Le varianti del coronavirus potrebbero diventare dominanti entro la fine del mese in Svizzera, secondo gli esperti della Confederazione. I nuovi ceppi non sembrano però essere più pericolosi.
A livello nazionale sono stati registrati nelle ultime 24 ore 35 nuovi decessi a causa del coronavirus. L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha inoltre ricevuto conferme su 1'075 nuovi contagi e 62 nuove ospedalizzazioni.
Gli ultimi dati sugli sviluppi della pandemia in Ticino indicano un ulteriore decesso e 32 nuovi casi d'infezione da coronavirus. Sono inoltre 8 i nuovi ricoveri a fronte di 9 pazienti dimessi dagli ospedali. Nei Grigioni, sempre fra ieri e oggi, non è stato invece riscontrato alcun nuovo decesso imputabile alla patologia. In territorio retico si contano invece 18 contagi in più.
L'Europa è intanto chiamata ad "accelerare dinanzi alle mutazioni del coronavirus". A sottolinearlo è Ursula von der Leyen, che in un'intervista pubblicata stamani da un quotidiano francese, ha inoltre preannunciato il lancio di un nuovo programma di "ricerca comune" contro le varianti dell'agente patogeno. La presidente della Commissione UE ha inoltre rivolto un appello ai laboratori affinché costituiscano alleanze volte a sviluppare vaccini di "seconda generazione".
Il diffondersi delle mutazioni del SARS-CoV-2 viene monitorato con preoccupazione anche in Svizzera, dove finora sono stati individuati poco più di 6'000 casi di infezioni correlate alle nuove varianti. Il dato corrisponde ad un incremento di quasi il 45% per rapporto a 7 giorni fa. Intanto, nell'arco di 72 ore, sono stati 2'480 i nuovi contagi accertati nella Confederazione. La contrazione della malattia ha inoltre determinato quasi un centinaio di nuovi ricoveri.
di Marija Milanovic, Alex Ricordi, Fabio Dotti