Israele è stato tra i Paesi più veloci a vaccinare contro il Covid-19, ma il "successivo allentamento delle misure di protezione è arrivato troppo presto". Lo sostiene l'epidemiologo Andreas Cerny in un'intervista pubblicata oggi, domenica, dalla SonntagsZeitung. "Dovremmo imparare qualcosa da ciò", avverte. "Le distensioni adottate da Israele erano troppo precoci e troppo ampie per una copertura vaccinale del 60%", secondo Cerny. Per quanto riguarda la Svizzera, l'epidemiologo "avrebbe auspicato una riapertura più lenta di quella decisa dal Consiglio federale e che è entrata in vigore ieri, sabato.
Il Consiglio federale e i cantoni si sono posti l’obiettivo di avere l’80% della popolazione svizzera vaccinata contro il Covid-19, riferisce la NZZ am Sonntag, sulla base di diverse fonti ben informate. In relazione all’intera popolazione, questo significa che 6,9 milioni di persone saranno vaccinate. In precedenza, ci si aspettava che venissero vaccinate da 5,2 a 5,7 milioni di persone.
Oltre 1’000 persone hanno partecipato a una festa all’aperto di tre giorni a Coira nell’ambito di un’operazione pilota per i grandi eventi. La “Sommerfest” si è tenuta sulla Theaterplatz, nel centro del capoluogo retico, dal 24 al 26 giugno sulla base di un sistema di test obbligatori, nessuno dei quali è risultato positivo.
Stefano Wingeyer, Stefano Pongan