Ticino: ci si può far vaccinare anche in farmacia

Gli Stati Uniti stanno assistendo a una notevole crescita dei casi di Covid-19 tra i bambini. Tanto che l’Accademia americana di pediatria e l’Associazione degli ospedali pediatrici, come riportato in articolo sul British Medical Journal, hanno chiesto all’autorità di vigilanza sui medicamenti di intensificare gli sforzi per giungere all’approvazione di un vaccino che possa essere usato per immunizzare anche i bambini al di sotto dei 12 anni. Dall’inizio della pandemia negli USA i bambini infettati sono stati all’incirca 4,3 milioni dei quali 94’000 solo nella prima settimana di agosto. Pochi giorni fa nel paese si contavano 1’902 bambini ricoverati in ospedale a causa del Covid.

Sia Pfizer che Moderna stanno avviando sperimentazioni dei loro vaccini nella fascia tra i 5 e gli 11 anni. “Basandosi sull’evidenza di oltre 340 milioni di dosi di vaccini somministrate agli adulti e agli adolescenti tra 12 e 17 anni, non c’è rischio che si verifichino serie reazioni immunologiche e infiammatorie dopo più di due mesi dalla somministrazione” notano la American Academy of Pediatrics e la Children’s Hospital Association sollecitando la Food and Drug Administration.

Anche in Svizzera, come emerge dai dati regolarmente aggiornati dall’Ufficio federale della sanità pubblica, si assiste ad un aumento dei contagi tra i bambini parallelamente alla diffusione della variante delta. La scorsa settimana ve ne sono stati 30 ogni 100’000 bambini tra gli 0 e i 9 anni e 165 tra i 10-19enni. Si tratta di cifre però ancora lontane da quelle registrate a marzo-aprile. Discorso analogo vale anche per le ospdedalizzazioni.

L’Italia nelle ultime 24 ore ha registrato altri 3’674 contagi da coronvirus. Lo ha reso noto il ministero della Salute che ieri ne aveva annunciati 5’664. Le vittime in un giorno sono invece 24, in lieve aumento rispetto alle 19 di domenica.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia sono 404, con un aumento di 20 unità. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 3’334 (172 in più).

Il coronavirus in Svizzera continua a diffondersi con particolare rapidità nei cantoni di Ginevra e Basilea Città dove si registra un’incidenza superiore ai 350 casi ogni 100’000 abitanti confermati in laboratorio negli ultimi 14 giorni (era la soglia oltre la quale lo scorso anno sarebbero scattate nuove misure di contenimento). Tra i cantoni dove il numero dei contagi è inferiore alla media nazionale figurano anche Ticino e Grigioni con una proporzione di 155,62 e 189,43 casi.

In Svizzera, nelle ultime 72 ore, si sono registrati 5’578 nuovi casi di coronavirus, secondo le cifre pubblicate dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Vi sono stati inoltre 4 ulteriori decessi ed altre 83 persone hanno dovuto essere ricoverate in ospedale. Si tratta di dati significativamente più elevati di quelli di una settimana fa quando vi erano stati 3’144 contagi, 38 ospedalizzazioni e 0 decessi.

L’incidenza a 14 giorni ha superato i 240 casi ogni 100’000 abitati. Il tasso di riproduzione si situa attorno a 1,42. Mediamente (considerando i dati riguardanti gli ultimi 7 giorni) vi sono circa 1’900 nuovi contagi al giorno, all’incirca il doppio di una settimana fa e circa 10 volte quelli di inizio luglio. Il tasso di positività dei test eseguiti quotidianamente continua a crescere. Negli ultimi giorni si è attestato a più del 10% mentre a inizio luglio era ancora inferiore all’1%.

Attualmente per Covid-19 negli ospedali elvetici sono degenti 409 persone, 96 delle quali in terapia intesiva.

Dall’inizio della pandemia, 740’954 infezioni sono state confermate in laboratorio su un totale di 9’389’616 test effettuati in Svizzera e nel Liechtenstein. In totale si contano 10’428 decessi e il numero di persone ospedalizzate si attesta a 29’995. In Svizzera si contano attualmente 10’422 persone in isolamento e 11’477 in quarantena per aver avuto contatti con gli infetti. Inoltre 313 sono costrette a casa poiché hanno fatto ritorno da un paese a rischio.

