Bocciate entrambe le iniziative

Il municipio di Berna, da quasi 30 anni a maggioranza rosso-verde, rimarrà tale anche per il prossimo quadriennio. L’esito delle elezioni svoltesi nel fine settimana conferma quest’orientamento.

L’assalto congiunto mosso da PLR e UDC all’esecutivo è completamente fallito. Eletti risultano due ecologisti (Alec von Graffenried e Franziska Teuscher), due socialisti (Michael Aebersold e Marieke Kruit) e un PPD (Reto Nause).

La Svizzera continuerà a impegnarsi per una piazza finanziaria più sostenibile, ha per parte sua assicurato il consigliere federale Guy Parmelin commentando la bocciatura del testo relativo al materiale bellico. Non lo farà tuttavia per mezzo di divieti, come voleva l’iniziativa, ma attraverso il dialogo e la creazione di condizioni ottimali.

Dopo la bocciatura dell’iniziativa “Per imprese responsabili”, il controprogetto elaborato dal Parlamento potrà entrare in vigore. Il Consiglio federale definirà a rapidamente le disposizioni esecutive, ha dichiarato domenica la ministra della giustizia Karin Keller-Sutter. Il controprogetto entrerà in vigore se non sarà lanciato un referendum entro 100 giorni.

Coira abolisce il controverso divieto di consumo di alcol notturno. Dopo che nel maggio scorso il parlamento cittadino aveva stralciato tale punto dalla revisione totale della legge comunale sulla polizia, oggi anche gli elettori della capitale retica hanno accolto la riforma con 7’495 voti contro 1602. La partecipazione è stata del 38%. Il divieto del consumo di alcolici su suolo pubblico fra le 00:30 e le 07:00 aveva dato a Coira, ormai dodici anni fa, la reputazione di città con la legge su più severa in proposito. Anche se all’atto pratico non è mai stata praticamente applicata alla lettera, aveva sottolineato il sindaco Urs Marti.

“Non abbiamo vinto perché non abbiamo avuto la maggioranza dei cantoni. Però, se noi non abbiamo vinto, il Consiglio federale ed il Parlamento hanno perso”, ha dichiarato Dick Marty, co-presidente del comitato dell’iniziativa “Per imprese responsabili”, alla RSI.

“Ed hanno perso perché la maggioranza della popolazione accetta il concetto dell’iniziativa e pertanto respinge il controprogetto proposto dal Consiglio federale e dal Parlamento”, ha proseguito.

“Dunque noi ci aspettiamo che il Parlamento ritorni sul tema e che riprenda il compromesso che era stato messo a punto ed approvato dal Consiglio nazionale e poi sabotato agli Stati su pressione di economiesuisse” ha concluso.

Per la prima volta la città di San Gallo avrà una sindaca. La municipale Maria Pappa, esponente del PS, ha infatti prevalso con più di 2’600 voti di scarto sull’avversario PLR Mathias Gabathuler nell’odierno ballottaggio delle comunali. Alla 49enne socialista sono andati 11’784 voti, mentre al liberale-radicale 9’152. Già al primo turno elettorale la Pappa aveva distaccato il suo avversario, ma senza però raggiungere la maggioranza assoluta richiesta per l’elezione. La nuova sindaca è entrata nell’Esecutivo nel 2016 e dirige il dicastero delle costruzioni.

I cittadini di Basilea Città hanno approvato un credito di 115 milioni di franchi per la costruzione di un nuovo bacino portuale sul Reno. Lo stanziamento in questione, che il Parlamento aveva adottato con 78 voti a favore contro 12, è stato accettato oggi dal 57,1% dei votanti. Contro il credito organizzazioni legate alla protezione della natura avevano promosso con successo un referendum.

Il Municipio e la maggioranza del Consiglio comunale non hanno visto confermate le proprie scelte in occasione della votazione sul primo referendum lanciato nel comune di Terre di Pedemonte nato dall’aggregazione di Tegna, Verscio e Cavigliano nel 2016. I cittadini hanno chiaramente respinto (823 no e 336 sì) la modifica del Regolmento organico dei dipendenti osteggiata da un comitato formato principalmente da esponenti PLR e PPD.

