Ristoranti aperti da fine mese

Il Brasile ha registrato 76’692 ulteriori casi e 2’494 morti nelle ultime 24 ore, lo ha riferito il ministero della Salute di mercoledì. Dall’inizio della pandemia, il Paese ha raggiunto più di 15,3 milioni di casi.

Gli Stati Uniti supereranno le 250 milioni dosi di vaccino somministrate dal 20 gennaio, giorno in cui Joe Biden si è insediato alla Casa Bianca: lo ha annunciato lo stesso presidente americano, parlando di un passo da gigante verso l’obiettivo di avere il 70% della popolazione adulta con almeno una dose e 160 milioni di americani completamente vaccinati entro il 4 luglio, festa dell’Indipendenza.

I decessi per coronavirus negli Stati Uniti sono crollati a una media di circa 600 al giorno, il livello più basso in 10 mesi. In alcuni giorni, il numero di vite perse in più della metà degli stati ha toccato lo zero. L’ultima volta che i decessi sono stati così bassi è stato all’inizio di luglio.

Il numero di pazienti ricoverati in servizi di assistenza ospedaliera in Francia continuano a diminuire., nelle ultime 24 ore erano 4.583, vale a dire 160 in meno rispetto al giorno prima.

La Slovacchia inizierà a utilizzare il vaccino russo Sputnik V a giugno, lo ha annunciato mercoledì il ministro della Sanità Vladimir Lengvarsky. Questo annuncio arriva il giorno dopo la sospensione dell’uso delle prime dosi del vaccino AstraZeneca, a seguito della morte per trombosi di un paziente che era stato vaccinato.

La Norvegia non riprenderà l’uso di vaccini realizzati da AstraZeneca, mentre resta in sospeso la decisione sull’opportunità di iniziare a utilizzare i prodotti di Johnson & Johnson. Una commissione nominata dal Governo aveva raccomandato però che entrambi i vaccini fossero esclusi dal programma di vaccinazione norvegese a causa del rischio di effetti collaterali rari ma dannosi.

La Gran Bretagna ha segnalato mercoledì 2’284 nuovi casi e altri 11 decessi. Il numero totale di persone che hanno ricevuto una prima dose è di 35’722’461, pari al 67,8% della popolazione adulta.

In Italia sono 7’852 i positivi al test del coronavirus nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 6’946. Sono invece 262 le vittime in un giorno, in aumento rispetto alle 251 di martedì. I tamponi molecolari e antigenici sono stati 306’744, ieri erano stati 286’428. Il tasso di positività è del 2,5%, stabile rispetto al 3,4% di ieri. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 1’992, in calo di 64 unità rispetto al giorno precedente nel saldo quotidiano tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 91. Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 14’280 persone.

La strategia vaccinale sta portando i suoi frutti ma deve essere ulteriormente sviluppata. È quanto sottolineano in una nota il PS e il PLR, rilevando come il numero di casi di Covid 19 e di ricoveri sia in calo. Il vaccino deve essere accessibile a tutti, ripetono.

Il consigliere di Stato grigionese Marcus Caduff, a nome del Governo retico, si è detto soddisfatto dalle proposte sulle riaperture del Consiglio federale. “È un passo nella giusta direzione” ha detto Caduff ai microfoni della RSI, esprimendo un po’ di delusione per i tempi di attesa previsti, fino a fine mese.

“Siamo contenti dell’annuncio del Consiglio federale, anche se dovremo aspettare per la decisione finale”: lo ha dichiarato alla RSI Casimir Platzer, il presidente di GastroSuisse, l’associazione di categoria di ristoranti e bar, dopo la conferenza stampa del Consiglio federale e la relativa comunicazione in merito all’apertura degli interni dei ristoranti il prossimo 31 maggio, situazione epidemiologica permettendo.

