Non c'è nessun candidato sindaco leghista nella culla della Lega Nord, a Varese. Questa è già una notizia considerato che chi ha governato la città, da oltre 20 anni, è sempre stato un attivista politico del movimento e con la tessera di partito in tasca. A molti militanti la scelta non è piaciuta.
La partita elettorale di Varese è di interesse nazionale per l'Italia perché è più di una semplice elezione per il nuovo sindaco, considerato pure, questa è la seconda notizia, che Roberto Maroni è capolista proprio a sostegno del civico Paolo Orrigoni insieme alla Lega. Nel luogo dove tutto è nato, a distanza di due decadi, si sta consumando una sorta di epilogo. Dopo il "tramonto" del Senatur e di altri simboli, "Varès" oggi, per molti padani, rischia di diventare solo la scritta di una delle felpe di Matteo Salvini.
Alla carica di sindaco concorrono Flavio Pandolfo, area sinistra, Davide Galimberti, sostenuto dal Partito Democratico e da altre forze civiche, Andrea Badoglio, di area civica di centro come il candidato Stefano Malerba e Francesco Marcello con la sua coalizione fondata sul patriottismo e la difesa dell'identità.
sdr