La commissione di esperti dei Cdc, la massima autorità sanitaria federale negli Usa, ha votato per riprendere l'utilizzo del vaccino monodose Johnson&Johnson che era stato sospeso.
Intanto la diffusione del coronavirus a livello globale ha raggiunto livelli senza precedenti. Nella giornata del 21 aprile, stando alle cifre dell’Università di Oxford, sono stati registrati oltre 889'000 contagi in 24 ore. Un primato che inquieta le autorità sanitarie mondiali, in gran parte legato all’evoluzione della situazione in India dove si sono superati i 330'000 casi quotidiani con 2'200 morti.
Nel giorno in cui l'Agenzia europea del farmaco è tornata a raccomandare l'uso del vaccino di AstraZeneca per gli adulti in tutte le fasce di età, la Commissione europea ha riscosso il sostegno di almeno 26 Paesi per trascinare il colosso anglo-svedese in tribunale ed inchiodarlo al rispetto del contratto.
La fiammata sarebbe legata alla cosiddetta variante indiana, denominata B.1.617. È stata scoperta per la prima volta lo scorso ottobre e da allora gli scienziati la tengono sotto attenta osservazione. Riunisce una doppia mutazione che finora non era mai stata registrata in una variante con alta diffusione. Fuori dall’India la B.1.617 è stata rilevata in una quindicina di Stati dall’Asia all'America. È stata scoperta anche in alcuni paesi europei (l’ultimo in ordine di tempo il Belgio che ha segnalato il suo primo caso giovedì). Non è ancora stata rilevata in Svizzera dove i contagi continuano ad essere mediamente superiori a 2'000 al giorno con un aumento di quasi il 10% nell'ultima settimana.
In Ticino le infezioni sono stabili: per il terzo giorno consecutivo sono una sessantina. Si registra anche un nuovo decesso, il 983mo da inizio pandemia. Nel cantone sono pronti a partire i test di massa nelle aziende, i dettagli sono stati comunicati in una conferenza stampa a Bellinzona.
di Diego Moles, Ludovico Camposampiero, Sandro Pauli, Joe Pieracci