“I piani di protezione già li avevamo, non ci preoccupano – ha aggiunto Platzer –, abbiamo dimostrato che possiamo rispettarli, che sono sicuri e che funzionano. Il punto negativo è che dobbiamo aspettare ancora quasi tre settimane, speravamo di poter aprire per il weekend di Pentecoste. È difficile capire perché dobbiamo aspettare ancora così a lungo, con la situazione epidemiologica attuale, ma siamo contenti dell’annuncio odierno”.

“Ci sono delle buone previsioni per le aperture e questo è positivo per la società per chi deve lavorare e le relazioni generale”. Sono le parole di Manuele Bertoli, presidente del Consiglio di Stato ticinese, rilasciate alla RSI dopo la conferenza stampa del Consiglio federale in merito alle prossime riaperture. “C’è stata la giusta cautela e la volontà di mettere l’accento sulle vaccinazioni, chiave di volta per risolvere la questione”, ha aggiunto. Per quanto riguarda i grandi eventi, Bertoli ha dichiarato: “Anche quest’estate sarà diversa rispetto al normale, il Governo resta però positivo ma a cambiare le cose sarà soprattutto la vaccinazione”.

Altri 8 milioni per lo scudo protettivo per gli eventi

Il Governo, ha riferito inoltre Bertoli, ha inoltre licenziato un messaggio per una richiesta di credi di 8 milioni che si aggiungeranno ai fondi stanziati dalla Confederazione per garantire uno scudo protettivo agli organizzatori di eventi nel caso questi venissero annullati a causa della situazione epidemiologica.

Sostegno alle misure di alleggerimento annunciate oggi dal Consiglio federale, ma anche un appello a non andare troppo spediti con le riaperture. È questa in sintesi la posizione della Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità (CDS) in merito ai passi da compiere per uscire dalla crisi sanitaria.

I continui cambiamenti rendono più difficile il rispetto delle regole per la popolazione e i settori interessati, sostiene la CDS in una nota.In particolare, la CDS chiede meno tappe, ma più chiare. Inoltre in tutte le fasi dovrebbe essere concesso un periodo di tempo sufficientemente lungo per valutare la situazione, in modo da poter osservare gli effetti sul tasso di nuove infezioni. Le misure annunciate dovrebbero inoltre essere armonizzate tra le diverse regioni e facili da ricordare per la popolazione. I cantoni si dicono infine fiduciosi che il certificato Covid possa essere disponibile entro un mese. Manterranno i ritmi di vaccinazione, a condizione di ricevere le dosi promesse.

Dopo la notizia della vaccinazione del Consiglio di Stato neocastellano questa mattina, a favor di telecamere per incoraggiare la popolazione, nel pomeriggio è arrivata conferma che anche i membri del governo del Canton Berna hanno ricevuto oggi il preparato.

I “ministri” bernesi hanno ricevuto la loro prima dose (non si specifica di quale produttore) nel Rathaus, la sede del governo, indica un comunicato dell’Esecutivo.

Il Consigliere federale Alain Berset, durante la conferenza stampa da Berna, ha fatto il punto anche sulle forniture di vaccini, sottolineando i vantaggi di aver puntato sulla tecnologia MRna (Pfizer e Moderna), che si stanno rivelando i più efficaci. “Abbiamo anche già studiato la situazione in funzione di possibili nuove varianti e in vista dell’inverno e siamo pronti”.

A questo proposito Berset ha spiegato che la Svizzera, se e quando il vaccino AstraZeneca verrà approvato da Swissmedic, difficilmente farà un largo utilizzo di questo preparato per il quale ha già ordinato oltre 5 milioni di dosi. “Il Governo ha incaricato il mio dipartimento di valutare il da farsi e ci stiamo organizzando per cedere almeno 3 milioni di queste dosi al programma Covax per l’accesso equo ai vaccini”.

Il Consiglio federale, è stato spiegato in conferenza stampa, prevede altre riaperture nella seconda e terza fase. Il 26 maggio prenderà decisioni definitive sulle grandi manifestazioni con più di 1’000 persone; l’analisi dei risultati della consultazione su questa proposta è in corso.

