Le chiusure prolungate, le limitazioni e le continue misure restrittive imposte dalle autorità stanno mettendo a dura prova tutta la popolazione negli ultimi mesi. Circa il 18% della popolazione svizzera dichiara di avere sintomi depressivi gravi a causa del lockdown. In Ticino la quota di aggira al 16,1%. Lo scrive il domenicale romando “Le Matin Dimanche”. L’Università di Basilea a fine dicembre ha pubblicato lo “Swiss Corona Stress Study”, basato sulle risposte di circa 11’000 persone, dal quale emerge che “la percentuale di persone con gravi sintomi depressivi era del 3% prima del confinamento. È salita al 9% in aprile, dopo la prima ondata, e ha raggiunto il 18% in novembre”. L’incidenza dei disturbi è maggiore soprattutto tra i romandi (22,3%), che nel corso dell’autunno hanno vissuto un vero e proprio lockdown, mentre la quota è inferiore - ma comunque elevata - in Svizzera tedesca (16,9%). Il fenomeno è molto più pronunciato tra i giovani. Secondo lo studio renano, il 29% dei 14-24enni e il 21% dei 25-34enni riportano gravi sintomi depressivi. Al contrario, solo il 6% degli over 65 - che hanno più probabilità di morire per conseguenze legate al Covid-19 - mostrano sintomi depressivi.