Il governo di Hong Kong ha annunciato che entro il 20 agosto aggiungerà altri 15 paesi, tra cui la Svizzera, tra quelli ritenuti ad “alto rischio” a causa di una recrudescenza dei casi di coronavirus. Chi arriverà anche da Francia, Bangladesh, Cambogia, Grecia, Iran, Malesia, Paesi Bassi, Spagna, Sri Lanka, Svizzera, Tanzania, Thailandia, Turchia, Emirati Arabi Uniti e Stati Uniti sarà soggetto a nuove restrizioni, tra cui la quarantena all’entrata.

L’obbligo del Certificato Covid da lunedì in Francia è stato esteso anche ai grandi centri commerciali delle zone più colpite dal coronvirus. la regione parigina e il sud del paese. Sono più di cento i centri commerciali e i negozi assoggettati secondo le indicazioni del governo che ha chiesto ai prefetti di imporlo per superfici superiori a 20’000 metri quadrati nei dipartimenti dove in una settimana si registrano più di 200 casi ogni 100’000 abitanti: Seine-Saint-Denis, Val d’Oise, Val-de-Marne, Hauts-de-Seine, Alpes-Maritimes, Bouches-du-Rhône, Charente-Maritime, Corse-du-Sud, Gard, Haute-Garonne, Gironde, Hérault, Landes, Pyrénées-Orientales, Rhône, Haute-Savoie, Var e Vaucluse.

La città di Parigi, pur avendo un’incidenza inferiore alla soglia definita a livello nazionale, ha stabilito che il pass sanitario è necessario per accedere a cinque grandi magazzini (comprese le Galeries Lafayette) e tre centri commerciali.

Finora era d’obbligo per entrare in bar, ristoranti, ospedali e trasporti pubblici.

Il Tribunale federale non è entrato in materia sui sei ricorsi depositati prima della votazione del 13 giugno sulla legge Covid-19, che chiedevano il rinvio o la cancellazione del risultato perché ritenevano che il diritto alla libera informazione nel quadro dell’esercizio dei diritti politici fosse stata violata da Consiglio federale, amministrazione e parlamentari. I giudici hanno ritenuto che non fossero stati presentati i requisiti necessari.

L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha avviato una nuova campagna di informazione sull’immunizzazione contro il coronavirus con lo slogan: “Non rimandare: fatti vaccinare”. Al momento, in Svizzera circa due adulti su tre dai 18 anni in su hanno ricevuto almeno la prima dose. Chi si farà vaccinare entro questo autunno aiuterà a contrastare una nuova ondata pandemica e fornirà un contributo per riappropriarsi delle libertà quotidiane, scrive l’UFSP.

Il nuovo appello a non esitare a farsi vaccinare è stato rivolto da Raffale De Rosa a tutti coloro che in Ticino ancora non si sono iscritti alla campagna scattata all’inizio di gennaio. Si tratta di migliaia di persone, tra le quali vi sono anche due membri del Consiglio di Stato su cinque. Al consigliere di Stato responsabile della sanità pubblica è stato chiesto se il messaggio veicolato dalla nuova campagna “Meglio se vaccinati” del cantone non rischia di essere contradditorio se il 40% dell’Esecutivo ha deciso non fare il passo. “Vige la libertà individuale, io non esprimo sentenze né sui colleghi né sui cittadini che decidono di non farsi vaccinarsi” ha affermato Raffaele De Rosa. “Mando invece un messaggio positivo e di ringraziamento per chi ha deciso di farsi vaccinare, perché tra questi c’era sicuramente chi aveva qualche riserva”, ha aggiunto.