Il Governo intende poi porre in consultazione la prossima tappa di riapertura l’11 giugno per decidere il 18 giugno. In questo pacchetto sono previsti ulteriori allentamenti tra l’altro per lo sport, la cultura e le manifestazioni. In estate, il Consiglio federale discuterà anche la pianificazione a medio termine e si occuperà dei lavori preparatori necessari per il prossimo inverno.

Oltre alle riaperture, il Consiglio federale ha previsto che non solo le persone guarite saranno esentate dalla quarantena di contatto e dalla quarantena per chi viaggia, bensì anche i vaccinati, poiché si ritiene che non possano trasmettere la malattia.

Devono ancora essere stabiliti la durata di questa deroga e i vaccini cui si applica.

Gli allentamenti previsti dal 31 maggio, per i quali verrà presa una decisione definitiva il 26 maggio, toccano anche le scuole universitarie, dove la limitazione a 50 persone per le manifestazioni presenziali sarà revocata se sarà previsto un piano di test nel quadro della strategia cantonale e il Cantone avrà rilasciato la pertinente autorizzazione.

Potrà inoltre essere usata la metà della capienza delle sale e non più soltanto un terzo come finora. Resteranno in vigore l’obbligo della mascherina e il rispetto della distanza.

Nelle intenzioni del Consiglio federale, a partire dal 31 maggio l’obbligo del telelavoro sarà tramutato in una raccomandazione per le imprese che effettuano test regolari. Per ridurre ulteriormente gli ostacoli per i test nelle imprese, la Confederazione coprirà non soltanto i costi dei test, ma anche quelli per l’aggregazione dei campioni.

Non appena tutte le persone che lo desiderano saranno state vaccinate (inizio della fase di normalizzazione), la regola del telelavoro sarà allentata senza condizioni. La protezione delle persone particolarmente a rischio sul posto di lavoro sarà prorogata.

Analogamente a quanto previsto nello sport, anche nella cultura la dimensione massima dei gruppi sarà aumentata a 30 persone dal 31 maggio. Alle rappresentazioni e alle prove che le precedono saranno ammesse non più di 50 persone, sia al chiuso che all’aperto.

La superficie richiesta per persona per le orchestre a fiato sarà ridotta da 25 a 10 metri quadrati. I concerti all’aperto saranno di nuovo permessi sia per i cori amatoriali che per quelli professionali.

Il diritto all’indennità per lavoro ridotto (ILR) sarà esteso da 18 a 24 mesi. Lo ha deciso oggi il Consiglio federale. Le necessarie modifiche d’ordinanza saranno elaborate entro fine giugno.

La competenza di prolungare a 24 mesi la durata massima delle ILR era stata conferita all’Esecutivo dal Parlamento durante la scorsa sessione primaverile. L’estensione è ammessa qualora il perdurare della pandemia e le limitazioni economiche ad essa collegate lo giustifichino. È la prima volta dal 2009 che il diritto all’indennità per lavoro ridotto viene esteso a due anni. Oggi il governo ha anche deciso di prorogare di tre mesi la procedura sommaria per il conteggio dell’indennità.

Sempre nell’ambito delle misure poste in consultazione in vista del 31 maggio, consultazione permettendo, anche i bagni termali e i centri wellness potranno riaprire. Per persona devono essere previsti 15 metri quadrati e potranno essere svolte attività senza mascherina, ma tenendo la distanza.

In vista della stagione estiva gli stabilimenti balneari hanno inoltre la possibilità di prevedere nei loro piani di protezione esenzioni dall’obbligo della maschera per alcune parti dell’area esterna, per esempio i prati.

Ulteriori allentamenti nella quarta fase di riapertura riguarderanno anche lo sport amatoriale: il limite di persone che potranno praticare insieme uno sport dal 31 maggio sarà innalzato da 15 a 30. Sarà inoltre nuovamente ammessa la presenza di pubblico, anche alle competizioni. Alle manifestazioni saranno ammessi 100 spettatori al chiuso e 300 all’aperto. Per permettere lo svolgimento di partite di calcio anche nel settore amatoriale, la dimensione massima dei gruppi per gli sport di squadra nei campionati nazionali e regionali passerà da 30 a 50 persone. Le competizioni negli sport di squadra saranno permesse soltanto all’aperto.

