La Germania, ma non solo, minaccia azioni legali contro i laboratori che non forniscono nei tempi concordati i vaccini contro il Covid-19 destinati all'Unione europea. Lo ha detto il ministro dell'Economia Peter Altmaier, malgrado che nei giorni scorsi l'Autorità europea del farmaco abbia approvato anche il vaccino di AstraZeneca che però ha già annunciato ritardi nelle forniture.
In Svizzera, secondo la NZZ, il mancato ricevimento delle dosi concordate dei vaccini Pfizer/BioNtech e Moderna e i relativi ritardi nelle campagne di vaccinazione costerebbero tra i 50 e i 100 milioni di franchi al giorno in termini di Prodotto interno lordo. Ciò mentre un sondaggio del SonntagsBlick riferisce che un numero sempre maggiore di svizzeri sarebbe propenso a farsi vaccinare il prima possibile.
A livello europeo e mondiale proseguono le campagne di vaccinazione. Il Brasile, che risulta essere il secondo Paese al mondo per incidenza della malattia dopo gli Stati Uniti (e che nelle ultime 24 ore ha registrato ulteriori 55'717 nuovi contagi e 1'071 decessi), ha avviato la sua campagna vaccinale da due settimane e secondo gli Uffici di sanità dei vari Stati sono state vaccinate finora oltre 2 milioni di persone con il preparato cinese CoronaVac prodotto localmente.
Frattanto n gruppo di manifestanti ha bloccato temporaneamente l'accesso a uno dei maxi centri per le vaccinazioni Covid di Los Angeles. La protesta, riportano i media americani, ha richiesto l'intervento della polizia per disperdere il piccolo gruppo di manifestanti, fra i quali c'erano no-vax e appartenenti a gruppi di estrema destra contrari ai vaccini e che gridavano a coloro in fila per l'inoculazione di non farlo. Proteste, sabato sera, si sono registrate anche a Zurigo, in questo caso contro le misure di confinamento e le restrizioni anti pandemia decise dal Consiglio federale. La polizia cittadina ha proceduto a quattro fermi
A livello di cifre, globalmente, da inizio pandemia si contano oltre 102,5 milioni di contagi e 2,219 milioni di morti. Gli Stati Uniti rimangono sempre il Paese maggiormente colpito dalla malattia (superati i 26 milioni di infezioni con quasi 440'000 decessi), seguiti da India, Brasile, Regno Unito e Russia.
di Stefano Wingeyer e Diego Moles