La prima fase dell'uscita dal lockdown lunedì in Svizzera è stata accompagnata da un deciso aumento degli spostamenti, verso i luoghi di lavoro, ma soprattutto verso le aree in cui si concentrano le attività commerciali. Nel primo giorno di riapertura tantissime persone si sono ritrovate in coda per accedere ai centri di bricolage e giardinaggio, ma anche ai drive in del più noto dei fast food dove si sono registrate colonne fino a tarda sera.
Intanto altre 5 persone hanno perso la vita in Ticino a causa della pandemia. È quanto emerge dagli ultimi dati forniti stamani dall'autorità cantonale. Registrati, inoltre, altri 7 casi accertati di infezione, che portano così il numero complessivo a 3'176.
A livello nazionale, sono quindi arrivate conferme concernenti un altro centinaio di contagi. Si attesta quindi a 29'264 il numero complessivo delle infezioni accertate finora in Svizzera.
L'effetto dell'allentamento delle chiusure imposte per contrastare la pandemia che ha riguardato parrucchieri, centri estetici, fisioterapisti, osteopati e studi di tatuaggi, veterinari, dentisti, medici e ospedali si è avvertita anche sulle strade un po' di tutta la Confederazione dove lunedì si registravano 29'164 contagi e 1'353 decessi.
In Ticino, i dati provvisori, indicano che sui principali assi della rete cantonale (ile cifre delle autostrade non sono al momento disponibili) vi è stato un aumento del traffico rispetto allo stesso giorno della settimana precedente di circa il 40-50% sia nel Sotto che nel Sopraceneri. Il traffico è cresciuto anche ai valichi con l'Italia. Per evitare le colonne gli ambienti economici chiedono di aprirne altri.
di Diego Moles, Elena Boromeo, Alex Ricordi, Fabio Dotti e Dario Lanfranconi