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Svizzera

I ritardi irritano i cantoni

La Confederazione, dopo aver esortato al consumo delle scorte, si trova confrontata con l'arrivo tardivo di migliaia di dosi del vaccino di Moderna. A livello mondiale i contagi superano quota 140 milioni

  • 18 aprile 2021, 07:37
  • 16 agosto 2023, 14:30
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Persone in fila a Zurigo in attesa del vaccino

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L'annuncio di venerdì della Confederazione sui previsti ritardi nelle forniture di vaccini, soprattutto da parte di Moderna, ha suscitato non poche inquietudini tra i cantoni. Secondo quanto annunciato da Berna, che solo giovedì aveva invitato i cantoni a consumare le scorte in previsione di un aumento dell'approvvigionamento, in Svizzera potrebbero arrivare nei prossimi giorni solo 70'000 delle previste 350'000 dosi del vaccino Moderna. Ciò potrebbe mettere in pericolo il mantenimento delle tabelle di marcia cantonali per le campagne di vaccinazione.

L'Ufficio federale di sanità pubblica, ha frattanto dichiarato che si tratta di un ritardo "irritante" e ha precisato che le 280'000 dosi mancanti dovrebbero arrivare nel corso della prossima settimana, sottolineando che "ci sono ancora centinaia di migliaia di dosi inutilizzate in Svizzera".

In Ticino il ritardo delle forniture di Moderna non dovrebbe avere conseguenze immediate sull'organizzazione della somministrazione dei medicamenti anti Covid-19. Pare infatti che le dosi "mancanti" dovrebbero arrivare giovedì prossimo.

Tuttavia a livello politico sono arrivate le prime critiche. Il canton Berna, ieri, sabato, ha espresso “delusione” per la promessa di consegna non mantenuta e ha chiesto alla Confederazione di affidare la gestione delle forniture a degli specialisti. In Ticino il presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi ha dichiarato che “i cantoni si organizzano e sono pronti, la Berna federale non fornisce”. Il consigliere di Stato, sui social, sottolinea che la Berna federale continua chiedere ai cantoni di aumentare le vaccinazioni, ma poi non è in grado di garantirne gli approvvigionamenti.

Un cambio di passo nella campagnia vaccinale è auspicato anche dal presidente della Conferenza dei governi cantonali. Intervistato dalla SonntagsZeitung, il consigliere di Stato grigionese Christian Rathgeb chiede ulteriori allentamenti. A esortare alla cautela, invece, il responsabile della task force federale per il coronavirus. Citato dallo stesso domenicale, Martin Ackermann, teme la ripartenza difficilmente controllabile dei contagi in caso di "rilassamenti".

Frattanto a livello globale è stata superata la soglia, secondo i dati pubblicati dall'università statunitense Johns Hopkins, dei 140 milioni di casi di contagio. Ieri, sabato, quella dei 3 milioni di decessi causati dalla pandemia. I Paesi maggiormente colpiti sono sempre Stati Uniti, India e Brasile.

I dati sempre aggiornati

di Stefano Wingeyer, Diego Moles, Elena Boromeo

18 aprile 2021, 23:02

Negli Stati Uniti metà degli adulti ha ricevuto un vaccino

Quasi 130 milioni di americani hanno ricevuto almeno una dose di vaccino, ovvero circa la metà della popolazione adulta (50.4%), mentre 84 milioni hanno ricevuto anche la seconda. Gli Stati Uniti sono secondi al mondo per rapidità nella campagna di vaccinazione, dopo Israele.

18 aprile 2021, 19:29

Negli Stati Uniti le vaccinazioni con J&J dovrebbero riprendere

Gli Stati Uniti dovrebbero riprendere a vaccinare con Johnson & Johnson in tempi brevi, anche se l’utilizzo questa volta potrebbe prevedere delle restrizioni. Lo ha dichiarato il medico consulente della Casa Bianca, Anthony Fauci. L’utilizzo del vaccino è stato sospeso dopo che sono emersi alcuni casi di coaguli nel sangue. Una decisione è attesa entro venerdì.

18 aprile 2021, 17:34

Regno Unito, decessi ai minimi da settembre

Nelle ultime ore, nel Regno Unito sono morte dieci persone per cause legate al Covid-19. Si tratta del bilancio più basso dallo scorso 9 settembre. Nel Paese, che conta circa 66 milioni di abitanti, 32’849 persone hanno ricevuto almeno la prima dose di vaccino.