La novità, approvata dal Legislativo lo scorso 15 giugno con 13 voti a favore, 7 contrari e 3 astenuti, prevedeva di facilitare il prepensionamento dei dipendenti comunali tramite il riconoscimento di un contributo straordinario da versarsi all’istituto di previdenza per il riacquisto degli anni mancati all’età di pensionamento ordinaria.

Pur bocciata dalla maggioranza dei cantoni l’iniziativa “Per imprese repsonsabili” ha tuttavia ottenuto il 50,7% dei “sì” a livello popolare. Ha in particolare incassato il sostegno della maggioranza dei votanti a Berna, Zurigo e Basilea Città. Si attesta così a nove il numero dei cantoni, fra i quali anche il Ticino, che hanno accolto questa proposta di modifica costituzionale.

Il referendum contro il credito di 1’825 milioni di franchi per la costruzione di un nuovo e moderno ecocentro ad Origlio è stato approvato dal 69% dei votanti. Il referendum era stato lanciato da Lega e UDC, che chiedevano di respingere la richiesta di credito, ritenendola onerosa e sproporzionata.

Il nuovo landamano (sindaco) di Davos sarà Philipp Wilhelm che dal prossimo gennaio succederà a Tarzisius Caviezel. Il 32enne presidente del Partito socialista retico e granconsigliere domenica al ballottaggio ha ottenuto 2’164 preferenze superando l’esponente liberale-radicale Peter Engler (1’960).

Nel canton Lucerna le aree non edificate e quelle agricole saranno un po’ più tutelate. In votazione è infatti passato oggi di stretta misura, con il 50,4% di “sì”, il controprogetto ad un’iniziativa per la protezione del paesaggio. L’iniziativa è invece stata respinta a larga maggioranza. La partecipazione al voto ha raggiunto il 45%.

La direttrice romanda di economiesuisse Cristina Gaggini si dice molto sollevata dopo la bocciatura oggi in votazione popolare dell’iniziativa “Per imprese responsabili”. A suo giudizio, il controprogetto, che ora entrerà in vigore a meno di referendum, basta e avanza per concentrarsi in maniera incisiva sui problemi prioritari. Gaggini sottolinea come il testo fosse fonte di grande incertezza per l’insieme del tessuto economico svizzero, piccole e medie imprese comprese.

Il chiaro divario geografico - in sostanza la Svizzera tedesca si è opposta all’iniziativa mentre la Romandia e il Ticino l’hanno accolta - emerso dalle urne non sorprende Gaggini. Esso infatti si spiega con la maggior sensibilità degli svizzero francesi verso le questioni legate ai diritti dell’uomo e alla più forte presenza della sinistra in questa regione. Al contrario, i germanofoni tengono maggiormente conto delle esigenze dell’economia.

Nel comune grigionese di Vaz/Obervaz durante l’alta stagione turistica i negozi potranno essere aperti anche la domenica e nei giorni festivi locali. I cittadini hanno infatti approvato una modifica della legge locale sul riposo che concede l’apertura non solo ai commerci legati agli impianti di risalita e agli alberghi, come finora previsto dalle norme che, secondo Tribunale amministrativo cantonale, non rispettavano il principio della parità di trattamento.

Già respinta dalla maggioranza dei cantoni, l’iniziativa “Per imprese responsabili” ha incassato, oltre al “sì” del Ticino, anche il sostegno della maggioranza dei votanti di Ginevra, Vaud, Friborgo, Neuchâtel e Giura. Solo tre cantoni, Neuchâtel, Ginevra e Giura, si sono invece finora espressi a favore della seconda iniziativa, anch’essa già bocciata, sul divieto di finanziamento dei produttori di materiale bellico.

“Se la vittoria non arriverà oggi, lo farà sicuramente domani”. Si mostra ancora ottimista e battagliero, nonostante la sconfitta odierna, l’ex consigliere agli Stati ticinese Dick Marty, co-presidente del comitato dell’iniziativa “Per imprese responsabili”.

