Il Gran consiglio ticinese ha respinto l’iniziativa parlamentare generica presentata da Sergio Morisoli “Affinché il Gran consiglio voti il Piano Finanziario assieme al primo preventivo di legislatura e che voti ogni suo aggiornamento” (48 sì, 11 no, 5 astenuti).
Per la maggioranza il piano finanziario è un documento programmatico di sola competenza dell’Esecutivo, con conseguente assunzione da parte sua di ogni responsabilità. È dunque corretto che il Legislativo non lo voti, come del resto si fa in tutta la Confederazione.
“Un voto renderebbe questo strumento troppo rigido” ha chiosato il titolare del DFE Christian Vitta, che ha aggiunto: “inoltre creerebbe confusione di ruoli tra i due poteri”.
SP