Le richieste al Consiglio federale affinché allenti le restrizioni imposte per frenare i contagi e contenere la diffusione delle varianti del coronavirus si moltiplicano. Parte della politica, alcuni governi cantonali, i rappresentanti di imprenditori e lavoratori attivi in vari settori economici e numerosi cittadini (oltre 200'000 persone in poche settimane hanno firmato la petizione online "Stop lockdown") ritengono che l'evoluzione della situazione anche negli ospedali permetta di dare il via alla fase di uscita dal secondo semiconfinamento nazionale che sta causando ripercussioni a molti livelli. Il Consiglio federale si esprimerà nei prossimi giorni, quando deciderà come procedere in vista del 28 febbraio quando, passato il periodo di carnevale, giungeranno a scadenza le attuali misure.
I numeri dei contagi intanto a livello nazionale sembrano essersi stabilizzati a circa 1'300-1'500 casi quotidiani (il tasso di riproduzione più aggiornato è pari a 0,99), mentre rispetto alla fase più acuta della seconda ondata continuano a calare i ricoveri e i decessi che si situano però ancora a un livello superiore a quello della fine dello scorso aprile. In Ticino i nuovi casi sono 27 e si registra il 950mo decesso. Scende ancora il numero dei pazienti in ospedale. Nelle case anziani non ci sono più residenti positivi. Nei Grigioni l'aggiornamento dei dati diffuso venerdì mattina indica che si sono avute altre 32 positività e che il numero dei casi attivi è sceso sotto i 300. Un livello che non si registrava da fine ottobre. Intanto però, dopo dieci giorni, si è avuto anche un altro decesso legato al Covid-19.
di Diego Moles, Stefano Wingeyer, Giorgia Mantegazza, Stefano Pongan