Più margine di manovra ai cantoni

Anche la Turchia ha presentato una serie di misure restrittive per contrastare la diffusione del coronavirus. Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha annunciato provvedimenti quali la chiusura di quasi tutte le frontiere, lo stop a tutti i voli internazionali e la creazione di comitati antipandemia in 30 città. Le autorità turche hanno invitato tutta la popolazione a rimanere a casa, implementando inoltre le quarantene volontarie.

In aiuto all’economia americana Donald Trump ha approvato oggi un piano da 2’000 miliardi di dollari. Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che il fondo in questione “fornirà il supporto necessario di cui c’è urgentemente bisogno”.

Interpellato al TG delle 20h00 il presidente del Consiglio di Stato Christian Vitta ha toccato il tema dei provvedimenti restrittive per le persone con più di 65 anni: “Il Governo ha deciso quest’oggi che le misure già in vigore sono state prolungate di un’altra settimana”.

Nel continente (oltre un miliardo di abitanti) i casi accertati ora sono poco più di 3’000, ma potrebbero aumentare presto in modo esponenziale. Molti paesi hanno già adottato misure forti, come il Sudafrica che giovedì ha bloccato tutto per tre settimane. Ma le strutture sanitarie sono inadeguate: dopo Asia, Europa e Nordamerica il prossimo focolaio potrebbe essere proprio l’Africa. Anche il direttore dell’OMS, l’etiope Tedros Adhanom, non ha nascosto le sue preoccupazioni: “Il miglior consiglio per l’Africa è di prepararsi al peggio e di prepararsi oggi”.

Nelle ultime 24 ore il numero di persone risultate positive al coronavirus in Francia ha superato quota 30’000, mentre i decessi sono saliti a 1’995. A renderlo noto è stato il direttore generale della Sanità transalpina, Jerome Salomon, annunciando che solo nella giornata di oggi si ha assistito ad un incremento di 3’809 i nuovi casi di contagio e 299 morti.

Soddisfazione del Governo ticinese per la decisione del Consiglio federale di autorizzare il lockdown per contenere l’epidemia, mentre Merlani predica pazienza e tenacia

Il servizio di Davide De Nigris che ripercorre il mese di emergenza coronavirus in Ticino, dai primi contagi ai drastici provvedimenti presi dalle autorità

“Dopo settimane di sforzi siamo più inclini a cedere, ma è proprio in questa fase che dobbiamo proteggerci”. È questo l’appello fatto oggi dal Medico cantonale Giorgio Merlani, che invita i cittadini a non lasciarsi scoraggiare da una curva di contagi che non sembra diminuire. “Stiamo facendo tutti insieme una maratona e ciascuno sta facendo la propria parte. In questa situazione il rischio è che la solidarietà vada oltre e che si creino fazioni opposte tra che si attiene in maniera diversa alle disposizioni delle autorità. Non ce lo possiamo permettere in un momento così delicato”.

La rete degli ospedali ticinesi sarà riorganizzata a partire da lunedì per fare fronte all’emergenza Covid-19, ha spiegato Raffaele De Rosa. I pazienti che necessitano un ricovero in cure intense saranno presi a carico alla Carità a Locarno e la Clinica Luganese di Moncucco. Quando viene superata la fase acuta i pazienti saranno trasferiti alla Clinica Santa Chiara di Locarno o all’Ospedale Italiano a Lugano. Ci sarà anche la possibilità di ricovero a Faido. In seguito, per una fase di recupero, potranno essere ricoverati a Faido o all’ospedale malcantonese di Castelrotto.

Un nuovo decreto del Governo ticinese, rivisto leggermente rispetto a quello in vigore questa settimana, entrerà in forza a partire da lunedì e sarà presentato sabato, secondo quanto annunciato da Christian Vitta. Le regole, già inviate a Berna per l’approvazione, hanno raccolto il consenso delle parti sociali. La chiusura dell’amministrazione cantonale è inoltre stata prorogata di una settimana.