18 aprile 2021, 17:08

Vaccinazione richiesta per i pellegrini che vanno alla Mecca

I fedeli che intendono recarsi alla Mecca nell’ambito dell’Umra (un pellegrinaggio “minore” che può essere svolto in qualunque periodo dell’anno) dovranno essere vaccinati contro il Covid-19. Lo ha dichiarato oggi la televisione di Stato dell’Arabia Saudita.

18 aprile 2021, 15:33

Il contratto UE con AstraZeneca termina a giugno

Il contratto dell’UE con AstraZeneca che scade il 30 giugno è a rischio di rinnovo a causa dei ritardi di consegna accumulati. Lo ha detto il commissario per il mercato interno Thierry Breton in un’intervista su BFMTV. “La mia priorità come gestore dei vaccini è che coloro con cui stipuliamo un contratto consegnino in tempo. Abbiamo ordinato 120 milioni di dosi per il primo trimestre e 180 milioni per il secondo. AstraZeneca ne ha consegnati prima 30 milioni e poi 70 milioni”. “Niente è definitivo, continueremo a discutere”, ha detto Breton, suggerendo che il contratto in scadenza potrebbe non essere rinnovato.

18 aprile 2021, 13:57

L'Australia non ha fretta di riaprire i confini

L’Australia “non ha nessuna fretta” di aprire i suoi confini internazionali e mettere in pericolo i risultati positivi ottenuti nella lotta al coronavirus. Lo ha detto il primo ministro Scott Morrison in un’intervista televisiva. Con meno di 30’000 casi di Covid-19 e 910 vittime, secondo i dati della Johns Hopkins University, l’Australia è uno dei Paesi che ha avuto più successo nella gestione della pandemia. Soprattutto grazie all’immediata e duratura chiusura delle frontiere.

“Non abbiamo fretta di riaprire i confini, lo assicuro: non metterò a rischio il modo in cui viviamo in questo Paese che è così diverso dal resto del mondo oggi”, ha detto Morrison, spiegando che la priorità sarà rendere possibile i viaggi dentro e fuori dall’Australia agli australiani vaccinati e poi aprire ai turisti alla fine del 2021.

Da domani, lunedì, sarà invece possibile andare e venire liberamente dalla Nuova Zelanda, Paese classificato come zona verde.

18 aprile 2021, 13:52

Record di contagi nella Striscia di Gaza

Destano preoccupazione nelle autorità sanitarie di Gaza i dati aggiornati della diffusione della pandemia di coronavirus. Ieri, sabato, come ha riferito il ministro della Sanità, si sono registrati 23 decessi. Un numero record dall’inizio della pandemia che nella Striscia ha mietuto finora 761 vittime. Elevato anche il numero dei nuovi contagiati nelle ultime 24 ore: 466, su 1’131 tamponi.

I malati attivi dei quali si è a conoscenza sono oltre 20’000 ma il loro numero reale, secondo gli osservatori, potrebbe essere molto più elevato. I malati gravi sono 305. Le vaccinazioni nella Striscia vanno peraltro a rilento: finora sono state vaccinate 33’000 persone su una popolazione di oltre due milioni di abitanti.

Oggi intanto è terminato il blocco del traffico automobilistico fra le province di Gaza, imposto giovedì in un ulteriore tentativo di contenere la diffusione della malattia. Resta invece in vigore il coprifuoco notturno, dalle 21 di sera alle 6 del mattino successivo.

18 aprile 2021, 11:25

La Germania ricorda le vittime del virus

La Germania si riunisce oggi, domenica, in un momento di commemorazione nazionale per le 80’000 vittime del coronavirus. La cancelliera Angela Merkel e il presidente Frank-Walter Steinmeier parteciperanno ad una messa alla chiesa Kaiser Wilhelm di Berlino, completamente distrutta durante i bombardamenti del 1943 i cui resti sono stati inglobati in un memoriale contro la guerra.

Poi si parteciperanno ad una cerimonia alla Konzerthaus della capitale, dove il presidente terrà un discorso.

Con le misure anti-Covid ancora in vigore che limitano gli assembramenti, le cerimonie saranno trasmesse in diretta dalla televisione pubblica. “In qualità di presidente, credo sia molto importante per noi fermarci e dire addio dignitosamente a coloro che sono morti durante la pandemia, compresi quelli che non sono stati vittime del virus ma che per via di esso sono morti da soli”, ha detto Steinmeier annunciando la messa nazionale. “Dietro ogni numero, c’è un vita”, ha detto ancora il presidente.