Per gli sport al chiuso, continueranno a valere le regole seguenti: al massimo 15 persone nella stessa sala se non è indossata la mascherina e gli sport di contatto come lo judo o la lotta svizzera sono ammessi al chiuso senza mascherina soltanto in gruppi di quattro persone a composizione stabile. Sarà inoltre ridotta a 10 metri quadrati la superficie per persona per la pratica al chiuso di sport tranquilli (p. es. lo yoga).

Per le manifestazioni in presenza di pubblico, sempre dal 31 maggio e sempre a seconda di come andrà la consultazione, il limite passerà da 50 a 100 persone al chiuso e da 100 a 300 all’aperto. Potrà inoltre essere usata la metà della capienza e non più soltanto un terzo come finora. Lo stesso varrà per le manifestazioni per la formazione dell’opinione politica e le manifestazioni religiose.

Altre manifestazioni, come gli eventi di associazioni o le visite guidate, potranno svolgersi sia al chiuso che all’aperto con un massimo di 30 persone invece delle attuali 15. Resteranno per contro vietate le manifestazioni di ballo. Poiché il rischio di trasmissione è più alto, negli incontri privati saranno ammesse come finora non più di 10 persone al chiuso e non più di 15 all’aperto.

Il Consiglio federale ha adottato oggi il modello a tre fasi, che definisce la strategia “pandemica” per i prossimi mesi ed è stato accolto favorevolmente in consultazione. Alla fine di maggio, quando saranno state vaccinate tutte le persone a rischio che lo desiderano, si passerà dalla fase di protezione a quella di stabilizzazione, che sarà accompagnata da una quarta tappa di riapertura messa oggi in consultazione e sulla quale verrà presa una decisione definitiva il prossimo 26 maggio.

Se la situazione epidemiologica lo consentirà, da lunedì 31 maggio i ristoranti potranno riaprire i locali interni, a condizione che sia applicato un piano di protezione. “Una riapertura alla fine di maggio presuppone però che il numero di casi resti stabile o cali” spiega il Governo.

Sono previste le stesse regole che vigono attualmente per le aree esterne: rispetto della distanza o installazione di barriere, non più di quattro persone per tavolo, registrazione dei dati di contatto di tutti gli ospiti, obbligo di restare seduti e di portare la mascherina anche al tavolo quando non si consuma. Verrà per contro abrogato l’obbligo della mascherina sulle terrazze quando si è seduti al tavolo. Sarà compito dei Cantoni controllare il rispetto dei piani di protezione.

“Non abbiamo indicazioni che la somministrazione della seconda dose di AstraZeneca possa accrescere il rischio di eventi rari avversi legati alle trombosi, per questo motivo riteniamo che la seconda dose del siero debba essere usata.

Allo stesso tempo, sappiamo che ci sono Paesi che pensano di dare un altro vaccino come seconda dose. C’è un test clinico in corso nel Regno Unito che ci darà informazioni importanti se sia il caso di andare in questa direzione”. Lo afferma Marco Cavaleri in una conferenza stampa dell’Ema.

“Le ispezioni che riguardano le pratiche cliniche” sul vaccino Sputnik “in Russia sono state completate di recente, gli ispettori europei si apprestano ora ad iniziare le indagini sulle pratiche di produzione”.

Lo ha riferito il responsabile degli studi clinici dell’Agenzia europea del farmaco (Ema), Fergus Sweeney, nel corso di una conferenza stampa. “I risultati di entrambe le indagini andranno a integrare la valutazione per la nostra decisione” sull’approvazione dello Sputnik, ha aggiunto.

La programmazione dei cinema ticinesi - dopo 7 mesi di chiusura a causa della pandemia di coronavirus - riparte da oggi. La mascherina resta obbligatoria. E la consumazione di cibo e bevande resta vietata.