Sono 9’134 i morti in Italia a causa del coronavirus, con un aumento rispetto a ieri di 969. E’ l’incremento più alto dall’inizio dell’emergenza. Giovedì l’aumento era stato di 662. Il dato è stato reso noto dalla Protezione Civile (50 sono vittime relative a ieri e non conteggiate). I malati sono complessivamente 66’414, con un incremento rispetto a ieri di 4’401. Giovedì l’incremento era stato di 4’492. Il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - è di 86’498. Sono invece 3’732 i malati ricoverati in terapia intensiva, 120 in più rispetto a ieri. Di questi, 1’292 sono in Lombardia. Dei 66’414 malati complessivi, 26’029 sono poi ricoverati con sintomi e 36’653 sono quelli in isolamento domiciliare.

I deputati delle valli del Moesano sono insoddisfatti delle decisioni annunciate oggi dal Consiglio federale in relazione alle eccezioni sulla chiusura delle aziende e dei cantieri in Ticino. Decidendo che solo il Ticino adempie alle condizioni imposte dal Consiglio federale per uno scostamento dai decreti validi nel resto del paese, ha detto il portavoce dei deputati del Moesano Hans Peter Wellig (PLD/Mesocco), la nostra regione viene a trovarsi tra l’incudine e il martello.

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità il vaccino contro il nuovo coronavirus è ancora lontano. A dichiararlo è stato il direttore dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus, specificando che per avere a disposizione una cura contro il Covid-19 ci vorranno almeno 12-18 mesi.

La Posta svizzera riduce le dimensioni dei pacchi e da lunedì prenderà in consegna soltanto quelli che possono essere trasportati da una sola persona per tutelare la salute dei dipendenti. Per far fonte all’enorme mole di invii, i centri di smistamento lavoreranno anche il sabato.

Il segretario regionale di UNIA Giangiorgio Gargantini si è espresso riguardo alle decisioni provenienti da Berna in materia di lavoro, che incideranno anche in Ticino. “Parlare oggi di riapertura delle attività economiche con i numeri dell’emergenza sanitaria ancora in ascesa sembra prematuro”, ha dichiarato Gargantini. “Devono essere date delle condizioni quadro di protezione dei lavoratori, sono imprescindibili. Da parte del sindacato c’è comunque la volontà di entrare nella discussione, a patto però di analizzare caso per caso senza generalizzare. In questa settimana l’emergenza sanitaria non è cambiata”.

Il primo ministro francese, Edouard Philippe, ha annunciato, al termine del Consiglio dei ministri, la proroga di 15 giorni del confinamento per i francesi, fino al 15 aprile, a causa del protrarsi dell’epidemia da coronavirus.

Stefano Modernini, direttore dell’Associazione Industrie Ticinesi (AITI), si è detto soddisfatto della soluzione trovata sull’asse Ticino-Berna riguardo al blocco delle attività non essenziali. “Questa settimana abbiamo dimostrato nella gran parte dei casi che è possibile lavorare in sicurezza”, spiega Modenini. “Il principio stabilito oggi dalla Confederazione è molto importante: il Cantone può agire, ma se vuole chiudere l’attività deve rispettare che la sicurezza non è data. Quindi se l’azienda dimostra di garantire queste norme, deve poter lavorare”.

Il mondo è entrato in una recessione uguale o peggiore a quella del 2009. Lo afferma la direttrice generale del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva, preoccuata per una possibile ondata di fallimenti.

L’attuale crisi epidemica preoccupa molti titolari di piccole e medie imprese i quali, sebbene possano ora contare sul pacchetto di aiuti del Consiglio federale, temono una crisi di liquidità, se non il fallimento puro e semplice. Oltre la metà delle PMI intervistate una settimana fa dalla Zürcher Hochschule für Angewandte Wissenschaften (ZHAW) e attive soprattutto nella regione di Zurigo teme una crisi di liquidità. Un’impresa su sei, invece, giudica probabile che si avveri lo scenario peggiore: la cessazione dell’attività.

I decessi da coronavirus nel Regno Unito sono saliti a 759. Nelle ultime 24 ore sono morte 181 persone. In totale, il numero dei contagi nel paese è di 14’479, quasi 3’000 in più rispetto a ieri. Lo ha annunciato il ministero della sanità britannica sottolineando che sono stati eseguiti 114’000 test.

