La Svizzera come un Grande Fratello: un'inchiesta pubblicata da “Le Matin Dimanche” e “Sonntagszeitung” mostra infatti che nella Confederazione sono in funzione 21'000 telecamere che riprendono i cittadini nella vita di tutti i giorni negli spazi pubblici, dalle strade alle stazioni, dai treni ai bus, e così via. La maggior parte di esse, 15'000, si trova nelle stazioni e sui treni.
Le città maggiormente sorvegliate sono Basilea, Ginevra e Zurigo, ma vari cantoni stanno preparando nuove legislazioni per permettere l’installazione di nuovi dispositivi. Le richieste sono principalmente di dotare gli istituti scolastici e tutti i trasporti pubblici. In futuro, quindi, le uniche zone "libere" dalle videocamere potrebbero essere quelle rurali.
Varie ricerche hanno messo in luce gli effetti che i sistemi di sorveglianza hanno nei diversi luoghi, in relazione alla criminalità. Il numero di reati dimuisce solo negli spazi chiusi, come per esempio i treni e i bus.
ATS/ads