La situazione sul fronte della diffusione del coronavirus sta migliorando in tutti i cantoni. L’incidenza nazionale negli ultimi 14 giorni è scesa a 235,07 contagi per 100’000 abitanti. I cantoni meno toccati in questo momento sono Obvaldo (171) e il Ticino (176). Il Grigioni è sotto la media con 190. Uri è sempre quello che presenta il dato più elevato: 594.

In tutta la Svizzera ora (considerando la media calcolata su 7 giorni) si registrano 1’427 casi quotidiani. Il dato è in calo del 13% rispetto a una settimana fa.

San Marino è pronto a partire con quello che il Governo, che ha approvato un apposito regolamento, definisce “turismo vaccinale”: 50 euro per la doppia dose, a partire dal 17 maggio con prenotazione alberghiera 7 giorni prima del soggiorno sul Titano che dovrà essere di almeno tre notti per due volte in 21 giorni. Il turismo vaccinale è aperto a tutti, tranne che agli italiani perché con Roma ancora non c’è un accordo specifico. Il pacchetto, vaccino più hotel. prevede l’iniezione del vaccino russo Sputnik, non riconosciuto dall’EMA, l’Agenzia europea per i medicinali.

In Svizzera, nelle ultime 24 ore, sono stati registrati 1’539 nuovi casi di coronavirus, in leggero aumento rispetto a martedì (1’375), secondo le cifre pubblicate martedì dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Sono stati segnalati anche quattro nuovi decessi legati al Covid-19, mentre 50 persone sono state ricoverate in ospedale (72 ieri). Il tasso di positività è del 5,6% (media PCR e antigenici), su 37’160 test effettuati.

Sull’arco di due settimane, il numero totale di infezioni è 20’321. I casi per 100’000 abitanti negli ultimi 14 giorni sono 235,07. Il tasso di riproduzione, che ha un ritardo di una decina di giorni sugli altri dati, si attesta a 0,90.

I lavoratori indipendenti e coloro che hanno dovuto ridurre le loro attività dovrebbero poter contare su un’estensione del loro sostegno fino alla fine del 2021, così come i club sportivi. Lo ha definito oggi il Consiglio federale, adottando una modifica della legge Covid-19.

La maggior parte delle misure economiche per far fronte alle conseguenze della pandemia Covid-19 sono già limitate alla fine del 2021. Ci sono, tuttavia, due eccezioni: il pagamento delle indennità di perdita di guadagno e i contributi per i club sportivi professionali e semi-professionali. Entrambe le misure scadono a giugno. Le conseguenze finanziarie di questo prolungamento dipendono molto dallo sviluppo della pandemia e dalle relative restrizioni all’attività economica. Un credito supplementare sarà presentato al Parlamento, se necessario, nella sessione autunnale. Nel frattempo, entrambe le camere dovrebbero discutere la riforma nella sessione estiva.

Il 62% dei russi si dice contrario a vaccinarsi con lo Sputnik V, un dato essenzialmente invariato da febbraio 2021. È quanto emerge dall’ultimo sondaggio del centro demoscopico indipendente Levada. “Un quarto degli intervistati (26%) è pronto ad essere vaccinato, un dato leggermente inferiore a febbraio (30%), mentre il 10% degli intervistati dice di essersi già vaccinato. Sembra che il numero di sostenitori del vaccino stia diminuendo soprattutto a spese di coloro che sono stati vaccinati”, sostiene il Levada.

Una nuova partita di 38’400 dosi di vaccino anticovid AstraZeneca è giunta oggi in Kosovo nell’ambito del programma internazionale Covax destinato ai Paesi a reddito medio e basso. Ad annunciarlo è stata la rappresentanza locale UNICEF. Si tratta della seconda fornitura Covax inoltrata a Pristina, dopo le 24’000 dosi di marzo.

