Eletti Baume-Schneider e Rösti

A causa di un oggetto sospetto, l’area attorno al Palazzo federale di Berna è stata sgomberata poco prima di mezzogiorno. Lo ha comunicato la polizia cantonale tramite Twitter. Prima delle 13 la situazione è tornata alla normalità: l’oggetto sospetto è stato giudicato innocuo.

“Vengo da una regione come il Ticino dove bisogna stringere alleanze per farsi sentire per convincere la gente”. Così Elisabeth Baume-Schneider nell’intervista alla RSI. “La politica in Svizzera ha bisogno di non entrare in una logica matematica. Fa parte del DNA della politica svizzera convincere le persone, non dover votare per forza nell’esecutivo, rispettando la collegialità. I miei colleghi di governo nel Giura lo sanno, me l’hanno insegnato e penso di poter lavorare così”.

“Stiamo bene, la maggior parte di noi sta bene e dobbiamo conservare questo benessere”. Così il neo eletto in Consiglio federale Albert Rösti nella prima intervista rilasciata in diretta alla RSI. “Questo vale nelle assicurazioni sociali, nell’approvvigionamento energetico, il rapporto con l’Unione europea. Sono delle sfide importanti che devo affrontare con grande rispetto e bisogna lavorare di squadra”.

Dopo l’elezione di due nuovi Consiglieri federali Albert Rösti (UDC) e Elisabeth Baume-Schneider (JU), il Governo si ritroverà già domani, giovedì, per la ripartizione dei dipartimenti. Lo ha indicato il portavoce dell’esecutivo, André Simonazzi.

Il Consigliere federale socialista Alain Berset sarà presidente della Confederazione nel 2023. L’Assemblea federale lo ha eletto con 140 voti (181 le schede valide).

Al primo turno per la successione di Simonetta Sommaruga, il consigliere agli Stati Daniel Jositsch (PS) ha ricevuto ben 58 voti. C’è chi si sarebbe aspettato che lo zurighese annunciasse di rinunciare alla corsa, ma il 57enne non l’ha fatto: “Sarebbe stato ridicolo rinunciare. Io ho detto che accettavo la decisione del gruppo parlamentare. Questi 58 voti non li ho dati io, non vedo perché avrei dovuto esprimermi”.

Secondo Jositsch non ci sarà ora nessuna frattura nel Partito Socialista: “Si tratta solo di una questione oggettiva, procedurale, io non ero d’accordo col fatto che non fosse possibile candidarsi come uomo”.

Un uomo e una donna prendono il posto di Ueli Maurer e Simonetta Sommaruga in Consiglio federale. L’equilibrio di genere rimane quindi invariato nell’esecutivo. Il Consiglio federale continua a contare quattro uomini e tre donne. Albert Rösti ed Elisabeth Baume-Schneider si uniscono ad Alain Berset, Guy Parmelin, Ignazio Cassis, Karin Keller-Sutter e Viola Amherd.
Lo status quo non era tuttavia scontato. L’UDC non ha fatto raccomandazioni particolari, ma tutte le donne politicamente di spessore, in primo luogo Natalie Rickli (ZH), hanno velocemente rinunciato. Michèle Blöchliger (NW) ha dal canto suo mal gestito la campagna. I socialisti hanno invece chiaramente indicato di volere un ticket tutto femminile. La scelta non ha però mancato di suscitare qualche polemica, anche all’interno dello stesso partito. Daniel Jositsch si è proposto per una candidatura ufficiale, affermando di sentirsi vittima di una discriminazione. Lo zurighese è però rientrato nei ranghi dopo chiarimenti con il gruppo, ma ha comunque ricevuto qualche decina di voti nei due primi turni dell’elezione odierna.
Le donne svizzere hanno ricevuto diritto di voto solamente nel 1971. Le porte del Consiglio federale sono rimaste a lungo chiuse. Nel 1984 è finalmente ora della prima assoluta, con l’elezione in governo di Elisabeth Kopp. Nel 1989 l’esecutivo torna però completamente maschile. Il ritorno di una donna avviene nel 1993 con Ruth Dreifuss. Da allora, c’è stata sempre almeno una rappresentante femminile in Consiglio federale. Fra il 2010 e il 2011 le donne hanno persino avuto la maggioranza assoluta, con Simonetta Sommaruga che si era aggiunta a Micheline Calmy-Rey, Doris Leuthard ed Eveline Widmer-Schlumpf. Elisabeth Baume-Schneider sarà la decima “ministra” nella storia. (ATS)

