Le misure restrittive varate dal Consiglio federale (l'estensione dell'obbligo del certificato Covid e la necessità di sottoporsi a due test obbligatori per entrare nel Paese se non si è in possesso di un certificato che attesti il fatto di esser stati vaccinati) hanno suscitato il malcontento in varie città elvetiche.
Dopo le proteste di giovedì sera a Berna, terminate in scontri con la polizia, a Lugano venerdì in serata un’ottantina di persone si è voluta radunare in Piazza Riforma, manifestando pacificamente mediante l’organizzazione spontanea di un picnic e poi di una passeggiata tranquilla per le vie cittadine. Sabato pomeriggio centinaia di persone sono anche scese in strada a Winterthur.
Le manifestazioni di protesta, a Melbourne, sono poi degenerate in scontri con la polizia
Le proteste, sempre contro il pass sanitario, sono previste sabato anche in Francia e sarà per il decimo weekend consecutivo. Vero è che il presidente della Repubblica Emmanuel Macron ha informato che nel Paese si sono raggiunti i 50 milioni di vaccinati. Nelle ultime ore è protestato pure a Melbourne, dove i dimostranti hanno anche lanciato oggetti contro la polizia, che ha arrestato 235 persone.
Tre ricoveri in meno negli ospedali e nessun decesso in più: nei Grigioni migliora la situazione sul fronte pandemico: i contagi registrati sono stati 38, ma le ospedalizzazioni sono 15, ossia tre in meno rispetto al giorno precedente. In quarantena in terra retica figurano 539 persone e in isolamento sono in 357.
di Elena Boromeo, Enrico Campioni, Ludovico Camposampiero