La pandemia avanza a passi da gigante in Iraq, tanto da convincere il governo di Baghdad a implementare una serie di stringenti restrizioni in tutto il Paese. A partire da oggi per la prima volta dall’inizio della pandemia, per 10 giorni saranno chiuse tutte le attività non essenziali.

Il rapporto di un gruppo esperti indipendenti sulla gestione della crisi dovuta dal coronavirus costituito dall’Organizzazione mondiale della sanità lancia una pesante accusa: la pandemia poteva essere evitata. Molti gli errori messi in evidenza, dal ritardo dell’OMS nel dichiarare l’emergenza sanitaria alla mancanza di preparazione dei governi, passando a un manco di coordinazione della risposta che ha permesso alla pandemia di trasformarsi una crisi catastrofica.

Ancora cadaveri galleggianti lungo il Gange: un’altra cinquantina di corpi è stata ritrovata ieri lungo il fiume, 55 chilometri a sud del villaggio di Gahma, in Uttar Pradesh. Almeno altri 45 cadaveri sono stati individuati nelle regioni di Ballia e Ghazipur, sempre in Uttar Pradesh, nei dintorni delle banchine di Ujiyar, Kulhadia e Bharauli. Lunedì era stata denunciata dai media la scoperta di quasi un centinaio di corpi semibruciati, che galleggiavano nel Gange, molto più a nord, nello stato del Bihar.

La polizia ha fatto sapere di non avere ancora stabilito come i cadaveri siano finiti nel fiume. Non è possibile neppure secondo gli inquirenti risalire all’identità dei defunti e nemmeno essere certi che si tratti di vittime del Covid-19. A seguito di questi episodi, il Governo di Delhi ha chiesto a tutti gli stati lungo le rive del Gange di garantire che nessun cadavere venga gettato nel fiume.

L’aiuto eccezionale creato nel novembre scorso in Francia per garantire un reddito mensile di 900 euro netti ai lavoratori precari verrà prorogato “fino a fine agosto”. è quanto annunciato oggi dalla ministra del Lavoro, Elisabeth Borne.

Inizialmente previsto per soli quattro mesi, l’aiuto – che riguarda oltre 600’000 lavoratori - è stato prorogato una prima volta fino a fine maggio. Il dispositivo di solidarietà consente a tutti coloro che nel 2019 avevano contratti a tempo determinato oppure part-time, ma che nel 2020 non hanno potuto lavorare abbastanza a causa del Covid, di ottenere di una garanzia di reddito minimo di 900 euro al mese.

Dal 1° giugno, i pazienti degli ospedali e delle cliniche di San Gallo potranno di nuovo ricevere visite. Il divieto di visite, che è stato in vigore da novembre, viene eliminato a seguito del calo del numero di casi di coronavirus e di ricoveri per Covid-19.

“La responsabilità ora è di nuovo degli ospedali, delle cliniche psichiatriche e delle cliniche di riabilitazione” ha annunciato mercoledì il dipartimento cantonale della sanità. Gli istituti hanno ancora la possibilità di limitare le visite e igiene e regole di distanziamento rimangono fondamentali, hanno sottolineato le autorità sangallesi.

In Italia, sei strutture ricettive per anziani sono state chiuse e 87 operatori trovati senza vaccinazione al Covid-19. Questo il bilancio dell’operazione dei Carabinieri per la tutela della salute (Nas), anche alla luce della recente ordinanza sull’apertura alle visite.

Nella prima decade di maggio è stata realizzata, d’intesa con il ministero italiano della Salute, la campagna di controlli che ha coinvolto 572 strutture sanitarie e socio-assistenziali constatando irregolarità in 141 (25%). Contestate 197 violazioni penali e amministrative per 43 mila euro, deferite 36 persone all’Autorità giudiziaria e segnalate altre 136 alle Autorità amministrative italiane.

Mercoledì i membri del Consiglio di Stato di Neuchâtel hanno ricevuto la loro prima dose di vaccino contro il Covid-19. Un evento che è stato deciso di mediatizzare, a elezioni concluse, al fine di mostrare alla popolazione la propria fiducia nel vaccino. La speranza è che la popolazione aderisca alla vaccinazione per uscire al più presto da questa crisi.