Su 32 consiglieri federali eletti dal 1979 (quando l’Assemblea federale passò a 246 membri per l’aumento da 44 a 46 dei consiglieri agli Stati con la costituzione del canton Giura), Albert Rösti è il 14esimo membro del Governo federale ad essere eletto al primo turno. Più voti al primo scrutinio dei suoi 131 li avevano ottenuti: Doris Leuthard (133), Viola Amherd (148), René Felber (152), Karin Keller-Sutter (154), Leon Schlumpf (159), Flavio Cotti (163) e Arnold Koller che con 180 preferenze è stato il consigliere federale eletto con il maggiore consenso della storia elvetica moderna.

“Grazie infinite! È stato un momento molto intenso che voglio condividere con la mia famiglia e il mio Cantone”. La neoeletta consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider ha ringraziato l’assemblea federale per averla votata, assicurando di impegnarsi “per essere all’altezza del mandato”. La giurassiana si è scusata per non avere proposto una frase in italiano: “Mi scuso con ticinesi e grigionesi, farò meglio la prossima volta”.

L’ex consigliere nazionale dell’UDC Manfred Bühler subentrerà ad Albert Rösti e tornerà alla Camera bassa. Il Giura bernese riconquista così un seggio al Nazionale, da cui era assente da tre anni.

Bühler, presidente dell’UDC bernese, si era piazzato come primo subentrante alle ultime elezioni federali del 2019, facendo appunto perdere il seggio alla minoranza francofona, che rappresenta circa il 10% della popolazione del cantone. Il politico democentrista, 43 anni, era già stato in Consiglio nazionale dal 2015 al 2019.

L’arrivo di Albert Rösti, 55 anni, e di Elisabeth Baume-Schneider, 59 anni il 24 dicembre, ringiovanirà leggermente il Consiglio federale. Dal 1° gennaio l’età media scenderà infatti da 61 anni e poco più di sei settimane a 58 anni e circa tre mesi e mezzo. Alain Berset, 50 anni, sarà sia il membro più giovane sia quello in carica da più tempo. Guy Parmelin avrà 63 anni, Ignazio Cassis 61, Viola Amherd 60 e Karin Keller-Sutter ne compirà 60 il 22 dicembre. I dimissionari Ueli Maurer e Simonetta Sommaruga hanno rispettivamente 72 e 62 anni.

Berset, eletto a 39 anni nel 2011, è stato uno dei più giovani Consiglieri federali della storia. Dal 1945, solo Ruth Metzler ha fatto meglio: aveva 34 anni quando è stata eletta nel 1999. La medaglia storica va però a Numa Droz (31 anni nel 1875).

La consigliera agli Stati Elisabeth Baume-Schneider succede a Simonetta Sommaruga in Consiglio federale. L’Assemblea federale l’ha eletta al terzo scrutinio con 123 voti. I voti validi erano 245 (nessuna scheda bianca o nulla), quindi la maggioranza era fissata proprio a 123.

La principale contendente, la consigliera agli Stati basilese Eva Herzog, ha invece raccolto 116 voti, mentre altri 6 sono andati allo zurighese Daniel Jositsch.

Secondo scrutinio senza elezione diretta per la successione di Simonetta Sommaruga. Elisabeth Baume-Schneider ha ricevuto 112 voti, Eva Herzog 105 voti, Daniel Jositsch 28. Si passa dunque a un terzo turno.

“Sapevamo che sostituire Maurer non sarebbe stato facile, ma oggi abbiamo una persona capace e conosciuta che è subito pronta per lavorare per il nostro Paese”. Il presidente nazionale UDC Marco Chiesa non è sorpreso dall’elezione di Albert Rösti, ma ha tenuto sottolineare anche il risultato di Hans-Ueli Vogt.

Primo scrutinio senza elezione diretta per la successione di Simonetta Sommaruga. Elisabeth Baume-Schneider ha ricevuto 96 voti, Eva Herzog 83 voti, Daniel Jositsch 58. Si passa dunque a un secondo turno.

Il neoeletto Consigliere federale Albert Rösti vuole mettere al centro delle sue attività la conservazione delle conquiste della Svizzera. Anche le generazioni future dovrebbero essere in grado di costruire sulle solide fondamenta della democrazia e dello Stato di diritto, ha detto davanti all’Assemblea federale.