18 aprile 2021, 10:46

Riaperture, scettico il presidente della task force federale

Gli allentamenti decisi dal Consiglio federale a partire da domani (lunedì) sul fronte anti-Covid sono accolti con scetticismo da Martin Ackermann, presidente del gruppo di esperti scientifici (task force) che consiglia il Governo. “Stiamo correndo un rischio considerevole con le riaperture”, afferma il professore del Politecnico federale di Zurigo in un’intervista pubblicata domenica dalla SonntagsZeitung.

Maggiore mobilità e contatti più numerosi portano il virus a diffondersi ulteriormente e diventa più difficile rompere le catene di infezione, ha spiegato Ackermann che invita la popolazione alla prudenza. “Altrimenti reputo molto elevato il pericolo che il numero di casi aumenti di nuovo”.

L’esperto in microbiologia ha anche detto che la task force non ha raccomandato al Consiglio federale di riaprire le terrazze o i centri fitness. E che l’ultima volta che ha parlato direttamente con il responsabile della Sanità Alain Berset risale all’8 marzo. Tuttavia il professore ritiene che la voce della task force “abbia ancora il suo peso”.

Scettico sulle riaperture il capo della task force federale
18 aprile 2021, 10:24

I cantoni vogliono ulteriori aperture

Domani, lunedì, riapriranno terrazze dei ristoranti, cinema e palestre, ma i cantoni guardano già più avanti: “la Confederazione deve prospettare ulteriori passi”, afferma il presidente della Conferenza dei governi cantonali Christian Rathgeb in un’intervista pubblicata dalla SonntagsZeitung.

Secondo il consigliere di Stato grigionese è fondamentale che ora siano rapidamente vaccinate molte persone e che i test siano ampliati. “In tal caso ulteriori allentamenti, passo dopo passo, saranno certamente fattibili a breve”. A suo avviso questo è importante per far sì che la popolazione possa continuare ad accettare le misure anti-Covid.

“La gente e l’economia hanno bisogno di una prospettiva”, si dice convinto il 51enne politico liberale radicale. Le idee di Rathgeb sembrano non combaciare perfettamente con quelle del Dipartimento federale dell’interno diretto dal Alain Berset: secondo i funzionari di Berna per vedere il prossimo pacchetto di riaperture bisognerà aspettare maggio.

18 aprile 2021, 10:12

In Ticino un decesso e 47 nuovi casi di contagio

Nelle ultime 24 ore in Ticino si è registrato un ulteriore decesso legato alla pandemia di coronavirus. In totale, nel cantone, sono 981 le persone decedute a causa del virus dall’inizio della pandemia. Sempre nel medesimo lasso temporale sono state registrate anche 47 nuove infezioni dovute alla malattia (totale 31’437). Attualmente negli ospedali Covid-19 ticinesi sono ricoverate 86 persone, 16 delle quali vengono curate nei reparti di terapia intensiva. Nelle ultime 24 ore sono state confermate 9 nuove ospedalizzazioni e altrettanti pazienti hanno potuto lasciare le strutture ospedaliere.

18 aprile 2021, 10:06

Zurigo, tutti vaccinati entro agosto

Tutti gli abitanti del canton Zurigo che vogliono essere vaccinati contro il coronavirus potranno esserlo entro agosto. Questo quanto ha affermato la consigliera di Stato Natalie Rickli. “Prevediamo che entro allora saranno vaccinate circa 900’000 persone, ciò che equivale al 70% della popolazione adulta del cantone”, spiega Rickli in un’intervista pubblicata domenica dalla “NZZ am Sonntag”.

Confrontata con i piani del consigliere federale Alain Berset - che ha fissato per luglio l’obiettivo di completare le vaccinazioni in Svizzera - Rickli appare più cauta. “Sussistono molte incertezze”, afferma. “Dipende, per esempio da quante dosi possono essere effettivamente consegnate. E quante persone vogliono davvero essere vaccinate”. La settimana scorsa per esempio Moderna avrebbe dovuto consegnare circa 350’000 dosi alla Svizzera, ma in realtà ne sono arrivate solo circa 70’000.

La consigliera di Stato zurighese Natalie Rickli
18 aprile 2021, 09:49

Le fanfare non ci stanno e lanciano una petizione

Le fanfare, autorizzate a provare a 15 elementi (contro gli attuali 5), lanceranno, domani, lunedì, una petizione, perplesse dalla decisione dello scorso mercoledì dal Consiglio federale.