Sono 31 i nuovi casi di coronavirus segnalati mercoledì in Ticino (martedì erano 48), con il totale delle infezioni confermate dall’inizio della pandemia che sale così a 32’696. Non è stato registrato nessun nuovo decesso legato al Covid-19 e il bilancio resta invariato a 991 morti. Sempre in calo il numero di persone ricoverate in ospedale: i pazienti sono 38, (-5) a fronte di 3 ammissioni e 8 dimissioni, di cui 8 ricoverati in cure intense (-1) e sempre 7 sottoposti a respirazione artificiale.

Il Parlamento europeo è pronto a tornare a Strasburgo per la sessione plenaria di giugno. E’ quanto si apprende da fonti ben informate a Bruxelles L’ultima sessione che si è tenuta nella città alsaziana risale a febbraio dello scorso anno. Da quella data le sessioni sono state svolte nella sede di Bruxelles a causa della pandemia da coronavirus.

Il rientro a Strasburgo il prossimo mese è dovuto al miglioramento della situazione epidemiologica e dei progressi compiuti nella campagna di vaccinazione, precisano le stesse fonti.

“Il 35% degli europei ha già ricevuto la prima dose di vaccino e il 14% è del tutto immunizzato. Siamo fiduciosi che a luglio avremo abbastanza dosi per raggiungere l’obiettivo del 70% degli adulti vaccinati”. Così la commissaria alla Salute UE Stella Kyriakides sul quotidiano italiano “Messaggero”, dove parla di cauto ottimismo per l’estate e la stagione turistica; e ricorda di “non abbassare la guardia”.

“Ci sono due temi da affrontare - osserva Kyriakides - la nostra ambizione è superare questa soglia” del 70% “a luglio. Dopo potremo gestire meglio le varianti. Ma non finisce qui. Questo virus può diventare endemico, quindi guardiamo anche alle terapie: l’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, sta al momento valutando quattro anticorpi monoclonali. Stiamo pure lavorando sui vaccini per gli under 16: il parere dell’Ema, che ha da poco iniziato l’esame per la fascia d’età 12-15 anni, sarà essenziale. Aspettiamo l’esito nelle prossime settimane”.

Nel mese di febbraio il Governo ha conferito il Premio grigionese per la cultura 2021, il quale viene consegnato nell’ambito di una cerimonia. A seguito della situazione attuale dovuta al coronavirus, la cerimonia prevista per il 28 maggio viene rimandata al mese di novembre 2021.

La cerimonia di consegna del premio si terrà il 12 novembre 2021 a Sumvitg. Il premio, dotato di 30’000 franchi, è stato conferito a Leo Tuor. Il Governo ha assegnato inoltre sei premi di riconoscimento e cinque premi di incoraggiamento per un importo di 20’000 franchi ciascuno.

L’edizione 2021 del Forum economico mondiale (WEF) di Davos potrebbe essere in forse a causa del ravvivarsi della pandemia a Singapore, la città-stato in cui dovrebbe tenersi l’evento. Ad affermarlo è il Tages-Anzeiger, che riferisce oggi di alcuni nuovi focolai di coronavirus emersi sul posto. Il numero dei casi positivi è ancora contenuto, ma il governo ha rafforzato il tracciamento della popolazione: ad esempio occorre registrarsi all’entrata e all’uscita di ogni negozio o ristorante.

L’esecutivo mira a soffocare sul nascere qualunque nuovo rigurgito dell’epidemia, perché ha davanti a sé appuntamenti internazionali importanti: a partire dal Shangri-La-Dialog, un forum intergovernativo asiatico che in giugno dovrebbe ospitare numerosi ministri e capi militari degli stati del continente. Dal 14 al 17 agosto dovrebbe inoltre tenersi il WEF, con un numero di partecipanti già ridotto da 750 a 250 persone. Stando alla stampa locale la manifestazione rimane in agenda, ma potrebbe anche essere sospesa se il governo, temendo di perdere il controllo sul propagarsi del virus, dovesse decidere un nuovo lockdown.

