Due uomini sono stati condannati, giovedì, per aver truffato un commerciante di orologi ginevrino, pagandolo con soldi falsi. Un 38enne sloveno, residente a Lubiana, che cercò di acquistare l'orologio, è stato condannato a 22 mesi parzialmente sospesi, ma tenendo conto della detenzione preventiva potrà lasciare subito il carcere. Condannato anche un 26enne italiano a 20 mesi sospesi. Entrambi sono stati espulsi dalla Svizzera.
I fatti risalgono allo scorso anno, quando il titolare della piccola ditta specializzata nella compravendita venne a Lugano con un orologio di lusso: un Patek Philippe da lui acquistato per 390'000 dollari. Ad attenderlo c'era lo sloveno che, insieme a due complici non ancora identificati, aveva condotto la vittima in un ufficio e le aveva consegnato 540'000 franchi in undici mazzette da 1'000 franchi. Solo cinque di queste erano però autentiche.
Il cittadino italiano non partecipò direttamente alla truffa, ma era il proprietario dell'ufficio dove ha avuto luogo lo scambio, ed è pure accusato di aver importato dall'Italia, in circostanze diverse, altre banconote false in euro.
L'accusa aveva chiesto per quest'ultimo due anni e quattro mesi, di cui dieci da espiare e la revoca di una condizionale di novanta aliquote per una condanna precedente, oltre all'espulsione dalla Svizzera per dieci anni. La richiesta di pena per lo sloveno, invece, era di due anni e sei mesi, di cui dieci da espiare, in virtù del fatto che l'uomo è pure accusato di furto e violazione di domicilio commessi nel 2014 nel canton Vaud.
Un raggiro da mezzo milione di franchi
Il Quotidiano 23.08.2018, 21:30