Marty si è espresso nel corso di una diretta streaming del comitato. L’ex “senatore” ha ricordato che il testo, naufragato alle urne dopo essere stato bocciato dalla maggioranza dei Cantoni, è stato sostenuto da persone con background diversi e che anche persone a basso reddito hanno fornito il loro contributo tramite donazioni.

“Ora prenderemo in parola le società che durante la campagna hanno fatto promesse”, ha affermato dal canto suo la co-presidente del PS e consigliera nazionale zurighese Mattea Meyer. Decine di migliaia di persone hanno votato sì, sottolineano gli iniziativisti, come testimoniano gli 80’000 cartelloni appesi in tutto il Paese, i 450 comitati locali creati e le oltre mezzo milione di cartoline redatte.

I sangallesi hanno detto oggi un chiaro sì ai prestiti per le piccole e medie imprese (PMI) toccate dalla pandemia. Il nuovo testo di legge è stato approvato dal 77,2 % dei votanti. La partecipazione si è attestata al 44,1 %.

Doppio no domenica anche nel canton San Gallo. L’iniziativa popolare “Per imprese responsabili” è stata bocciata con il 56,7% di no contro il 42,3% di si.

L’iniziativa “Per il divieto di finanziare i produttori di materiale bellico” è invece bocciata con il 64,3% di no contro il 35,7% di sì.

I cittadini ginevrini hanno affidato al proprio cantone un ruolo pionieristico in materia di inclusione degli invalidi psichici nella vita pubblica in Svizzera. Il 74,77% dei votanti ha approvato la modifica della Costituzione che, caso finora unico a livello nazionale, ripristinerà i diritti politi a livello comunale e cantonale di circa 1’200 persone poste sotto tutela e ritenute incapaci di discernimento. Si tratta di cittadini affetti da handicap mentale o disturbi psicologici, ma anche persone fragili che necessitano di assistenza.

La novità, giunta in votazione nell’anno del 75esimo di fondazione delle Nazioni Unite, per rispettare la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, era stata promossa dalla sinistra ed aveva ottenuto l’adesione del Consiglio di Stato. Durante la campagna in vista della votazione era sostenuta da tutti i partiti tranne l‘UDC.

I ginevrini erano chiamati a votare anche sul cambiamento di destinazione di un’area agricola ad Avusy per permettere l’attività di una delle principali ditte di riciclaggio dei rifiuti e sul credito per lo studio del progetto di ristrutturazione del Forum Meyrin contestato dall’UDC che aveva promosso il referendum. Entrambi sono stati respinti.

Nel canton Friborgo i votanti hanno accettato il risanamento della cassa di previdenza del personale dello Stato. L’oggetto, sottoposto a referendum obbligatorio e contestato dalle organizzazioni sindacali, è stato accolto con il 69,79% di voti a favore. Il tasso di partecipazione al voto ha raggiunto il 43,4%.

Larga approvazione nel canton Soletta - con il 73,0% di “sì” - per la revisione della legge sulla polizia avversata con un referendum. La modifica della normativa apre la strada a indagini preliminari sotto copertura, anche su Internet, consentendo anche l’impiego di droni e la ricerca automatizzata dei veicoli. La partecipazione ha raggiunto il 44,6%. Il referendum era stato lanciato da un ventaglio trasversale di movimenti giovanili, che denunciavano la prospettiva di uno Stato “ficcanaso”.

A Basilea Campagna le imprese colpite dalla pandemia potranno beneficiare di una diminuzione degli affitti ad un terzo del totale per un periodo di tre mesi. È quanto contempla una legge approvata oggi con il 55,2% di voti a sostegno. Il modello si ispira a un sistema già applicato a Basilea Città e prevede che il cantone coprirà un terzo del canone di locazione per i locali commerciali, se i proprietari rinunceranno a un altro terzo della pigione. Gli aiuti - con un contributo massimo di 3’000 franchi al mese per azienda - valgono retroattivamente per i mesi di aprile, maggio e giugno di quest’anno. Gli oneri complessivi per il cantone sono stimati a 10 milioni di franchi.