Anche il primo ministro Boris Johnson e il principe Carlo sono risultati positivi al virus. Da parte, sua la regina Elisabetta ha assicurato di non avere avuto contatti ravvicinati né con il premier né con il figlio Carlo da più di due settimane. A causa della situazione emergenziale, la tradizionale parata per celebrare il compleanno della regina, che il 21 aprile compirà 94 anni, è stata annullata.

Il consigliere federale Alain Berset conferma che in Ticino ci sono il triplo di persone malate rispetto alla media svizzera: “Il Ticino è molto collegato con il Nord Italia. Le misure adottate dal canton Ticino vanno oltre le misure adottate dal Consiglio federale. Mercoledì vi avevo detto che eravamo in contatto costante con il Governo ticinese. Abbiamo cercato una soluzione e l’abbiamo trovata. Abbiamo perciò introdotto un’eccezione alla regola. L’eccezione, per il momento, vale solo per il Ticino! I Cantoni che la volessero introdurre devono fare esplicita domanda al Consiglio federale.”

Anche con l’arrivo delle belle giornate e di giorni di vacanza bisogna continuare a rispettare le misure per rallentare la diffusione del Covid-19. Lo ha sottolineato il consigliere federale Alain Berset durante la conferenza stampa a Berna. Chi dispone di una residenza secondaria in Ticino, ha aggiunto, non deve recarsi a sud delle Alpi durante il periodo pasquale. Ciò è necessario per non mettere i comuni ticinesi in una situazione ancor più difficile di quella attuale nella lotta al coronavirus.

Il Consiglio federale ha prolungato i termini di pagamento degli affitti in caso di ritardo da 30 a 90 giorni.

Da ieri, 112 persone sono morte nei Paesi Bassi per il Covid-19 e 1’172 persone sono state testate positivamente al virus. Ciò porta complessivamente ad un totale di 546 morti e 8’603 contagi. Lo riferiscono le autorità sanitarie olandesi precisando che 2’500 pazienti sono stati ricoverati.

Si alle cosiddette finestre di crisi ma a determinate condizioni: il Consiglio federale ha deciso che, in casi eccezionali, i cantoni possono richiedere l’adozione di provvedimenti supplementari per un periodo tempo limitato per lottare contro il coronavirus. A sollevare la questione era stato il Ticino che, contrariamente a quanto emanato da Berna, aveva deciso di chiudere cantieri e industrie. Una misura che era stata criticata più volte Oltralpe. Le disposizioni emanate dall’Esecutivo federale prevedono però rigidi paletti, come la concertazione con le parti sociali, la garanzia dell’approvvigionamento di popolazione e strutture sanitarie e vincoli concernenti le indennità per il lavoro ridotto.

I dettagli nell’articolo:

Negli ultimi 2 giorni, nel canton Vaud, i decessi legati al Covid-19 sono quasi raddoppiati: se mercoledì se ne contavano 21, oggi il totale è di 38. I contagi finora registrati sono 2’532 e le persone ricoverate 237, di cui 66 in terapia intensiva. Il cantone lemanico è finora fra i tre più colpiti in Svizzera, insieme a Ticino e Basilea Città.

Le persone risultate positive al test per il Covid-19 dall’inizio dell’epidemia sono ora 12’161, quelle decedute 197, secondo i dati aggiornati pubblicati venerdì dall’Ufficio federale di sanità pubblica (UFSP). Si tratta di un aumento de1’447 casi e di 36 decessi in 24 ore, sempre secondo le cifre dell’UFSP. Cifre che, tuttavia, possono discostarsi dalla somma dei dati forniti giornalmente dai singoli cantoni, in quanto le autorità federali si rifanno alle dichiarazioni ricevute entro le 8.00 del mattino. E, si legge sul sito dell’UFSP, “corrispondono in genere alla data del prelievo del campione da parte del medico”.

“In Italia si cominciano a vedere gli effetti delle misure di contenimento”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro, che ha però poi precisato che “anche se si comincia a notare un rallentamento della crescita dei nuovi casi, il picco non è ancora stato raggiunto” e che occorre quindi continuare a rispettare rigidamente le misure di distanza sociale.