Il Consigliere nazionale bernese UDC Albert Rösti succede a Ueli Maurer in Consiglio federale. L’Assemblea federale lo ha eletto mercoledì mattina con 131 voti. L’altro candidato UDC Hans-Ueli Vogt ha ricevuto 98 voti. Il quorum della maggioranza assoluta era in questo scrutinio fissato a 122 voti.

Terminati i discorsi di commiato e gli omaggi dell’Assemblea federale a Ueli Maurer e Simonetta Sommaruga, si passa alla prima votazione. L’UDC invita a rispettare il principio di concordanza e ad eleggere uno dei suoi due candidati ufficiali per la successione di Maurer. Come dichiarato dal presidente Candinas (Centro/GR), l’UDC propone il consigliere nazionale ed ex presidente del partito Albert Rösti (BE) e l’ex consigliere nazionale Hans-Ueli Vogt (ZH). Si sono annunciati per la carica anche alcuni semplici cittadini.

Simonetta Sommaruga ha elogiato il ruolo del servizio pubblico, ricordando che nelle differenze di visioni politiche fra lei e Maurer risiede l’unicità della politica svizzera e la capacità di trovare soluzioni.

Il primo cittadino elvetico Martin Candinas ha pure reso omaggio alla Consigliera federale dimissionaria Simonetta Sommaruga, lodandone la capacità di costruire ponti e favorire il dialogo durante momenti di grande insicurezza.

Il Consigliere federale UDC uscente ha salutato l’Assemblea riunita per eleggere chi gli succederà in Governo. “Il segreto del nostro Stato risiede nella libertà”, ha detto Maurer. Una libertà che sarebbe sempre più “minacciata. Libertà di pensiero e di parola sono beni di cui dobbiamo avere cura”.

In apertura di seduta, il presidente del Consiglio nazionale - e oggi dell’Assemblea federale - Martin Candinas ha omaggiato il Consigliere federale uscente Ueli Maurer. “Maurer è stato la coscienza della politica finanziaria svizzera”, ha detto Candinas. “L’energia e il piacere con il quale affronta le sfide è sempre stata una fonte d’ispirazione per noi”. “Caro Ueli, grazie di cuore di tutto”, ha concluso Candinas seguito da un caloroso applauso da parte dell’Assemblea federale.

Dal 1848 ci sono stati cinque casi in cui le persone scelte dall’Assemblea federale hanno rifiutato di assumere la carica di consigliere federale. Nel Novecento è successo una sola volta: il 3 marzo 1993 quando con il socialista Francis Matthey si fece da parte e, in seguito, venne eletta Ruth Dreifuss.
Nell’Ottocento c’erano invece stati i casi (tutti riguardanti politici liberali-radicali dato che il Governo fino al 17.12.1891 era monocolore) di: Johann Jakob Stehlin (PLR di Basilea Città) l’11.07.1855, dei vodesi Antoine Louis John Ruchonnet il 10.12.1875 e Charles Estoppey il 18.12.1875 e, infine, di Karl Hoffmann (San Gallo) il 22.02.1881.

L’Assemblea federale inizierà i lavori alle 8; tema unico all’ordine del giorno: l’elezione dei successori di Sommaruga e Maurer. Stando agli osservatori della politica federale, Rösti e Herzog sono favoriti. Vogt e Baume-Schneider non partono però sconfitti. La giurassiana, seppur più profilata a sinistra della rivale, gode ad esempio dell’appoggio della lobby contadina. Vogt potrebbe beneficiare di un maggior sostegno a sinistra, dove sono stati criticati i legami con la lobby petrolifera di Rösti. Insomma, i giochi sono ancora aperti. Oltre ai candidati ufficiali potrebbero anche spuntare alcune candidature “selvagge”, come quella del consigliere agli Stati socialista zurighese Daniel Jositsch, che aveva mostrato interesse per la carica. Le sue reali chances sono però deboli.
A inizio seduta, il primo cittadino Martin Candinas (Centro/GR) pronuncerà un discorso per prendere commiato dai due ministri uscenti. Toccherà poi a loro - Maurer e Sommaurga, in quest’ordine - prendere la parola. Terminata questa fase protocollare incominceranno le procedure di voto da parte dei 246 parlamentari (prima per l’elezione del seggio lasciato libero da Maurer, poi per quello di Sommaruga). (ATS)