Il mese di maggio è quello delle prime tappe per l’uscita della Svizzera dal lockdown. Dall’11, seguendo le disposizioni del Consiglio federale, riapriranno negozi, bar e ristoranti, ma nel rispetto di severe condizioni igieniche. A partire dallo stesso giorno riprenderanno anche le attività scolastiche. Una decisione, quest’ultima, che sta facendo discutere, anche per via del dibattito sulla contagiosità o meno dei bambini.
Il Ticino, che da lunedì tornerà a vivere con le stesse regole del resto della Confederazione, ora confida nel sostegno concreto del resto della Svizzera. Si spera in particolare, come sottolineato dal presidente del Consiglio di Stato Christian Vitta durante la visita a Bellinzona della presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga, che Oltralpe si decida di trascorrere le vacanze estive al sud delle Alpi per ridare un po' di fiato al settore turistico (e a tutta quanta l'economia collegata) che ha già praticamente perso l'intera stagione primaverile.
Intanto, il contagio rallenta. La Svizzera rasenta ormai i 30'000 casi, mentre in Ticino tra venerdì e sabato un'altra persona è morta per il Covid-19 e altre sette sono risultate contagiate. La tendenza dal 12 aprile è alla continua riduzione del numero dei nuovi infetti, ma la progressione non si è ancora fermata.
di Elena Boromeo, Diego Moles, Marco Petrelli e Dario Lanfranconi