Anche l’iniziativa “Per imprese responsabili” è stata respinta dalla maggioranza dei cantoni. Trattandosi di una proposta di modifica della Costituzione federale, che implicava come tale il doppio “sì” di popolo e cantoni, anche questo testo è ora definitivamente bocciato

L’iniziativa per il divieto di finanziare i produttori di materiale bellico è stata respinta dalla maggioranza dei cantoni. A bocciarla sono stati finora Uri, Svitto, Obvaldo, Nidvaldo, Glarona, Zurgo, Soletta, Basilea Campagna, Sciaffusa, Argovia, Appenzello interno ed esterno, Vallese, Ticino e Grigioni.

I ticinesi hanno accolto oggi in votazione popolare l’iniziativa “Per imprese responsabili”. Al termine dello spoglio delle schede nei 111 comuni, il sì è riuscito a imporsi con il 54,2% delle preferenze, riporta il sito Internet del cantone.

Il testo è per contro stato bocciato nei Grigioni. Nel cantone retico, l’esito è stato a specchio rispetto a quello del Ticino. Dopo lo scrutinio di tutti i 105 municipi, il campo del no l’ha infatti spuntata con il 54,2%, si legge sulla pagina web dedicata all’appuntamento odierno con le urne.

Nel canton Svitto è stato adottato con il 62,2% di voti a favore un programma per la promozione delle energie rinnovabili e la ristrutturazione degli edifici. In ballo ci sono 10 milioni di franchi scaglionati su un periodo di 4 anni. Tale ammontare è stato approvato dal Legislativo cantonale sotto forma di controprogetto a un’iniziativa dei Verdi liberali poi ritirata. La partecipazione al voto si è attestata al 44%.

Neuchâtel è il primo cantone in Svizzera nel quale vince il doppio sì. L’iniziativa popolare “Per imprese responsabili” è stata approvata con il 64.6% di sì contro il 35,4% di no.

L’iniziativa “Per il divieto di finanziare i produttori di materiale bellico” è invece approvata con il 52,6% di sì contro il 47,4% di no.

I cittadini urani hanno approvato con il 63,3% di voti a favore l’articolo costituzionale che concede al Consiglio di Stato il diritto di emanare decreti urgenti in situazioni di crisi. La necessità di avere una base legale in materia si è imposta negli scorsi mesi a causa della pandemia.

Dopo la conclusione dello spoglio dei voti nei 105 comuni, è ora definitivo e ufficiale il doppio “no” dei Grigioni alle due iniziative federali: quella “Per imprese responsabili” è stata respinta con il 54,21% di voti contrari; bocciato, con il 61,26% di “no” anche il testo per il divieto di finanziamento per i produttori di materiale bellico

Doppio no domenica pure nel canton Svitto. L’iniziativa popolare “Per imprese responsabili” è stata bocciata con il 68.4% di no contro il 31,6% di si.

L’iniziativa “Per il divieto di finanziare i produttori di materiale bellico” è invece bocciata con il 74,2% di no contro il 25,8% di sì.

Doppio no oggi nel canton Zugo. L’iniziativa popolare “Per imprese responsabili” è stata bocciata con il 64.8% di no contro il 35,2% di si.

L’iniziativa “Per il divieto di finanziare i produttori di materiale bellico” è invece bocciata con il 69,4 di no contro il 30,6% di sì.

Il comitato di iniziativa “Per un divieto di finanziare i produttori di materiale bellico” manifesta molta delusione per a chiara tendenza al “no” che dall’esito delle urne si sta profilando sul testo da loro promosso., La bocciatura che si sta delineando “non ci sorprende tanto, ma è molto deludente”, ha dichiarato Julia Küng, copresidente dei Giovani verdi. “In realtà avevamo la sensazione di essere più forti dei sostenitori del no in termini di contenuti nella preparazione”. È tanto più frustrante, per il fatto che la maggioranza dell’elettorato non se ne sia accorta, ha sottolineato.

Doppio no oggi nel canton Argovia. L’iniziativa popolare “Per imprese responsabili” è stata bocciata con il 56.9% di no contro il 43,2% di si.

