"L'unico crimine che ho commesso è stato difendere l'America da chi la vuole distruggere. La mia incriminazione è un insulto agli Stati Uniti". Donald Trump torna nel suo “quartier generale” di Mar-a-Lago poche ore dopo essersi consegnato al tribunale di New York per ascoltare i 34 capi d'imputazione a suo carico nel caso Stormy Daniels e arringa i suoi sostenitori riuniti in uno dei saloni del resort.
Si è trattato di un discorso di poco più di mezz'ora, durante il quale Trump è apparso provato e meno combattivo del solito. Sulla consueta aggressività dell'ex presidente sembra aver pesato una giornata senza precedenti nella storia americana e il castello accusatorio del procuratore Alvin Bragg.
Procuratore che gli ha imputato un tentativo di "cospirazione per minare l'integrità delle presidenziali del 2016" comprando il silenzio della pornostar, dell'ex coniglietta di Playboy Karen McDougal e di un portiere della Trump Tower che minacciava di rivelare un suo presunto figlio illegittimo. Il politico non ha tuttavia rinunciato a sferrare i soliti attacchi contro i suoi accusatori e il "sistema giudiziario corrotto, diventato ormai illegale", e ciò benché fosse stato avvertito da Bragg di non incitare alla violenza.
Sul palco con l'ex presidente i figli Eric e Donald junior, mentre erano assenti la moglie Melania, che pure lo ha accompagnato a Manhattan, e la figlia ed ex consigliera Ivanka. Dopo aver ribadito che tutte le indagini a suo carico sono "persecuzioni politiche", l’ex inquilino della Casa Bianca ha anche ricoperto d'insulti uno per uno i procuratori coinvolti.
Tutti, secondo l'ex presidente, sono strumenti della "sinistra radicale" che hanno l'obiettivo di "fermarlo ad ogni costo". Pure l'indagine della Procura di Atlanta, in Georgia, e' "un caso falso per interferire nelle elezioni 2024 e dovrebbe essere archiviata subito" per Trump, che ha definito "perfetta" la telefonata in cui fece pressioni per ribaltare il voto del 2020 in quello Stato.
Quindi è passato ad attaccare Joe Biden. "Vuole la terza guerra mondiale", ha tuonato Trump contro il presidente americano, sostenendo (senza fornire prove) che "quando era senatore ne ha combinate di tutti i colori ma nessuno lo ha arrestato". E, non contento, è tornato a spandere veleno contro Hillary Clinton, sempre per la questione delle e-mail che costarono care, politicamente, all'ex first lady ed ex candidata democratica.
Prima di salire sul palco del suo resort l'ex presidente aveva ribadito per l'ennesima volta che, nel caso per il quale è stato incriminato a Manhattan, "nulla è stato fatto illegalmente" accusando Bragg "di aver chiuso New York, mobilitato migliaia di agenti e speso 200'000 dollari di fondi della città per un accordo di non divulgazione legale da 130'000 dollari".
Tuttavia, citando proprio la Procura di Manhattan, la CNN segnala che alcuni pagamenti per mettere a tacere informazioni compromettenti per la campagna presidenziale di Donald Trump nel 2016 sono arrivati direttamente dal conto bancario dell'ex presidente.
Trump davanti ai giudici
Telegiornale 04.04.2023, 20:00