IBM Research e la società ticinese Airlight Energy hanno presentato mercoledì un sistema fotovoltaico a concentrazione che permette un rendimento migliorato dell’80%, grazie all’accoppiamento con un impianto di raffreddamento abitualmente usato per i supercomputer, che dovrebbe essere commercializzato entro il 2017.
L’infrastruttura concentra la luce solare duemila volte e produce energia a sufficienza per fornire acqua calda e corrente elettrica a svariate abitazioni. Lo hanno reso noto le due aziende partner in un comunicato, nel quale si specifica che allo stato attuale i pannelli solari a concentrazione con specchi e lenti raggiungono un rendimento del 40%, mentre i pannelli solari tradizionali sono accreditati del 20% circa.
La progressione è ottenuta grazie al recupero del calore generato (che può toccare i 1'500 °C) mediante un sistema di raffreddamento concepito da IBM. Battezzato “High Concentration PhotoVoltaic Thermal”, l’apparecchiatura collaudata a Biasca costa inoltre due o tre volte meno rispetto alle installazioni tradizionali paragonabili. L’HCPVT ha potuto contare sul sostegno della Commisione per la tecnologia e l’innovazione e sul contributo tecnico dei ricercatori del Politecnico di Zurigo.
Red. MM/ATS/EnCa