Una tassa che scotta

Il "no" del PLR alla tassa di collegamento sta infiammando la politica cantonale. Quello liberale - per saperne di più clicca qui - è stato un vero e proprio dietrofront: il comitato ha infatti di fatto sconfessato il proprio gruppo parlamentare, che, lo scorso dicembre, aveva invece appoggiato la misura in Gran Consiglio. "La mia scelta l'ho fatta. Panino e soldino non funziona", scrive su Facebook la deputata Natalia Ferrara Micocci.

E anche le reazioni degli altri partiti di Governo non si sono fatte attendere. Con un comunicato stampa il PPD afferma che la decisione liberale "lascia con il cerino in mano socialisti, verdi e l'establishment leghista". Ed è "la dimostrazione che le preoccupazioni espresse dal gruppo PPD durante il dibattito parlamentare sono più che fondate: il finanziamento del trasporto pubblico in Ticino è seriamente a rischio".

"Facciano quello che vogliono. Politicamente per la Lega è meglio che vinca il no alla tassa di collegamento". Tuona il coordinatore leghista Attilio Bignasca su Liberatv. "Se la tassa viene bocciata riesumo i verbali degli ultimi 20 anni di Gran Consiglio con tutte le nostre misure di risparmio. Così mettiamo sul tavolo gli ultimi decenni di politica economica dell'ex partitone. Loro sono i responsabili di questa situazione", aggiunge.

"Me l'aspettavo, ma credo che da parte dal PLR, che in Parlamento ha la maggioranza relativa, speravo ci fosse un sostegno a questa che è una delle misure della grande manovra per aumentare le entrate. E' chiaro che oggi il documento sarebbe monco. E anche chi ha difeso a spada tratta il “no” alla tassa di collegamento, qualche ombra di interesse sembra ce l'abbia. Ricordiamo per esempio il parcheggio privo di licenza edilizia di Regazzi a Gordola...", ci dice infine il capogruppo del PS Ivo Durisch.

joe.p.

Dal Quotidiano:

04.05.2016: Dietrofront PLR sulla tassa di collegamento

04.05.2016: Faccia a faccia sulla tassa di collegamento

Dal TG12.30: