Aumento dei viaggi, assembramenti e allentamento delle restrizioni hanno provocato la prima crescita del numero dei contagi in Europa (e non solo) dopo settimane di costante diminuzione. Lo ha sottolineato l'OMS che ha lanciato l'allarme per l'evoluzione della situazione: c'è il rischio di una nuova ondata "a meno che non rimaniamo disciplinati", ha avvertito il direttore regionale Hans Kluge. L'OMS Europa sollecita anche un "migliore monitoraggio" con controlli più accurati degli spettatori prima e dopo le ultime partite di Euro2020.
L'evoluzione della situazione, legata principalmente al rapido diffondersi della variante delta cui è legata una buona parte delle positività anche in Svizzera, ha già indotto alcuni paesi a correre ai ripari. Il Portogallo ha deciso di ristabilire il coprifuoco notturno in 45 comuni, inclusa la capitale Lisbona. Israele (indicato come modello da seguire per la campagna vaccinale) sta pensando anche di chiudere il Ben Gurion, il suo aeroporto internazionale.
La situazione è preoccupante in Africa dove la terza ondata è in atto da circa un mese e mezzo e solo poco più dell'1% dei cittadini è completamente vaccinato. I contagi salgono di circa il 25% alla settimana e i decessi del 15%. Ma anche in Asia ci sono segnali che non lasciano tranquille le autorità sanitarie. A Seul, in Corea del Sud, per esempio, i contagi sono tornati ai livelli di gennaio inducendo a rinviare gli allentamenti previsti.
di Diego Moles, Simone Fassora