La preoccupazione è un sentimento trasversale per molti settori economici ticinesi, e non solo. Oggi l’edilizia e alcune industrie hanno ripreso a lavorare, tutte a regime ridotto. Le regole imposte per tutelare la salute dei lavoratori impongono una nuova riorganizzazione soprattutto nel campo della costruzione. Le aziende tornate attive sono concentrate soprattutto a far fronte agli ordinativi già arrivati. Da parte sua, Ticino Turismo afferma che il rilancio sarà duro, anche perché quando sarà possibile tornare a viaggiare, la concorrenza sarà forte e la predisposizione a viaggiare scarsa.
Sul fronte dei contagi a livello nazionale sono stati registrati 204 nuovi casi (27’944) e sette decessi (1'142); dati che però non sono aggiornati con quelli comunicati dai diversi cantoni: basti pensare che in Ticino oggi i morti sono stati 7 (288) e le persone risultate positive al coronavirus 26 (3'058). Nei Grigioni i contagiati sono stati cinque (769) e i morti dall’inizio dell’epidemia 40.
E se la questione di riaprire le scuole dell’obbligo dall’11 maggio continua a far discutere in Svizzera, l’Università della Svizzera italiana ha comunicato che gli esami della sessione estiva si terranno in forma digitale.
Alessandra Spataro, Elias Bernasconi, Ludovico Camposampiero, Dario Lanfranconi, Max Angeli, Patrick Solcà, Fabio Dotti e Diego Moles