L’iniziativa “Per il divieto di finanziare i produttori di materiale bellico” è invece bocciata con il 63,5 di no contro il 36,5% di sì.

Il canton Sciaffusa, sull’iniziativa popolare “Per imprese responsabili”, ha detto no con il 52.8% contro il 47,2% di sì.

L’iniziativa “Per il divieto di finanziare i produttori di materiale bellico” è invece bocciata con il 41,6% di sì contro il 58,4% di no.

Il “sì” al’iniziativa “Per imprese responsabili”, dopo lo spoglio relativo a 92 comuni su 111, sta al momento prevalendo in Ticino con il 54% di voti a favore. Trend all’opposto invece per il testo legato al divieto di finanziamento per i produttori di materiale bellico: l’iniziativa, dopo lo scrutinio dei voti di 100 comuni, è per ora respinta dal 55,5% dei votanti

La lista denominata “Insieme” avrà la maggioranza nel prossimo Consiglio comunale di Grono avendo conquistato 10 seggi contro i 5 andati della lista “Nuova Grono” .

Sei candidati di Insieme (tre in rappresentanza di Leggia e altrettanti di Verdabbio) erano stati eletti tacitamente al momento della presentazione delle liste e altri quattro sono stati designati alle urne domenica.

Tra i nomi presenti sulle due liste il più votato è risultato essere quello di Sobby Vettickal (Nuovo Grono) che ha ottenuto 210 preferenze, precededendo Maura Gervasoni e Dieter Suter.

Per stabilire il nome del 15esimo membro del Consiglio comunale si dovrà fare ricorso alla sorte: Dario Röthlisberger e Stefano Scricciolo (tutti e due candidati della Nuova Grono) hanno infatti entrambi ottenuto 128 preferenze.

La prima proiezione sulle votazioni federali presentata da gfs.bern preconizza un “no” al 58% per l’iniziativa legata al divieto di finanziare i produttori di materiale bellico. È un testa a testa (50% sia per favorevoli che per i contrari) quello che invece si sta delineando sull’iniziativa per imprese responsabili.

I cittadini di Grono domenica erano chiamati a pronunciarsi sullo stanziamento di un credito di 1,5 milioni per i lavori lungo il fiume Calancasca per proteggere l’abitato da eventuali piene. L’investimento (solo in parte a carico delle casse comunali) è stato approvato con 288 voti a favore e 63 contrari. Risultato praticamente analogo ha ottenuto anche il mandato di prestazione alla Regione Moesa per la gestione del registro fondiario.

Trend negativo sulle due iniziative anche sulla scorta dei risultati definitivi di Glarona. Anche gli elettori di questo cantone, dopo quelli di Nidvaldo, hanno bocciato entrambe le proposte di modifica costituzionale: quella per imprese responsabili con il 52,9% di “no”; quella sul materiale bellico con il 66% di voti a sfavore.

Nidvaldo è il primo cantone a fornire risultati definitivi in ordine alle votazioni federali di questa domenica. Respinte sono state entrambe le iniziative: quella per imprese responsabili è stata respinta dal 67,8% dei votanti; quella sul materiale bellico con il 75,2% di “no”.

Votazioni federali: è un doppio “no” quello che nei Grigioni sta scaturendo dalle urne, dopo lo spoglio relativo a 90 comuni su 105. L’iniziativa per imprese responsabili risulta per ora bocciata da quasi il 55,5% dei votanti. Ancora più netta la bocciatura dell’iniziativa per il divieto di finanziare i produttori di materiale bellico: respinta, al momento, dal 62,5%.

Chiuse le operazioni di voto, spazio alle prime tendenze inquadrate da gfs.bern. A detta dell’istituto di ricerca demoscopica si profila così un “no” alla seconda iniziativa sottoposta ai votanti, quella “Per il divieto di finanziare i produttori di materiale bellico”. Per la prima iniziativa invece, quella denominata “Per imprese responsabili - a tutela dell’essere umano e dell’ambiente”, non è invece possibile al momento delineare una tendenza.