Il Governo aveva infatti deciso di permettere alle bande e ad altri gruppi musicali di provare a gruppi di 15. I musicisti e i direttori delle bande sono unanimi nell’affermare che le nuove regole saranno molto difficili, se non impossibili, da applicare. Il Consiglio federale aveva infatti previsto che ogni persona debba disporre attorno a sé di uno spazio di 25 metri quadrati. Per le prove vanno inoltre previsti locali di almeno 375 metri quadrai. “Trovare spazi simili è quasi impossibile” ha detto a RTS Luana Menoud-Baldi, presidente dell’Associazione svizzera della musica.

Le bande musicali lanciano una petizione
18 aprile 2021, 09:14

Israele, all'aperto senza mascherina

Da oggi, domenica, in Israele non è più obbligatorio indossare la mascherina all’aperto, mentre la norma resta in vigore per gli spazi al chiuso. La decisione è stata presa nei giorni scorsi dal ministero della Sanità in accordo con gli esperti in base ai risultati della campagna vaccinale che hanno portato ad un drastico calo di tutti i segni della pandemia. Il Commissario per la lotta al virus Nachman Ash ha detto che “la grande sfida” sarà garantire che le mascherine siano utilizzate in spazi chiusi. “Spero - ha sottolineato - che possiamo contare sul fatto che ognuno tenga un mascherina in tasca e la usi quando serve”. Sempre dalla giornata odierna nel Paese hanno anche riaperto tutte le scuole.

18 aprile 2021, 08:45

Nuovo record di infezioni in India

L’India ha registrato un aumento giornaliero record di 261.500 nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, secondo i dati del locale Ministero della salute diffusi domenica. Il numero totale di casi ha raggiunto quasi 14,8 milioni, mettendo il Paese asiatico dietro gli Stati Uniti, che hanno riportato, sinora, più di 31 milioni di infezioni. Il numero di decessi causati dalla malattia, sempre nelle ultime 24 ore, è aumentato di 1.501 a un totale di 177.150

18 aprile 2021, 08:42

Germania, contagi ancora alti

Nelle ultime 24 ore, secondo i dati dell’Istituto tedesco Robert Koch, in Germania sono stati registrati ulteriori 19’185 casi di contagio (in totale 3’142’262) e 67 ulteriori decessi legati alla pandemia di coronavirus (globalmente 79’914). A fronte di queste cifre, già ieri, sabato, la cancelliera tedesca Angela Merkel aveva affermato che la situazione “è sempre più critica”.

18 aprile 2021, 08:27

Italia, situazione in miglioramento

Migliorano i dati della pandemia in Italia dove dal 26 aprile tornano le “zone gialle” con le prime riaperture: scuole, terrazze dei ristoranti, attività sportive e spettacoli all’aperto. Resta l’incognita del pass per gli spostamenti tra regioni e per l’accesso agli eventi. In una prima fase potrebbe bastare una certificazione che attesti la vaccinazione, il test negativo o la guarigione. E intanto comuni e politici lombardi e piemontesi chiedono l’abolizione delle restrizioni ai movimenti nella fascia di confine, per far ripartire l’economia di frontiera, ostacolata dall’obbligo di tampone e di quarantena per chi proviene dalla Svizzera.

18 aprile 2021, 08:24

Berset intenzionato a proporre maggiori aperture

Il ministro della Salute Alain Berset sarebbe intenzionato a permettere eventi fino a 1.000 persone da luglio, almeno stando a quanto riferito dal domenicale SonntagsBlick. Secondo il giornale, il Dipartimento degli Interni vuole presentare, mercoledì prossimo, un concetto per l’apertura di grandi eventi al Consiglio federale. I cantoni saranno poi consultati. Secondo una prima bozza, eventi fino a 1.000 persone sarebbero possibili dall’inizio di luglio alla fine di agosto. La capacità verrebbe poi aumentata a 5.000 persone all’inizio di settembre. Tuttavia, la pianificazione effettiva dipende dallo sviluppo della pandemia.

Il ministro della Salute Berset verso possibili nuove aperture
18 aprile 2021, 08:19

Svizzeri favorevoli a privilegi per i vaccinati

Quasi la metà degli svizzeri è a favore di un trattamento speciale per le persone con un passaporto Covid, secondo un sondaggio Comparis condotto in aprile. Lo scorso novembre, il 59% della popolazione era contrario a tali privilegi. Solo il 44% degli intervistati nel sondaggio di aprile su 1.043 persone in tutte le regioni della Svizzera si è opposto al trattamento preferenziale per le persone con un tale documento.

