Il Ticino ha superato il picco della seconda ondata della pandemia, ma non è ancora entrato nella discesa che dovrebbe consentire di allentare la tensione e pensare a riconsiderare le misure di protezione introdotte. I nuovi contagi e le ospedalizzazioni sono stabili da alcuni giorni. Aumentano invece i ricoveri in cure intensive; tanto che la creazione di altri posti è già stata decisa. Ieri, venerdì, anche in vista delle feste di fine anno, il medico cantonale Giorgio Merlani ha schizzato tre scenari possibili per le prossime settimane e mesi. In particolare ha sottolineato l'assoluta importanza delle misure di protezione quali il distanziamento sociale o l'uso della mascherina. Attualmente, ha detto Merlani, i soli strumenti per ostacolar ela diffusione della malattia.
Sul fronte dei dati venerdì è stato annunciato che in 24 ore sono state registrate, in Svizzera, altre 4’312 nuove infezioni da coronavirus. I decessi legati al Covid-19 sono stati 141, mentre le nuove ospedalizzazioni 209. in Ticino invece oggi 7 persone sono morte e 246 sono risultate infettate nelle ultime 24 ore. I Grigioni, da parte loro, hanno annunciato 108 nuovi contagi e due decessi.
A livello europeo, come per altro avviene anche in alcuni cantoni elvetici, alcuni Paesi, per fronteggiare l'avanzare della seconda ondata del virus, hanno introdotto lockdown parziali o totali, come per esempio avvenuto in Irlanda del Nord o in Croazia. In Italia, invece, si sta pensando a riportare la Lombardia in zona arancione e l'Alto Adige è intenzionato, da lunedì prossimo a riaprire negozi e scuole.
Finora le infezioni causate dal Covid-19 sono, a livello mondiale, 61,6 milioni e hanno causato il decesso di 1,442 milioni di persone. I Paesi più colpiti sono sempre gli Stati Uniti (oltre 13 milioni i casi di contagio e quasi 265'000 i morti), l'India (9,3 milioni e 136'200 morti) e il Brasile (6,2 milioni di casi e poco meno di 172'000 decessi).
di Stefano Wingeyer, Giorgia Mantegazza e Diego Moles