Boris Johnson è risultato positivo al test sul nuovo coronavirus. Il premier britannico, che ha sviluppato sintomi leggeri, si è posto in isolamento ma continuerà a dirigere il Governo.

Le autorità svizzere chiedono aiuto a Swisscom per evitare gli assembramenti.

Sono 64’059 i casi di Covid-19 registrati in Spagna. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati oltre 7’800 nuovi contagi e 769 decessi, che portano il totale dei morti a 4’858.

Via libera in Germania al maxi pacchetto di aiuti statali che dovrà salvare imprese e famiglie dall’impatto economico del nuovo coronavirus. Si tratta di misure economiche da 750 miliardi di euro, che comprendono un deficit da 156 miliardi per il 2020.

La città di Zurigo mette a disposizione 2’500 franchi di aiuti ai lavoratori indipendenti e alle microimprese. Si tratta di un contributo d’emergenza in attesa dei soldi promessi dalla Confederazione e dal cantone, che potrebbero arrivare solo alla metà o alla fine di aprile, si legge in un comunicato. I lavoratori indipendenti e le piccole imprese possono richiedere l’aiuto d’emergenza da oggi al 4 aprile. È previsto per il momento un importo forfettario di 2’500 franchi per ogni domanda. I primi pagamenti sono previsti dalla metà della prossima settimana. Il presupposto per ottenere l’aiuto è che la persona che esercita un’attività lucrativa indipendente abbia conseguito un reddito annuo di almeno 25’000 franchi e che non siano disponibili altri redditi o liquidità di notevole valore. A questo scopo la città di Zurigo mette a disposizione 15 milioni di franchi: 4 milioni provengono dai dividendi per i 150 anni della Banca cantonale (ZKB), mentre altri 11 milioni sono stati stanziati dal Municipio. A Zurigo vivono circa 30’000 lavoratori indipendenti e microimprenditori, molti dei quali sono toccati direttamente o indirettamente dall’epidemia.

L’Esecutivo vodese ha portato da 75 a 125 milioni di franchi il credito accordato alla centrale di incasso degli istituti sanitari cantonali per assicurarne la liquidità anche in questo periodo di crisi. Lo annunciano in una nota le autorità del cantone romando, che sottolineano che il nuovo tetto è fissato preventivamente per tutto il 2020.

Anche le autorità Grigionesi hanno fornito il bilancio aggiornato a venerdì mattina dell’epidemia di Covid-19: nel cantone, si contano sempre 9 decessi ma sono stati confermati altri 36 contagi nelle ultime 24 ore, per un totale di 409 casi dall’inizio dell’epidemia. Le persone ospedalizzate sono 52.

“Vorrei lanciare un messaggio di vicinanza, non solo parole… L’invito è nato ieri sera poco prima di mezzanotte in modo spontaneo. Ho subito detto di sì, cambiando quelli che erano i programmi della mia giornata. In un momento così è quanto mai importante, che le autorità diano prova di flessibilità e quindi sono venuto con grande piacere in questo momento per dimostrare la mia vicinanza alla popolazione”. Sono parole del presidente del Gran Consiglio retico Alessandro Della Vedova, che oggi è in visita nel Moesano.

Le guardie di confine da oggi avranno il sostegno della polizia militare e di un battaglione dell’esercito. La misura è stata presa per rinforzare il monitoraggio delle frontiere nazionali, in quanto il personale impiegato attualmente fatica a svolgere i nuovi compiti previsti dalle ordinanze federali. Benché i valichi minori siano stati chiusi, la sospensione del trattato di Schengen e l’introduzione dei controlli alle frontiere stanno mettendo a dura prova le Guardie di confine. L’impiego delle nuove forze è previsto fino a fine giugno.

Altre due persone sono morte nel canton Zurigo a causa del Covid-19, portando a 11 il totale dei decessi. Secondo i dati aggiornati sono 1’578 i casi di contagio confermati, con 156 persone ricoverate in ospedale, 37 delle quali sono intubate.

In Iran il Covid-19 continua ad imperversare. Il totale dei morti è ora di 2’378. Lo ha annunciato il portavoce del ministro della salute del Paese. Il totale delle persone contagiate è di 32’322.

