Dopo le richieste di pena del procuratore Nicola Respini, mercoledì pomeriggio i difensori della "banda di Castelrotto" hanno insistito sulla scarsa "se non nulla" professionalità di questa "armata Brancaleone" che aveva come obiettivo l'incasso di un supermercato, ma di certo non l'intero carico del furgone portavalori che avevano tentato di assaltare nell'ottobre del 2015 (vedi articoli correlati).
Le pene finora richieste variano da un minimo di tre anni e dieci mesi a un massimo di quattro anni e tre mesi. Per il complice sono invece stati chiesti quattro mesi con la condizionale. Secondo la difesa sono "eccessive" e ne chiede una sensibile riduzione, anche "considerando quelle che questi balordi disperati hanno scontato fino a oggi in tutta la loro 'carriera'".
Piani raffazzonati, male organizzati, con scarse informazioni su sistemi di sicurezza svizzeri e, soprattutto, nessuna resistenza all'arresto; è in sostanza questo il ritratto del gruppetto. Domani — giovedì — la camera di consiglio e, in serata, il presidente della corte Amos Pagnamenta renderà nota la sentenza.
CSI/px
Dal Quotidiano:
29.09.2016: Banda condannata
Dal Quotidiano:
CSI 18.00 del 28 settembre 2016 — Il servizio di Luigi Frasa
RSI Info 28.09.2016, 19:10
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