“Il vaccino è il migliore strumento a nostra disposizione: è sicuro poiché nessun farmaco è monitorato in modo altrettanto scrupoloso e trasparente ed è efficace“. Lo ha affermato con forza il farmacista cantonale ticinese Giovan Maria Zanini sottolineando lo sforzo globale fatto dalla comunità scientifica internazionale per mettere a disposizione del maggior numero di persone uno strumento efficace per lottare contro la pandemia. L’efficacia dei preparati usati in Svizzera (Pfizer/BioNtech e Moderna) è fuor di dubbio, come attestano i dati riuniti a livello federale dove anche in questi giorni la stragrande maggioranza dei ricoveri e dei decessi riguarda persone non vaccinate e ciò anche se il vaccino non garantisce una protezione del 100%.

A partire da sabato 21 agosto, sarà possibile vaccinarsi anche in diverse farmacie sparse sul territorio ticinese. I dettagli della nuova offerta sono stati illustrati dal farmacista cantonale Giovan Maria Zanini. Per cominciare le vaccinazioni saranno concentrate nelle giornate di sabato coinvolgendo una farmacia per distretto sulle 87 resesi disponibili. Le prime saranno: la farmacia Chiassese Farmadomo a Chiasso, la Trevano a Lugano, la Nazionale a Bellinzona e la Coop Vitality a Tenero.

L’obiettivo è semplificare l’accesso alla vaccinazione. Sarà necessario annunciarsi telefonicamente direttamente presso le farmacie oppure recarsi di persona per verificare la disponibilità. Le farmacie forniranno questo servizio a rotazione, ripetendo poi la vaccinazione il mese seguente per le seconde dosi.

Resta inoltre attivo il centro cantonale di Giubiasco dove per chi si iscrive tramite il sito dedicato alla Vaccinazione praticamente non ci sono tempi d’attesa. Prosegue anche la campagna rivolta ai raggazzi e gli adolescenti. Finora ne sono stati vaccinati all’incirca 1’800 di cui 400 negli studi pediatrici.

Circa 35’000 persone oltre i 50 anni di età non vaccinate in Ticino sono troppe. L’allarme è stato lanciato da Giorgio Merlani sottolineando che l’impatto della nuova ondata potrebbe essere pesantissimo in termini di malattie, ricoveri e decessi. In linea teorica potrebbe essere praticamente uguale alla somma delle prime due. Da qui l’invito a tutti a farsi vaccinare.

Dopo alcune settimane di crescita lineare del numero dei contagi, il Ticino si sta avvicinando al momento in cui la curva inizierà ad impennarsi con una evoluzione esponenziale dei nuovi casi. Se n’è detto convinto il medico cantonale ticinese Giorgio Merlani che, malgrado l’attesa crescita del numero degli infettati a causa del rientro dalle ferie, non si attende a un ritorno alla situazione dello scorso autunno. E ciò per tre ragioni: una generale presa di coscienza della situazione, il fatto che finora circa 35’000 persone sono state infettate acquisendo un certo tasso di immunità naturale e l’evoluzione della campagna vaccinale che ha raggiunto oltre la metà della popolazione con oltre 400’000 dosi somministrate in poco più di 7 mesi (i completamente immunizzati residenti in Ticino sono 190’000 - il 54% - mentre altre 14’000 - circa il 4% - è già in attesa della seconda dose).

“Il vaccino è efficace”. Lo ha affermato a più riprese il responsabile della sanità ticinese Raffaele De Rosa sottolineando che attualmente su 18 persone ricoverate a causa del Covid-19, 15 sono non vaccinate. A livello nazionale la proporzione è ancora maggiore con all’incirca il 98%.

L’approssimarsi dell’autunno preoccupa seriamente le autorità sanitarie ticinesi e, come detto lunedì mattina dal consigliere di Stato Raffaele De Rosa in una conferenza stampa, “la probabilità di assistere a un nuovo balzo è più che realistica”. Da qui l’invito a tutti i non vaccinati a farsi immunizzare. Per venire incontro alle esigenze di tutti da oggi, lunedì 16 agosto, l’accesso all’immunizzazione è stata ulteriormente facilitata estendendo la possibilità di farsi vaccinare anche nelle farmacie.

Parallelamente viene avviata anche una campagna di informazione denominata “Meglio se vaccinati” per fornire le informazioni che dovrebbero portare a superare i propri dubbi alle circa 35’000 persone più a rischio che finora non si sono annunciate.

