Ticino e Grigioni

Vallemaggia, rinnovo per le linee ad altissima tensione

Lo rende noto Swissgrid. Le linee in questione hanno più di 50 anni e sono prossime alla fine del loro ciclo di vita

  • 11 settembre 2023, 20:18
  • 11 settembre 2023, 20:19

66 chilometri per l'elettricità

Il Quotidiano 11.09.2023, 19:00

  • Ti Press

Le linee elettriche ad altissima tensione della Vallemaggia saranno ammodernate. Lo rende noto lunedì Swissgrid. La società nazionale di rete spiega che le linee in questione hanno più di 50 anni e sono prossime alla fine del loro ciclo di vita.

Concepite e costruite negli anni Sessanta - si legge nel comunicato - non sono più in grado di rispondere alle esigenze odierne di popolazione ed economia. In alcuni periodi dell’anno le centrali idroelettriche della Vallemaggia devono limitare la produzione di quasi un terzo a causa dell'insufficiente capacità sulle linee di trasporto. Nel contesto energetico attuale, una tale limitazione della produzione di energia rinnovabile non è più sostenibile a medio-lungo termine e non è compatibile con gli obiettivi della Strategia energetica 2050 della Confederazione. Parallelamente, nel corso dell’ultimo decennio, è emersa la necessità di ottimizzare i tracciati delle linee esistenti per ridurne l’impatto su territorio e ambiente. È in questo contesto che nasce il progetto di rete «All’Acqua – Vallemaggia – Magadino».

L’Ufficio federale dell’energia (UFE) ha istituito un gruppo d’accompagnamento che lo ha consigliato e sostenuto nella ricerca di un cosiddetto «corridoio di pianificazione», ovvero di un’area geografica adatta in cui verrà sviluppato il progetto di costruzione della linea e la tecnologia da utilizzare (linea in cavo o linea aerea).

La scelta in merito alla tecnologia del futuro elettrodotto prevede di trasportare l’energia grazie a cavi interrati per un totale di oltre 30 km. Ad oggi nessun altro progetto in Svizzera prevede così tanti chilometri di tratte in cavo.

A favore di paesaggio e natura

Una volta costruito il nuovo elettrodotto e completati gli altri progetti nella regione, in particolare il progetto di rete Airolo – Lavorgo, sarà possibile rimuovere oltre 70 km di linee elettriche, liberando così i paesaggi che oggi ne sono attraversati. Sono pianificati miglioramenti nella Valle Bedretto, presso il Cristallina e nelle aree Alpe Zaria e Campolungo, entrambe inserite nell’inventario federale dei paesaggi, siti e monumenti naturali. Il corridoio proposto prevede pure l’aggiramento delle faggete di Lodano, Soladino e Busai, inserite nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Sono previsti inoltre sgravi anche per gli abitati: tra Cavergno e Lodano e nella discesa verso il piano in prossimità di Riazzino, l’elettricità verrà trasportata grazie a cavi sotterranei, mentre tra Lodano e Avegno i tralicci non attraverseranno più il piano ma verranno spostati sul versante destro della valle. La linea che oggi percorre la valle Lavizzara potrà essere completamente smantellata grazie alla costruzione di un nuovo cunicolo scavato nella montagna.

I prossimi passi

Per il corridoio proposto verrà avviata il 2 ottobre prossimo la procedura di consultazione e partecipazione. Nell’ambito della stessa, autorità e privati possono prendere posizione sulla soluzione proposta dall’UFE e sostenuta dal gruppo di accompagnamento.

La decisione finale sul corridoio e sulla tecnologia da utilizzare verrà presa dal Consiglio federale ed è attesa per la primavera del 2024.

Dialogo con la popolazione

In vista dell’imminente inizio della procedura di consultazione, Swissgrid e l’UFE organizzano una serata informativa il 18 settembre alle 20.00 presso l’Istituto scolastico Bassa Vallemaggia di Aurigeno, allo scopo di illustrare il corridoio proposto ad autorità, associazioni e privati. Per la popolazione del comune di Bedretto verrà organizzato un incontro separato il 19 settembre alle 20.00 nella sala comunale a Villa Bedretto.

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