La stretta ipotizzata negli scorsi giorni si è concretizzata. Il Consiglio federale ha comunicato oggi, venerdì, di aver deciso di chiudere, a partire dal 22 dicembre e fino al 22 gennaio, ristoranti e bar, come pure musei e biblioteche, zoo, strutture e impianti sportivi (esclusi i comprensori sciistici e altri impianti all’aperto) e altre strutture per il tempo libero. Il Governo raccomanda anche ai cittadini di restare il più possibile a casa, riducendo i contatti e rinunciando a viaggi e spostamenti non indispensabili.
L’Esecutivo ha inoltre varato nuove direttive per quanto concerne il settore della vendita: nei negozi verrà limitato il numero di clienti e gli spazi commerciali dovranno chiudere alle 19.00 e restare chiusi la domenica e durante i giorni festivi.
I cantoni avranno però facoltà di allentare le chiusure nel caso il tasso di riproduzione (R) sul loro territorio è inferiore a 1.
L'obiettivo è ridurre in modo netto e rapido il numero dei casi. Da settimane gli ospedali e il personale sanitario sono infatti sotto pressione e con i giorni festivi cresce il rischio di una rapida impennata delle infezioni.
Ticino: misure più restrittive prorogate
Il Consiglio di Stato ticinese ha per parte sua prorogato le norme, più restrittive, in vigore nel cantone, che resteranno valide fino al 22 gennaio. Resta così il limite di 5 persone per gli eventi privati, ad eccezione del 24, 25, 26 e 31 dicembre, quando ci si potrà riunire al massimo in 10 persone (così come previsto dall'ordinanza federale).
Alessandra Spataro, Joe Pieracci, Ludovico Camposampiero, Elena Boromeo