Una buona metà (48%) degli intervistati del sondaggio comparativo online di Comparis, pubblicato sabato, pensa che i privilegi siano una buona cosa in questo caso. Tuttavia, circa il 20% degli intervistati pensa che solo alle persone vaccinate dovrebbero essere concessi dei privilegi. Rispetto a novembre, l’opposizione ai privilegi per le persone vaccinate, curate o negative è diminuita significativamente.

Gli oppositori del trattamento speciale, d’altra parte, indicano principalmente la discriminazione contro alcuni gruppi di popolazione. Un altro argomento è che i dati sul potenziale infettivo delle persone vaccinate non sono ancora chiari. L’opposizione è più forte nella Svizzera tedesca (47%) che nella Svizzera francese (36%) e in Ticino (42,6%), riferisce Comparis.

Metà degli svizzeri favorevoli a privilegi per chi è stato vaccinato


18 aprile 2021, 07:58

Argentina, proteste contro le restrizioni

Diverse manifestazioni si sono svolte a Buenos Aires per protestare contro le nuove restrizioni imposte dal Governo per arginare la pandemia di Covid-19. Sventolando bandiere argentine e cantando slogan ostili al presidente Alberto Fernandez, i manifestanti hanno concentrato in particolare le loro proteste contro la sospensione per 15 giorni delle lezioni in presenza nelle scuole, che entreranno in vigore lunedì nella capitale e nelle sue periferie, epicentro del contagio.

18 aprile 2021, 07:57

Canada, secondo caso di coaguli dopo il vaccino AstraZeneca

Le autorità sanitarie canadesi hanno individuato un secondo caso di coaguli di sangue con un basso numero di piastrine dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca, pur continuando a raccomandarne l’uso. Il raro evento - hanno precisato - è stato osservato in una persona che vive nella provincia di Alberta (ovest) che ha ricevuto la versione del vaccino AstraZeneca sviluppato dal Serum Institute in India, hanno scritto le autorità sanitarie su Twitter.

“La persona ha ricevuto cure e si sta riprendendo”, hanno detto. Un primo caso era stato segnalato martedì scorso in un cittadino del Quebec che aveva ricevuto lo stesso vaccino.

18 aprile 2021, 07:55

Venezuela, manifestazione per i vaccini

Un folto gruppo di medici ed infermieri, accompagnati da studenti, insegnanti, pensionati e rappresentanti della società civile hanno manifestato sabato a Caracas insieme al leader dell’opposizione Juan Guaidó per chiedere al Governo del presidente Nicolás Maduro “vaccini per tutti” e un piano di immunizzazione “trasparente, equo e giusto” che aiuti a frenare la mortalità e i contagi causati nel Paese dalla pandemia di Covid -19.

18 aprile 2021, 07:53

Francia impone quarantena all'arrivo da 5 Paesi a rischio

La Francia ha deciso di imporre una quarantena obbligatoria di 10 giorni per i viaggiatori che arrivano da Brasile, Argentina, Cile, Sudafrica e Guyana a causa della diffusione in questi Paesi delle varianti del Covid-19. Lo ha annunciato domenica il Governo francese.

I voli con Argentina, Cile e Sudafrica sono mantenuti, al contrario di quelli dal Brasile, che Parigi ha deciso martedì scorso di sospendere per frenare la propagazione della variante brasiliana, considerata più contagiosa e letale. Questa sospensione viene prorogata fino al 23 aprile.

Per giustificare il mantenimento dei collegamenti aerei con gli altri tre Paesi, la Francia spiega che la presenza delle varianti più pericolose non ha raggiunto i livelli osservati in Brasile. Ma i viaggiatori che arrivano da Argentina, Cile e Sudafrica dovranno restare in isolamento 10 giorni, una misura che entrerà gradualmente in vigore fino ad essere pienamente operativa da sabato prossimo, 24 aprile.

18 aprile 2021, 07:50

Grigioni, nessun decesso e 27 nuovi casi

Il canton Grigioni, nelle ultime 24 ore, non ha registrato nuovi decessi legati al coronavirus. Il totale di morti dovuti alla pandemia rimane a quota 184. Le autorità sanitarie retiche segnalano invece 27 nuovi casi di contagio, per un totale da inizio pandemia di 12’318 infezioni. A livello di ospedalizzazioni si contano, sempre nel medesimo lasso di tempo, tre ricoveri in più. Attualmente sono quindi 20 le persone in ospedale a causa del morbo. 14 di queste sono curate in reparto mentre 6 sono in terapia intensiva. Di queste 4 sono sottoposte a ventilazione artificiale. Ad oggi nei Grigioni risultano in quarantena 559 persone e 377 in isolamento.