La presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga si rivolge oggi alla popolazione con una lettera aperta in quattro lingue, pubblicata dai media elvetici. La missiva va ad aggiungersi alle nuove misure decise ieri dal governo per lottare contro il coronavirus.
Care concittadine, cari concittadini,
Dall’oggi al domani la nostra vita è cambiata. La vicinanza geografica con l’Italia ha costretto il Ticino e le valli del Grigioni italiano a reagire più in fretta di altre regioni e le restrizioni imposte alla nostra quotidianità si sono fatte sentire prima: scuole, cinema e negozi sono chiusi, le manifestazioni sono vietate. Le persone più anziane e malate restano a casa. Molti lavorano a domicilio. In ufficio, o per strada, non ci avviciniamo a meno di due metri. Gli assembramenti all’aperto con più di cinque persone sono vietati.
Queste regole sono importanti. Perché salvano vite umane. Per questo dobbiamo assolutamente rispettarle. Solo così potremo evitare i contagi e rallentare la propagazione del coronavirus. E questo è decisivo.
Se l’epidemia si espande troppo velocemente, i reparti di terapia intensiva dei nostri ospedali non disporranno di capacità sufficienti. Le conseguenze potrebbero essere devastanti.
Tutti dobbiamo dare il nostro contributo
Il numero delle vittime in Ticino aumenta. Sta aumentando in tutta la Svizzera e ciò fa male. La Confederazione, i Cantoni e i Comuni lavorano giorno e notte per trovare soluzioni. Ma come spesso accade nel nostro Paese, serve il sostegno della popolazione.
È tutto nelle nostre mani, care concittadine e cari concittadini. A nome del Consiglio federale, vi chiedo quindi di restare a casa, se avete più di 65 anni o se siete ammalati. Mantenete le distanze con le altre persone. Cosi proteggete voi stessi, e proteggete gli altri.
Le autorità non abbandonano la popolazione. Pensiamo alle imprese e ai posti di lavoro. Il Consiglio federale fornisce aiuti alle imprese, ai dipendenti e ai lavoratori indipendenti che lottano per la propria esistenza. Il Consiglio federale fa in modo che i salari possano essere versati e che le imprese ricevano crediti. Più di 40 miliardi di franchi sono a disposizione sin d’ora, rapidamente e senza lungaggini burocratiche.
Un enorme grazie!
Non tutte le persone possono lavorare da casa. Abbiamo bisogno di personale sanitario, di postini, commesse, conducenti di bus e camion, abbiamo bisogno dei nostri contadini e dei nostri soldati. Tutti sono all’opera affinché l’approvvigionamento di beni e servizi nel nostro Paese resti garantito. A loro va un enorme grazie!
Proprio questo ha sempre contraddistinto la Svizzera. Quando la situazione si fa grave, siamo più di 26 Cantoni e 8,5 milioni di persone. Siamo un Paese. E siamo gli uni al servizio degli altri.
Simonetta Sommaruga, Presidente della Confederazione