Ticino e Grigioni

Uno sgombero evocato da anni

Il Municipio di Lugano intende porre fine all’esperienza del centro sociale autogestito negli spazi dell'ex Macello dopo gli scontri di lunedì in stazione

  • 10 marzo 2021, 20:42
  • 22 novembre, 17:27
02:21

CSI 18.00 del 10.03.2021 - Il servizio di Romina Lara

RSI Info 10.03.2021, 20:39

  • TiPress
Di: CSI/YR 

L'ipotesi di far sgomberare l'ex Macello di Lugano è tornata alla ribalta, dopo i tafferugli avvenuti lunedì 8 marzo in Stazione a Lugano tra dimostranti e polizia, e con essa anche il futuro dell'autogestione. Un tema che riemerge a scadenze regolari e l'ultima volta, in ordine di tempo, risale allo scorso novembre dopo la manifestazione tenutasi a Molino Nuovo, dove era stata aggredita una giornalista della Regione. “In questi ultimi sette anni è forse la prima volta che c’è una maggioranza, seppur risicata, disponibile a prendere in considerazione anche l’eventualità di uno sgombero”, aveva affermato il sindaco di Lugano Marco Borradori, intervenuto a Modem.

Sono passati ormai quasi 20 anni da quando il centro sociale il Molino si trasferì negli stabili dell'ex Macello: nel dicembre del 2002 la Città concesse gli spazi agli autonomi, a titolo provvisorio, stipulando una convenzione. La parola sgombero appare nei titoli dei giornali già alla fine dell’anno successivo, quando sfuma l’ipotesi di un ritorno al Maglio e il Consiglio comunale invita il Municipio a ripristinare la "completa legalità il prima possibile". Lo sgombero viene però escluso dal Municipio, che vuole trovare prima una soluzione alternativa per gli autogestiti.

Neanche nel 2005, a convenzione scaduta con il centro sociale, si è riusciti a trovare una soluzione. Dell'ex Macello si discute anche negli anni successivi: sede scolastica, museo di storia naturale, cittadella del volontariato sono alcune delle proposte avanzate ma mai finalizzate. A partire dal 2015 si cerca la via del dialogo e dal 2017 parte del Legislativo luganese torna a spingere per il trasloco. Una situazione che si trascina ancora per diverso tempo. Dopo gli ultimi sviluppi però il Municipio è intenzionato a mettere la parola fine all’esperienza del centro sociale autogestito e già domani, giovedì, dovrebbe occuparsi del tema.

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CSI 18.00 del 10.03.2020 - L'intervista a Bruno Brughera, portavoce dell'Associazione ticinese per l'autogestione

RSI Info 10.03.2021, 20:40

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