Nuovo bilancio dell’epidemia di nuovo coronavirus in Ticino: i decessi sono ora in tutto 76 (9 in più rispetto a ieri) e i casi positivi 1’688 (+287), secondo il bollettino aggiornato, diramato venerdì mattina dalle autorità cantonali. Tornano quindi ad aumentare anche i nuovi casi risultati positivi al Covid-19: ieri erano 47 in più rispetto a mercoledì, oggi, appunto, i nuovi casi positivi sono 287.

Dalla messa in vigore delle restrizioni imposte dal Consiglio federale per limitare la diffusione del coronavirus, le autorità vallesane hanno emesso 206 multe e 25 denunce. La maggioranza delle ammende sono state emesse per il mancato rispetto delle distanze sociali e del limite di 5 persone per gli assembramenti. Le denunce, invece, riguardano principalmente il non rispetto delle regole da parte di commerci ed esercizi pubblici. Lo indica la polizia cantonale vallesana in una nota.

Il Governo russo ha ordinato la chiusura di tutti i bar e ristoranti nel Paese a partire da domani, sabato, per contenere la diffusione del coronavirus. Lo hanno annunciato le autorità del Cremlino venerdì. La disposizione è contenuta nell’ultimo decreto diramato dal primo ministro russo Mikhail Mishustin. I servizi di consegna a domicilio potranno invece continuare a lavorare. Il premier ha inoltre disposto la sospensione delle attività, dal 28 marzo al 1° giugno, delle piste da sci e delle strutture ricreative di massa (come resort e centri termali) in tutto il territorio della Federazione Russa. Lo riporta l’agenzia di stampa Interfax.

Il Covid-19 colpisce ancora nelle due nazioni anche se l’impatto è meno violento. Per Pechino e Seul cresce il timore delle “ondate di ritorno”

La Corea del Sud ha dal canto suo registrato 91 nuovi casi di coronavirus alla fine di giovedì, in calo sui 104 del giorno precedente: le infezioni, ha riferito il Korea Centers for Disease Control and Prevention (KCDC), sono salite a 9’332, con i decessi saliti a 139 persone (+8). Sono inoltre 13 i contagi importati su 144 totali.

Coronavirus: la Spagna è il paese con più morti dopo l’Italia; tre medici di Madrid ci raccontano come stanno affrontando l’emergenza Covid-19.

I casi di coronavirus registrati giovedì in Cina sono stati 55, di cui 54 importati e uno interno nello Zhejiang. La Commissione sanitaria nazionale ha citato nei suoi aggiornamenti quotidiani 5 nuovi decessi, tutti avvenuti nell’Hubei, provincia epicentro della pandemia, e 49 nuovi casi sospetti. Le infezioni sono salite a 81’782, di cui 3’460 pazienti in cura, 3’291 decessi e 74’588 dimessi dagli ospedali, che valgono un tasso di guarigione al 91,69%.

Nelle ultime 24 ore in Germania si sono registrati 5’780 nuovi casi di contagio da Covid-19, una progressione del 16% rispetto a ieri. Il numero delle persone infette nel paese è di 42’288, lo comunica l’istituto federale Robert Koch. In crescita anche i morti che sono ora 233, 55 in più rispetto a giovedì.

La situazione nello Stato e nella città di New York è gravissima. Il governatore Andrew Cuomo parla di almeno 38’000 casi e 385 decessi nell’intero Stato, lanciando l’allarme ospedali, dove medici e infermieri descrivono “una situazione apocalittica”. Il sindaco Bill de Blasio dal canto suo prevede che “metà della popolazione della metropoli sarà colpita dal coronavirus”, il che equivale a quasi 4 milioni di persone.

Gli Stati Uniti sono ormai la prima nazione al mondo per casi di coronavirus: secondo i dati forniti venerdì dalla Johns Hopkins University sono 85’991, più di Cina e Italia, con quasi 1’300 morti in tutta la nazione. Nella giornata di giovedì si sono contati altri 237 morti: mai così tanti dall’inizio dell’epidemia.

