si proponeva come gestore patrimoniale. Un professionista attivo su scala internazionale, dall’Europa alla Nuova Zelanda, capace di generare lauti guadagni attraverso investimenti di natura finanziaria. Tra il 2009 e il 2010 il 40enne italiano era riuscito a convincere una quarantina di persone, di nazionalità finlandese. Risparmiatori che, sul conto di una banca di Lugano, avevano versato, complessivamente, ben 1 milione e 300mila euro (al cambio di allora, quasi 2 milioni di franchi).
L’inchiesta scattò alla fine del 2010, grazie alla segnalazione dell’istituto di credito. Sul conto erano rimasti soltanto circa 500mila euro. Gli altri 800mila, poi interamente rimborsati, il faccendiere romano li aveva spesi a fini personali.
Il caso si appresta ora ad approdare in aula. Il procuratore pubblico Andrea Maria Balerna ha infatti firmato il suo rinvio a giudizio. Appropriazione indebita (per gli 800mila euro utilizzati) e falsità in documenti (per le carte fasulle prodotte agli inquirenti) i reati di cui l’uomo, difeso dall’avvocato Emanuele Stauffer, dovrà rispondere alle Assise Correzionali. Il processo si terrà con la formula del rito abbreviato. Alla Corte verrà sottoposta una pena di due anni di carcere sospesi.
Francesco Lepori
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