La pandemia con le relative restrizioni che hanno toccato la vita quotidiana e l’economia, ha lasciato segni profondi nel budget delle economie domestiche svizzere. Ad esempio, nel secondo trimestre del 2020 le spese medie per i pasti nei ristoranti, caffè e bar sono nettamente calate, mentre quelle per i prodotti alimentari sono aumentate, come emerge dalla relativa indagine effettuata (a partire da gennaio 2020) dall’Ufficio federale di statistica.

Il settore di alberghi e ristoranti è stato colpito dalle restrizioni in modo diretto e massiccio. Il consumo in questo settore è anche stato oggetto di cambiamenti radicali. Rispetto al valore medio degli anni precedenti (539 franchi al mese per economia domestica), nel secondo trimestre del 2020 le economie domestiche hanno speso meno della metà (222).

Ancor più marcato il calo registrato durante il secondo trimestre dello scorso anno per le spese per i pasti nei ristoranti, caffè e bar. I 69 franchi al mese rilevati per economia domestica corrispondono all’incirca a un terzo del livello degli anni precedenti. Dopo che nel terzo trimestre del 2020 queste spese, che ammontavano in media a 167 franchi, sono rimaste notevolmente inferiori agli anni precedenti, nel quarto trimestre del 2020 il consumo in ristoranti, caffè e bar è ancora disceso a 112 franchi a causa della nuova chiusura dei locali.

In Ticino nelle ultime 72 ore si sono registrati 131 nuovi contagi. Nello stesso arco temporale non si sono avuti nuovi decessi legati al Covid-19 (il totale complessivo dall’inizio della pandemia è di 997). Il numero dei pazienti ricoverati tra venerdì e lunedì mattina è aumentato da 15 a 18, con una persone degente nel reparto di terapia intensiva.

I test nelle scuole retiche per l’individuazione del coronavirus proseguiranno fino alla primavera del 2022. Questa procedura, osservano le autorità del cantone in una nota diffusa stamani, beneficia di un elevato grado di accettazione: lo scorso semestre quasi tutti gli istituti vi hanno preso parte e finora non ci sono state disiscrizioni.

Questi test vengono intrapresi su una base doppiamente volontaria: sia le scuole sia i titolari dell’autorità parentale decidono se prendervi parte o meno. Nello scorso anno scolastico ogni settimana si sono sottoposti ai tamponi circa 22’000 fra allievi e docenti.

Sono ormai più di 20 milioni i contagi da coronavirus accertati in Brasile dall’inizio della crisi sanitaria. I dati delle ultime 24 ore indicano quasi 14’000 nuovi casi d’infezione. Il bilancio delle vittime ha ora oltrepassato la soglia dei 569’000 decessi: 270, quelli registrati fra ieri e oggi.

Sono 2’126 i nuovi casi di positività al coronavirus recensiti in Germania fra ieri e oggi. Gli ultimi dati diffusi dall’istituto Robert Koch fanno inoltre stato dui 4 ulteriori decessi legati alla patologia.

L’economia del Giappone si rimette in marcia dopo la contrazione dell’ultimo trimestre, con il PIL che è aumentato dello 0,3% nel periodo compreso tra aprile e giugno, superando le stime degli analisti. Il prodotto interno lordo è inoltre cresciuto dell’1,3% su base tendenziale, malgrado un ridimensionamento globale dei consumi e lo stato di emergenza che riguarda ancora diverse prefetture del Paese.

Test regolari e nessun obbligo di mascherina, nemmeno per gli adulti.

Sono 19 i nuovi contagi da coronavirus registrati nelle ultime 24 ore nel canton Grigioni, per un totale di 14’389 da inizio pandemia. Il numero dei pazienti ricoverati in ospedale cresce di due unità, da 11 a 13, mentre sono sempre due quelli curati nei reparti di terapia intensiva.

Ancora una volta non si registrano decessi nel nuovo aggiornamento delle statistiche cantonali: l’ultimo è stato comunicato il 10 giugno.

Nel cantone i casi attivi sono 267 (di questi, cinque nel Moesano) mentre 250 persone sono attualmente in quarantena.