Da più di un anno molti di loro lavorano in prima linea nella battaglia contro il Covid. Oggi è la loro giornata, la giornata mondiale delle infermiere e degli infermieri, celebrata su Twitter anche dal Consigliere federale Alain Berset. Un’occasione per chiedere alla politica - per l’ennesima volta - migliori condizioni di lavoro. Il rischio è una fuga da questa professione, soprattutto dei più giovani. I dettagli nel servizio del Radiogiornale di Anna Maria Nunzi

La Polinesia francese non ha rilevato nuovi casi di Covid-19 tra lunedì e martedì, e l’epidemia è in forte calo da gennaio. Lo ha annunciato la direzione della Salute. È la prima volta da luglio 2020 che la Polinesia non registra nuovi casi in 24 ore.

Durante il picco dell’epidemia a novembre, il tasso di incidenza è stato uno dei più alti al mondo e l’ospedale di Tahiti era vicino alla saturazione, ma l’epidemia si è poi stabilizzata all’inizio del 2021. La chiusura delle frontiere a febbraio, unita alla quarantena dei viaggiatori ha permesso di bloccare la diffusione delle varianti.

Per il presidente della Conferenza dei direttori cantonali della sanità (CDS) Lukas Engelberger è giunto il momento di ulteriori aperture. Lo ha detto alla radio SRF questa mattina, a poche ore dagli attesi annunci del Consiglio federale sulla messa in consultazione tra i cantoni dei nuovi allentamenti delle restrizioni anti-pandemia.

Il numero di infezioni è attualmente in calo e sempre più persone vengono vaccinate contro il Covid-19: “Le attività importanti per la società e per l’economia dovrebbero essere di nuovo permesse” ha detto il presidente della CDS, senza tuttavia specificare alcun passo concreto per le aperture. Allo stesso tempo, Engelberger ha esortato alla prudenza: nella fase di transizione, le misure precauzionali di base devono continuare ad essere osservate, “in particolare la distanza, la mascherina e nessun grande assembramento”.

India a parte, è in Gran Bretagna che è stato rilevato il maggior numero di casi di contaminazione con la variante B.1.617, la cosiddetta indiana. Tale variante è stata classificata questa settimana dall’OMS come “preoccupante”. È entrata a far parte della lista di altre tre varianti, quelle apparse per la prima volta in Regno Unito, Brasile e Sud Africa, che sono considerate più pericolose della versione originale del coronavirus perché più contagiose, mortali o resistenti a determinati vaccini.

Per quanto riguarda la variante apparsa in India, è stata aggiunta all’elenco perché più contagiosa. Secondo le statistiche ufficiali, circa 4’000 persone attualmente muoiono ogni giorno a causa del Covid-19 in India.

Nei Grigioni vengono segnalate 20 nuove infezioni da coronavirus nelle ultime 24 ore (martedì erano 13), con il totale dei casi confermati che sale così a 13’109. Non sono stati registrati ulteriori decessi legati al Covid-19, con un bilancio da inizio pandemia quindi fermo a 188 morti. Calano leggermente i pazienti in ospedale a causa della malattia, con 12 persone ricoverate (-2 rispetto al giorno precedente). Stabili invece a 4 le persone ricoverate in terapia intensiva (tutte sottoposte a ventilazione).

L’India ha oltrepassato quota 250’000 morti per Covid-19, secondo i dati ufficiali di oggi, mentre la pandemia continua a imperversare nel vasto Paese asiatico da 1,3 miliardi di abitanti.

Secondo il ministero della Salute indiano, nelle ultime 24 ore sono morte 4’205 persone, portando il numero totale di vittime a 254’197 dall’inizio della pandemia. Il numero di nuove infezioni è aumentato di quasi 350’000 a quota 23,3 milioni. Molti esperti ritengono tuttavia che i numeri reali siano molto più alti.