La presa di decisione dell’Unione Europea in merito agli aiuti economici per superare le difficoltà provocate dalla pandemia di coronavirus, è stata rimandata di due settimane. Al termine del vertice virtuale tra i 27 paesi membri non si è infatti arrivati a nessuna soluzione. Lo spacco tra i paesi del Nord e quelli del Sud non ha permesso di trovare un compromesso in merito all’emissione di titoli di Stato europei, i cosiddetti eurobond o coronabond, che permetterebbero ai paesi di mettere in comune parte dei propri debiti. Germania, Austria, Finlandia e i Paesi Bassi sono tra i principali contrari a tale misura, invocata invece da Italia, Spagna e Francia, e ritengono che sia più saggio intervenire aiutando i singoli Stati.

“Ho appena concluso un’ottima conversazione con il presidente Xi”. Soddisfazione è stata espressa da Donald Trump via Twitter dopo aver avuto una riunione telefonica con il presidente cinese. “Abbiamo discusso in dettaglio del coronavirus, che sta devastando il pianeta”. L’inquilino della Casa Bianca ha sottolineato come la Cina ha molta esperienza sul virus e per questo motivo i due paesi lavorano insieme a stretto contatto. Già cinque giorni fa i due leader si erano sentiti. In quell’occasione Trump, pur esprimendo rispetto per Xi, si era detto “un po’arrabbiato con la Cina”.

La Fondazione Ticino Cuore ha sulle sue spalle una lunga esperienza. Costituita nel 2005 la si può definire un’eccellenza non solo a livello svizzero, ma anche a livello internazionale. In Ticino sono censiti ogni anno tra i 250 e i 300 arresti cardiaci improvvisi. Più l’intervento è tempestivo, più il paziente sopravvive e non ha ripercussioni sulla sua salute..

La Svizzera potrebbe avere una carenza di posti letto in terapia intensiva a partire da giovedì prossimo a causa della progressione in atto della pandemia di coronavirus. E’ quello che rileva uno studio condotto dal Politecnico di Zurigo e pubblicato dal quotidiano friburghese “La Liberté”.

Dall’inizio della crisi di coronavirus si è registrato un importante calo della presenza di mezzi sulle strade nazionali, circa un terzo in meno. L’Ufficio federale di statistica, fornendo i dati, afferma che soprattutto le autostrade sono più vuote. E la diminuzione è ancora più importante durante i fine settimana. Sull’asse del San Bernardino o del tunnel del Gottardo la circolazione è scesa del 60-80%. Le strade verso Francia, Germania e Austria accolgono ora il 25-35% della presenza abituale, quelle per l’Italia tra il 10-20%.

Mai un dato così basso, dall’inizio della raccolta omogenea di dati. La Cina ha accusato un crollo annuo del 38,3% nel periodo gennaio-febbraio. Con il segno negativo sia i profitti delle aziende statali, - 32,9%, sia di quelle private, -36,6%. In controtendenza però la filiera del tabacco, +31,5%.

“Per noi è importante che domani arrivi una chiara posizione (...). Ci aspettiamo due cose: innanzitutto che il Consiglio federale riconosca la nostra decisione di sabato, in vigore da lunedì, il che permetterà alle aziende e ai lavoratori di accedere agli aiuti messi in campo dalla Confederazione. E poi che in futuro i cantoni, nell’ambito di un quadro dato dalla Confederazione, possano avere una certa autonomia soprattutto nelle regioni dove la situazione è critica dal profilo sanitario”: in apertura dello speciale dell’informazione RSI in onda giovedì sera, Christian Vitta ha riassunto così le attese del Ticino alla vigilia della seduta del Governo a Berna, dalla quale potrebbe arrivare una decisione sulle cosiddette “finestre di crisi” e un tentativo di ricucire lo strappo creatosi in settimana con Bellinzona.

Il Ticino e il Moesano si aspettano che venerdì il Consiglio federale prenda una decisione sulle “finestre di crisi”, che permettano ai cantoni maggiormente confrontati con l’emergenza coronavirus di adottare ulteriori misure oltre a quelle previste sul piano nazionale. Arriverà? Intervistata dal Telegiornale della RSI, Simonetta Sommaruga si è detta “ottimista che una soluzione possa essere trovata presto”.